Quando Annabeth finì la lezione di latino, ripose il libro e il telefono nello zaino, con l'intento di alzarsi per andare a parlare con Noah. Peccato che non si accorse di avere i capelli impigliati ai chiodi della sedia, così che alzandosi si strapparono e le provocarono un dolore atroce.
- Ahiiiiiii! - urlò lei guardando i capelli ramati che pendevano dalla sedia.
Qualcuno dietro di lei fece una risatina.
Annabeth si voltò: Crystal Smith, che aveva visto tutto la scena dal banco dietro, le porgeva un rotolo di scotch.
- Tieni, questo ti servirà. Funziona sempre.
- Oh, grazie - rispose lei imbarazzata. Era la prima volta che qualcuno le faceva un favore.
Tagliò tre pezzi di scotch con i denti e li appiccicò sui chiodi in modo che non le si attorcigliassero più i capelli. Riconsegnò il rotolo a Crystal, la ringraziò nuovamente e uscì dalla classe.
Non fu affatto difficile trovare Noah, dato che fu lui a venirle incontro.
- Hey Noah, dobbiamo parlare. Ho parlato con Chloe e ho scoperto che è stato tutto un frainteso. Scusa avrei dovuto fidarmi di te.
Stranamente, lui aveva una faccia arrabbiata, cosa che Annabeth non si aspettava.
- Già, certo, hai parlato con Chloe. Stammi a sentire Annabeth Kailani, io non sto più ai tuoi giochetti, puoi smettere di mentire con me.
Annabeth rimase sbigottita:
- Cosa...? Cosa intendi per giochetti? Non capisco.
- Oh credimi, capisci perfettamente. Stamattina, quando ho parlato con Chloe, ho trovato qualcosa di strano in lei. Sembrava essersi dimenticata totalmente che l'avevo lasciata e, sai, queste non sono cose che si scordano facilmente. Inizialmente ho chiuso un occhio e ci sono passato sopra ma, mentre camminavo diretto nella mia classe, ho sentito dietro di me Chloe che diceva "Ma che cosa... Cosa è successo?".
Annabeth deglutì. Aveva il cuore in gola.
- Così mi sono girato verso di lei e ho visto sul suo viso uno sguardo smarrito, la stessa sensazione che ho provato io quando mi sono messo a ragliare e a correre come un cretino senza controllarmi. Poi ho visto dietro di lei te con questa bambola in mano.
Estrasse da dietro la schiena la Moyasamu.
- Guardavi Chloe con sguardo compiaciuto e soddisfatto e poi ti sei messa a parlare con la bambola. Inizialmente ho pensato "Questa ragazza è pazza". Poi però ho capito che non poteva essere tutta una coincidenza. Subito dopo ho sentito parlare la bambola e sono rimasto sbigottito. Ho cercato di collegare tutti i pezzi del puzzle, ma non ci sono riuscito, così ho deciso di indagare. Ti ho seguita senza farmi vedere, scoprendo la password del tuo armadietto, dove hai riposto la bambola. Quando sei entrata in classe, ho aperto il tuo armadietto e ho costretto la bambola a dirmi tutta la verità, in modo da riuscire finalmente a mettere a posto tutti i pezzi del puzzle.
Annabeth lanciò alla bambola un'occhiataccia.
- Ha minacciato di buttarmi nel water! - protestò lei. Noah continuò:
- Così ho capito: sei stata tu a farmi comportare in quel modo bizzarro impossessandoti del mio corpo per farmi bullizzare e poi hai fatto tutta la parte della buona e della comprensiva conquistando la mia fiducia.
Cadde un silenzio tombale. Annabeth non sapeva che dire. Era tutto vero, aveva sbagliato, e non poco.
- Io...
- Risparmiati le scuse Annabeth. Mi hai deluso. Io mi ero innamorato veramente di te, sai? Uno dei motivi per cui mi sei piaciuta molto è stato perché sei venuta a consolarmi anche se io ti avevo bullizzata. E invece era una menzogna. Era tutta una menzogna. L'amore che ho provato per te è una menzogna.
Una lacrima rigò il viso di Annabeth, cadendo a terra. Non poteva negare di aver fatto un grosso errore.
- Ma... ma l'amore che provo io per te no: è vero, lo è sempre stato e continua ad esserlo - riuscì a dire - Io... io ti amo Noah Anderson.
Lui scosse la testa:
- Se mi avessi amato veramente non avresti voluto vendicarti e ti saresti fidata di me quando ti ho detto che tra me e Chloe Williams non c'era più niente. Io l'ho lasciata per te Annabeth, ma ora me ne sto pentendo.
Annabeth scoppiò in lacrime:
- Lo so, lo so, ho sbagliato. Ma tutti possono commettere un errore una volta ogni tanto. Ti prego, concedimi un'altra chance.
- Avresti dovuto pensarci prima di prenderti gioco dei miei sentimenti. Non finisce qui, la pagherai per avermi illuso. Ci vedremo presto Annabeth Kailani.
Si voltò portando con sé la Moyasamu e lasciando Annabeth lì in ginocchio con gli occhi colmi di lacrime.

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Moyasamu
Ficção Adolescente"Più è profonda la ferita, più sarà grande il sollievo una volta guarita" Annabeth odia la sua vita. Vorrebbe prenderla e farla a pezzi, distruggerla. Da quando suo padre è morto, si è dovuta trasferire insieme alla madre in Nuova Zelanda per proble...