11. Verità

31 7 0
                                    

Annabeth aveva bisogno di sfogare tutta la sua rabbia su qualcosa. E quel qualcosa fu la povera Moyasamu, costretta a sopportare le sue urla tutto il giorno.

- Sono stanca di tutto questo! Sono stanca della mia vita! Perché nessuno è mai sincero con me? Perché devo sempre essere presa di mira da tutti?! Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto questo? Ho sempre cercato di essere una figlia modello e mio padre è morto, ho cercato di aiutare ed ascoltare, e persino amare il mio bullo! E lui come mi ha ringraziato? Tradendomi! Perché, perché tutto a me, mi chiedo? Possibile che non ci sia nessuno disposto ad amarmi? Penso che tutti meritino un po' d'amore nella propria vita, perché con me dev'essere un'eccezione? Cosa ho sbagliato? Cosa? - si rivolse al cielo, singhiozzando - Perché dovete punirmi così? Ditemi, cosa ho sbagliato per meritarmi tutto questo? Se soffrire fa parte del mio destino, allora mettete fine a tutti questi tormenti, ve ne prego! Preferisco morire che vivere una vita senza amore! Guardate in che condizioni sono ridotta: sto qui a parlare con una bambola di porcellana! - scoppiò in un pianto senza fine. La Moyasamu era appoggiata ai piedi del suo letto, ad ascoltare tutta la rabbia della ragazza.

- Hey, tranquilla, ci sono sempre io ad aiutarti.

- Come puoi aiutarmi? Anche se prendessi di nuovo possesso di Noah, cosa gli farei fare? Anche se gli facessi lasciare Chloe e gli facessi chiedere scusa, saprei comunque che è tutta una messa in scena diretta da me e che non è quello che farebbe veramente. Dopo 15 minuti tornerebbe quello di prima, con i suoi pensieri e le sue convinzioni. Che senso ha? Continuerebbe ad amare Chloe.

L'immagine di quella ragazza le attraversò la mente. Stava per tornare a lamentarsi della sua vita, quando si rese conto di un particolare. Fece replay con la mente ripensando a Chloe Williams. C'era qualcosa in lei... i suoi capelli... era come se li avesse già visti. Lunghi, lisci, castani e biondi sulle punte. Allibì. Poteva forse essere...? Rovistò nel suo zaino dove aveva conservato il capello trovato sulla cattedra. Aveva le stesse caratteristiche dei capelli di Chloe. Poteva forse appartenere a lei?

Mentre ripensava a quell'ipotesi, la sua mente cominciava a strutturare un nuovo piano vendicativo.

L'indomani, quando si diresse a scuola, andò subito in cerca di Chloe Williams. Non fu affatto difficile trovarla: si metteva sempre in un angolo del cortile a parlare con la sua migliore amica Lisa Hannon. Annabeth si nascose in un angolino riparato lì vicino e rimase a osservarla un po'. Come al solito parlava solo di gossip, make-up, nuove amicizie, nuove antipatie, uscite, abbigliamento e cose così. Nonostante fosse la ragazza con cui l'aveva tradita Noah, Annabeth non aveva niente contro di lei. Beh, sì, non era esattamente il suo tipo di amicizia ideale, ma non poteva prendersela con lei se Noah l'aveva coinvolta nel suo doppio gioco. Magari, prima che Annabeth chiarisse le cose con Noah in bagno, non sapeva niente nemmeno lei e ci era rimasta male allo stesso modo. Noah aveva combinato un bel pasticcio. Il suo piano aveva fallito alla grande: non solo aveva ferito ben due ragazze, era pure rimasto solo. Peggio per lui, se lo meritava.

Tuttavia, queste erano solo ipotesi su ipotesi e c'era solo un modo per verificarle. Annabeth prese il capello dal suo zaino. Era identico a quelli di Chloe. Verificò la corrispondenza solo quando questa smise di parlare con Lisa e quest'ultima si allontanò.

Bip!

Le fece fare qualche movimento di controllo. Corrispondeva. Ora le rimanevano una decina di minuti. Annabeth la portò da Noah, che stava sistemando delle cose nel suo armadietto.

- Hey Noah - disse la Moyasamu dal corpo di Chloe. Quando Noah la vide sbuffò e la salutò scocciato, immaginando già di cosa volesse parlare:

- Ciao Chloe.

- Tra noi è finita una volta per tutte. Come hai potuto tradirmi con quella ragazzina?

- Tradito? Ma che stai dicendo, ma se ti ho lasciata la scorsa settimana proprio per stare con lei? Te lo sei dimenticato?

Annabeth sbiancò. Aveva commesso un grosso errore. Un grosso, grossissimo errore. Noah doveva per forza star dicendo la verità dato che era convinto di star parlando con Chloe. Lui l'aveva già lasciata tempo prima che si fidanzassero. E lei, come sempre, aveva rovinato tutto.

- Sì, cioè... volevo dire che... mi sembra che ti sia abbassato a un livello troppo basso. Cioè: Noah Anderson, il ragazzo più bello e più popolare della scuola, con una nuova stupida ragazzina hawaiana. Un ragazzo come te dovrebbe stare con una ragazza bella e popolare come me - le fece dire lei.

Annabeth aveva deciso di mettere in gioco tutto, voleva vedere cos'era disposto a fare Noah per rivendicarla.

- Uno: non chiamarla stupida né davanti a me, né davanti a nessun altro. Due: il fatto che lei abbia tradizioni diverse dalle nostre dovrebbe essere un motivo in più per stringerci amicizia. Tre: ti ho già ripetuto mille volte che tra noi è finita, non provo più niente per te, accettalo e basta.

- Ma dov'è finito il Noah che conoscevo io? Quel ragazzo cool che stava solo con ragazzi del suo livello e che metteva da parte tutti gli altri?

- Quel Noah che conoscevi tu si è innamorato. E veramente stavolta. E grazie all'amore ho capito che per essere "cool" bisogna saper apprezzare tutti e bisogna stringere amicizia con ragazzi di tutti i tipi, senza escludere nessuno. Sai una cosa Chloe? Mi fai pena. Mi fai molta pena. Non hai ancora capito l'importanza e la bellezza delle diversità. Ti auguro con tutto il cuore di trovare qualcuno che ti faccia capire il significato della parola amore un giorno. Ciao Chloe.

Noah si voltò e andò dritto nella sua classe. Annabeth sorrise. Era una dimostrazione d'amore più che valida.

Mentre Chloe tornava in sé e realizzava quello che aveva appena detto, Annabeth si dirigeva nella sua classe con un sorriso stampato in faccia. Doveva parlare con Noah. 

MoyasamuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora