17. Il ragazzo nuovo

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L'indomani mattina, dopo aver fatto colazione, Emma e Annabeth si diressero a piedi verso l'istituto Camred. Annabeth non vedeva l'ora di mostrare alla sua amica tutta la scuola.

Entrando nell'atrio principale si imbatterono in Crystal, che aspettava impaziente l'arrivo di Annabeth:

- Ciao Annie! Ti stavo aspettando.

- Hey Crys! Ti presento Emma, la mia migliore amica da Honolulu.

Crystal sorrise ad Emma e le porse la mano, mentre questa la afferrava e ricambiava il sorriso. Annabeth la presentò:

- Emma, questa è Crystal Smith, una nostra compagna di classe.

- Solo "compagna di classe"? - scherzò Crystal.

- Una mia amica - la accontentò Annabeth.

Andarono avanti con il tour, mentre Crystal le seguiva.

Questa è la sala professori, lì c'è la biblioteca e lì in fondo c'è la mensa. Da quella parte si giunge in un corridoio che porta alle classi terze, tra le quali c'è la nostra, 3A, la seconda stanza a sinistra - svoltarono - Poi qua c'è... - e continuarono così fino all'ultima stanza, mentre Crystal (già in quella scuola da tre anni) dava delucidazioni e informazioni aggiuntive. Annabeth notò più volte che Emma lanciava degli strani sguardi a Crystal, ma non riusciva a capirne il motivo. Tuttavia decise di non farci troppo caso e di accompagnare Emma in classe per seguire le lezioni e presentarle i professori.

Una volta uscite chiesero ad Emma come fosse andata la sua prima esperienza in quel liceo e si mostrò molto soddisfatta. Cominciarono a parlare e sparlare di compagni di classe e professori, quando all'improvviso Emma si bloccò restando immobile come una statua, mentre guardava un punto fisso alle loro spalle. Annabeth si girò cercando di seguire con lo sguardo il punto che Emma fissava e vide dietro di lei un ragazzo bruno, dallo sguardo serio. Aveva la pelle bianca come il latte e dei profondi occhi castani.

- E quello chi è? - chiese Emma senza togliergli gli occhi di dosso.

- Non lo so, non l'ho mai visto a scuola, dev'essere nuovo - le rispose Crystal.

Accanto a lui, Jake Walker comparve dal nulla spaventando Crystal, che abbassò lo sguardo imbarazzata mentre quello le lanciava un'occhiata torva. Annabeth chiese informazioni a un ragazzo lì vicino, con il capo chinato sul telefono:

- Hey scusa, per caso sai chi è quel ragazzo laggiù?

Lui rimase immobile a guardare lo schermo come un ebete:

- Hey, dico a te, ci sei?

Lui si risvegliò bruscamente e la guardò togliendo un auricolare:

- Cosa? Parli con me?

- Sì... dicevo: conosci quel ragazzo laggiù?

Lui spostò lo sguardo nel punto indicato:

- Oh sì, si chiama Rick, è un ragazzo del quinto anno arrivato oggi da non so dove e Jake gli sta facendo il tour della scuola, ma nessuno lo conosce bene - si rimise l'auricolare come se niente fosse, tornando ad ignorarle.

- Molto gentile - sussurrò Annabeth in tono ironico.

- Oggi è la giornata dei tour a quanto pare - disse Crys rivolgendosi a Emma, che era rimasta a guardare il ragazzo nuovo affascinata.

- Devo scoprire di più su di lui. Il destino ha voluto che arrivassimo lo stesso giorno, questo è un segno! - esclamò lei eccitata.

- Va bene, ti aiutiamo noi - la rassicurò Annabeth, facendo segno a lei e a Crystal di seguirla.

Si diresse al secondo piano, dove si trovavano tutte le classi quinte e cominciò a guardare l'elenco degli alunni di tutte le sezioni, in cerca di questo Rick. Quando finalmente scorse il suo nome, chiamò Emma e Crys eccitata. Era in classe con Noah e Jake, nella 5D. Quando guardò di nuovo il foglio, però, rimase a bocca spalancata: prima non aveva fatto caso a un piccolo particolare.

- Hey tutto bene? Hai scoperto qualcosa? - le chiese Emma raggiungendola incuriosita. Annabeth le passò il foglio.

- Guarda qua.

Inizialmente Emma rimase solo stupita.

- Non ci credo! Anche lui viene dalle Hawaii! L'avevo detto io che non era una coincidenza, deve aver preso il mio stesso volo per venire qua! Come ho fatto a non notare un ragazzo così carino nell'aereo?

Poi Emma riguardò il foglio che teneva in mano e non poté fare a meno che spalancare la bocca anche lei.

- OH - MY - GOD.

Voltò di scatto la testa guardando Annabeth, che fece lo stesso. Dopo essere rimaste qualche minuto a guardarsi negli occhi allibite, sotto lo sguardo interrogativo di Crystal, Annabeth chiese ad Emma:

- P-pensi quello che penso io?

Lei scosse lentamente il capo in cenno di assenso, mentre Crystal guardava il foglio continuando a non capire:

- Non capisco, cosa c'è di strano? Conoscete questo Rick Jones?

- Beh, ecco... si dà il caso che fosse il mio vicino di casa (6. La personalità).

Annabeth ed Emma cominciarono a spiegare:

- Quando abitavo ad Honolulu, io ed Emma giocavamo sempre nel mio giardino con il figlio dei miei vicini, i Jones. Ci divertivamo un mondo insieme, eravamo un trio inseparabile con un'intesa straordinaria, ma poi, quando ha compiuto 8 anni, Rick si è trasferito con la sua famiglia a Hilo e noi non l'abbiamo più rivisto. O almeno, fino ad oggi. Non posso credere che sia lui! Non lo vedevamo da quando era un bambino!

- Già e poi, ora che è cresciuto, è molto MOLTO meglio di prima - specificò Emma.

- In effetti avevo notato qualcosa di familiare in lui, ma non avrei mai pensato che... insomma...

- L'ultima volta che l'abbiamo visto avevamo 6 anni: è normale che tu non l'abbia riconosciuto!

- E se fosse un altro Rick? Se non fosse quel Rick?

- Oh, ma andiamo! Quante possibilità ci sono che sia un altro Rick Jones che viene dalle Hawaii?! Persino l'età corrisponde!

Rimasero immobili a guardarsi per un po', mentre un silenzio colmo di ricordi inondava l'aria. 

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