Capitolo 13

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Sanem

Napoli di primo mattino e caotica come un tempo lo era il vecchio Nonno Vesuvio... le sue strade di mille colori si riempiono di vita che nonostante esserci più bassi che alti, scorre come le onde del suo lungomare... penso mentre senza accorgermene siamo arrivati a casa di Concetta...

Sanem<< eccoci qui... dico cercando di slaciarmi la cintura ma sembra avercela con me...
Can<< aspetta ti aiuto io... ho dimenticato di dirti che essa è un po diffetata...
Sanem<< solo un po dici....
Ed un secondo che i nostri sguardi si intrecciano di nuovo, così come i nostri respiri, e sento il cuore fare mille capriole come fosse ha una gara di ginnastica artistica...

Can
i nostri sguardi si intrecciano e il suo respiro accarezza interamente il mio... e non posso evitare di sentire nuovamente quel profumo che dal primo istante mi ha incatenato a se...

Sanem<< Can credo sia meglio che vada ho faremo tardi...
Can<< hai ragione scusami... le dico lasciandole di istinto un bacio sul collo che in un attimo fa si che il mio cuore riproduca in doppio salto carpiato...
Sanem<< torno subito tu aspettami qui... dice uscendo dalla auto così mentre Sanem e su io ne approfitto per chiamare Emre che dovrebbe essere già sveglio....

Casa Concetta

Sanem
Entro nel cortile quando sento la voce di Diego urlare e un piatto volare giù dal balcone... così corro al piano di sopra e noto Diego discuttere in modo accesso con Carmela così cerco di sedera la lite e calmare gli animi...

Sanem<< che sta succedendo qui ??
Diego<< c'è questa donna che credevo fosse mia madre è un imbrogliona ed egoista che pensa solo a stessa...
Sanem<< Diego stai esagerando calmati adesso...
Carmela<< Sanem la borsa parto di mia figlia e sul divano prendila e va da lei qui e tutto sotto controllo...
Diego<< non è sotto controllo un bel niente come hai potuto fare una cosa del genere al sangue del tuo sangue ti rendi conto...
Carmela<< cosa dovevo fare secondo te permettere a quel ubriacone di tuo padre di rovinarti la vita no non potevo dovevo prottegerti da lui...
Sanem<< di cosa sta parlando ??
Diego<< Sanem lei ha detto mio padre di aver avuto un aborto di avermi perso ti  rendi conto...
Sanem<< non è possibile devi esserti sbagliato Diego e una accusa grave quella che le stai tirando adosso...
Diego<< ieri sera sono tornato tardi ero andato con i ragazzi a bere qualcosa solo una birra nulla di più, sai bene non sono abituato a far tardi in oltre la birra era anche scaduta appena rientrato a casa ho cercato un aspirina e quando ho aperto il casetto del mobile del giorno per prendere la casetta dei medicinali ho trovato una cartellina con dentro i documenti dove questa donna ha finto un aborto ti rendi conto ??
Sanem<< Carmela e vero ??
Carmela<< Sanem sono cose di famiglia che non ti riguardano e ti pregherei di non dir nulla a mia figlia...
Diego<< certo adesso ti preocupi per lei ma quando hai dato ha Bryan i soldi per lasciarla non ci hai pensato su un momento...
Carmela<< Diego ora basta tu sei ancora un ragazzino e non sai cosa voglia dire dover crescere due figli da sola...
Diego<< forze se non fossi andata a destra e ha manca ora non saresti in questa situazione...
Ed un attimo che Carmela tira un ceffone a Diego il quale prende una sedia e la lancia contro il muro... cerco di calmarlo ma lui mi spinge facendomi cadere per terra provocandomi un taglio con la scheggia di un bicchiere rotto...

Carmela<< Sanem stai bene ??
Sanem<< si sto bene ora scusami ma devo andare...
Carmela<< Sanem le cose non stanno come pensa Diego e arrabbiato lo capisco ma credimi tutto ciò che ho fatto è per amore dei miei figli...
Sanem<< Carmela non voglio giudicarti ma avolte si pensa di far la cosa giusta ma non è così... anche i genitori sbagliano e più dei figli...le dico mentre di corsa scendo e raggiungo Can

Can
Ho parlato con Emre chiedendoli per prima cosa scusa, per il comportamento di mio padre e poi come stesse mia sorella, mi ha rassicurato che sia lei che il piccolino stanno bene, che Leyla al momento e ospite dagli Aydin, ho detto a Emre di aver pazienza e che appena rientrato avrei risolto le cose, ma sopratutto lo aggiornato sulle ricerche di Sanem e di averla forse trovata... ne stato felice e non vede l'ora di conoscerla... dopo cinque, dici minuti a parlare con lui ho chiuso la chiamata e mentre prendevo gli occhiali da sole dal cruscotto, vedo Diego prendo la sua vespa e correre via... poco dopo vedo uscire anche Sanem che dopo aver messo la borsa sul sedile posteriore, entra in quello davanti e subito noto un taglio sulla mano...

Can<< cosa è successo... le chiedo prendendola la mano... quando mi si butta tra le braccia... ed io la stringo a me
Sanem<< Diego non lo mai visto così...
Can<< ha discusso con Carmela ??
Sanem<< si è non pacificamente ho avuto paura...
Can<< ti ha fatto qualcosa ??
Sanem<< non volontariamente ma preso dalla rabbia mi spinto per terra mentre cercavo di calmare le acque...
Can<< e questo taglio è stato lui ??
Sanem<< no... sono caduta su delle stoviglie rotto, ma non è nulla solo un graffio
Can<< adesso andiamo al negozio di tuo padre li ha una casetta di emergenza così medichiamo la ferita...
Sanem<< Can no ti prego non voglio dargli altri pensieri...
Can<< non ti porto da Concetta se prima non meditiamo questo taglio...
Sanem<< certo che sei testardo...
Can<< molto più di te... forza andiamo signorina De Luca
Sanem<< solo Sanem perfavore sono così confusa in questo periodo...
Can<< risolveremo presto anche questa storia te lo prometto... le dico accarezandolo il viso d'istinto per tornare a guidare verso il negozio di Gennaro...

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