Capitolo 20

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Sanem

La luce del sole accarezza i miei occhi avvisandomi e già mattino... lentamente a causa del mal di testa gli apro e subito mi rendo conto di non essere nella mia stanza, cerco di mettere a fuoco dove sono ma non riconosco il luogo... così provo ad alzarmi ma sento un peso tenermi ferma... volto lo sguardo e noto di essere tra le braccia Can e non so spiegare il perché tra le sue braccia mi sento bene... lentamente le immagini di ieri sera riaffiorano nella mia mente una dopo l'altra e come un puzzle ricompone la notte appena passata... e un brivido di disgusto mi percorre la pelle...

Can

Sento qualcosa bagnarmi la pelle, quando apro gli occhi oltre a notare che già giorno, mi rendo conto che quel qualcosa sono le lacrime di Sanem che si è appena svegliata e probabilmente ha ricordato la terribile notte appena trascorsa...

Can<< Sanem
Sanem<< e tutta colpa mia non avrei dovuto essere a quel l'ora sono stata una stupida
Can<< ssss non dirlo ne anche tu non hai nessuna colpa, gli unici colpevoli sono quei delinquenti...
Sanem<< mi sento così sporca...
Can<< ehi guardami... le dico prendendole il viso tra le mani... tu non devi sentirti così, non hai fatto niente di sbagliato, voi donne avete il diritto di andare dove volete, a che ora volete, indossando ciò che volete, siamo noi uomini che dovremmo imparare a tenere le mani in tasca e il parti basse nei pantaloni... siamo noi uomini che dovremmo portarvi rispetto, perché la verità è che se non fosse per voi, noi non saremmo ha questo mondo... siete un dono prezioso esattamente quanto lo è la vita stessa... ma putroppo non tutti gli uomini lo capiscono e alcuni sono ancora degli zotticoni aridi di umanità...
Sanem<< se non fosse stato per te non voglio ne meno immaginare cosa sarebbe potuto succedere...grazie Can... mi dice abbracciandomi ed io la stringo tra le braccia...
Can<< ciò che conta è che tu stia bene... guardami non permettere a ciò che è successo di prendere in mano le redini della tua vita... reagisci e torna ha sorridere perché con il tuo sorriso credimi faresti emozione persino il Vesuvio... le dico mentre la osservo accenare un piccolo sorriso e le due guancie dipingersi di rosso come le mele... tra noi scende uno strano silenzio interrotto dal suono del suo cellulare...

Sanem<< e Gennaro
Can<< rispondi sarà in pensiero per te
Sanem<< non me la sento Can perfavore parlaci tu...
Can<< d'accordo...le prendo il cellulare e rispondo... Buongiorno Gennaro
Gennaro<< Can come mai rispondi tu al cellulare di mia figlia e successo qualcosa ??
Can<< Gennaro ecco Sanem e qui da me... diciamo che stanotte ha avuto una brutta disavventura, ma state tranquilli sta bene e tra poco la riaccompagno a casa e vi spieghiamo tutto...
Gennaro<< stanotte non ha dormito a casa quando mi sono alzato per andare in bagno sono passato nella sua stanza per controllare se stesse dormendo ma lei non era ... quella ragazza mi farà prendere un colpo...
Can<< coprendo la tua preoccupazione ma fidati di me Sanem e qui sana e salva e tra poco saremo da voi...
Gennaro<< d'accordo a dopo all'ora... dice chiudendo la chiamata...

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