14.Tachicardia

739 45 20
                                    

Davanti a noi apparve il viso di un ragazzo bassino con i capelli rossi, dalla figura esigue che portava tra le mani una cassa di birre.

«C-cosa state facendo v-voi!?» chiese mentre sembrava quasi volersi allontanare da lì con tremore. D'altro canto Tom lo scrutava con disinteresse e irrilevanza.

«Scusa amico, piccola invasione momentanea. Togliamo subito il disturbo.» ribatté divertito, scrutandolo dall'alto in basso per poi sorpassarlo in un passo felpato.

«Ecco, é vietato stare qui dentro e...» si grattò la nuca e imbarazzato impuntò lo sguardo alle scarpe, evitando il contatto visivo con il moro.

«Ecco e...» alzò di scatto il viso, giocando con le dita. Gli occhi duri di Tom poi non sembravano metterlo a proprio agio, quindi intervenni io spostando leggermente la figura alta del ragazzo e mi sporsi verso il rosso con un sorriso gentile.

«Andavamo giusto via...» affermai cortese scusandomi per avergli recato dello spavento in necessario. Senza neanche accorgermene afferrai il braccio di Tom e lo spinsi fuori. Lui non ribatté con la sua solita aria scocciata si mosse. Quando ripresi abbastanza vigore, cercai di riappropriare parte del discorso, senza successo. In un secondo si era infilato una felpa blu.

«Ti do un consiglio: sparisci prima di ritrovarti davanti persone che con quello lì dentro non hanno nulla a che vedere.» avvertì dirigendosi a passo cadenzato verso la pista da ballo dove un gruppo di adolescenti ballava e beveva drink.

«Non ti preoccupare, non ci tengo a rimanere!» gli urlai facendo in modo che mi sentisse da lontano.

Possibile che dovesse sempre essere così scontroso? Un attimo prima sembrava sincero, non vulnerabile, eppure sincero. Non mentiva, non c'era sintomo di rabbia nella sua voce, né nella sua espressione facciale. E poi di colpo ritornava ad essere la persona aggressiva che era quando si trovava in mezzo ad una folla e si sentiva osservato.

Tom Kaulitz, ma come sei in verità?

Lo vedevo allontanarsi, vedevo la sua schiena contrarsi ogni volta che faceva un movimento impercettibile; e non potei fare a meno di pensare e di vederlo come una macchia grigia, in un quadro pieno di colori. La vivacità degli altri attorno a sé, non deviavano la natura asettica del suo essere interiore. Il vuoto che non veniva colmato. La mancanza di qualcosa che lo tenesse in vita, che gli facesse da guida e lo conducesse in una strada meno tortuosa, più limpida e significativa.

Lo vedevo da lontano, ed era proprio quando era così lontano che avvertivo di più la sua vicinanza; mi accorgevo delle piccolezze, era come se ai miei occhi Tom assumesse una bellezza del tutto nuova e ammaliante che mi attraeva nel rincorrerlo nella speranza di ammirare quel quadro da vicino, ed era proprio quando era così vicino che tutto mi appariva confuso, poco nitido e inspiegabilmente più oscuro.

I dettagli svanivano. La sua aura forte e calda, si trasformava in gelo.Ed io non sapevo più a chi dovevo dare retta: al Tom scontroso che vedevo da vicino, o a quello perennemente triste che stava sulle sue, che dava l'impressione di voler esprimere di più, ma se ne stava ammutolito nella sua apatia.

Mi feci spazio tra la calca di persone ubriache che si baciavano tra di loro, ridacchiando felici, stetti bene attenta a non farmi bagnare da nessuno con gli alcolici né tantomeno ad attaccare bottone in qualsiasi dialogo. Avevo da ridire su Tom, in quanto fosse così poco socievole e alla fine mi comportavo esattamente come faceva lui, ironico no?

Proprio quando ero arrivata di fronte all'uscita un ragazzo alto mi sorrise amplio e si appoggiò allo stipite della porta con la spalla , squadrandomi con sguardo ammaliante.

Il mio sguardo invece era carico di noia e seccatura, non avrei voluto essere mica abbordata da un tizio e iniziare una storia d'amore, proprio quando avevo altri problemi a cui pensare, come per esempio un cugino che fugge nel cuore della notte o meglio un ragazzo antipatico che nasconde segreti.

𝟐𝟒 𝐜𝐚𝐫𝐚𝐭𝐢 ||Tom kaulitzDove le storie prendono vita. Scoprilo ora