Mi ha afferrato il viso e, di riflesso, l'ho spinto via, il che lo ha lasciato visibilmente stordito.
"Che cazzo?!" Borbottò mentre barcollava all'indietro.
Due dei quattro, uno aveva gli occhiali e l'altro era quello con le trecce, si avvicinarono e mi tennero le spalle ferme. Ho provato a toglierli, ma si sono stretti ancora di più.
"Cazzo, sai chi siamo, puttanella?" Disse quello con le treccine. La sua voce profonda e penetrante riecheggia nella mia mente, ma diventa sempre più forte.
Ho mentito. "No.." Mi pentii all'istante della mia risposta.
"Bill, vuoi che la faccia a pezzi?" Disse quello con gli occhiali.
"NO." disse Bill.
Quindi il suo nome era Bill. Stava camminando rapidamente verso di me, i suoi dreadlocks lunghi, neri e sottili gli incorniciavano il viso dalla velocità del suo movimento. Mentre mi tenevano fermo, Bill allacciò il pugno, come se si stesse preparando a colpire.
"Aspettate!" urlai mentre le lacrime cercavano di sgorgare dai miei occhi. NON permetterei a questi stronzi malati di vedermi piangere.
Mi sono soffocata con le mie parole. Bill si avvicinò sempre di più, le tossine dell'alcol diventavano sempre più forti a ogni schiocco dei suoi alti stivali di pelle. Aveva un ringhio sul viso e mi afferrò la parte posteriore dei capelli.
"Smettila di mentire e questo non accadrà." Mi fece un sorriso finto, mentre inclinava la testa.
Mi allontanai dal suo dolce alito. Emisi un sussulto silenzioso.
"Tom, Gustav" ordinò Bill.
Mi hanno lasciato andare le spalle. Bill mi afferrò più forte i capelli e mi trascinò fuori. Sola."Togliti di dosso a me, schifoso ubriacone stronzo!" urlai mentre cercavo di colpire il suo petto di cuoio.
Fece una pausa e si tirò giù così che lo guardassi.
"Cosa hai detto?" I suoi occhi brillano di sete di sangue.
"Mi hai sentito, cazzo, ora lasciami andare i capelli. Li ho appena lavati." Ho morso mentre stavo schiaffeggiando la sua mano dalla mia testa. Ha lasciato andare.
"Non pensare nemmeno più di toccarmi." Gli ho dato una spinta sulla spalla. "L'hai capito, cazzo, con quei dread ?"
"Hai fuoco, mi piace." Mi squadrò dall'alto in basso mentre spostava la sua lunga figura.
Ho alzato gli occhi al cielo.
"Non mentire, dimmi solo il tuo dannato nome. Voglio solo sapere chi sei." Si fermò a guardarmi. "Ricorderei di averti visto, e non lo faccio."
Sospirai.
"Angelina". Io sputo.
"Angelina... suona bene quando esce dalla mia bocca. Mi piace." Ha commentato.
"Vaffanculo." Ho intrappolato con un colpo d'occhio. "Ora lasciami solo andare a casa." Ho guardato il mio orologio. "È tardi!"
"Tardi?" Sbuffò afferrandomi il polso leggendo l'ora. "Sono le 22:30, non è tardi."
"Ho delle cose da fare.." borbottai, un po' imbarazzata.
Lo oltrepassai, assicurandomi di agganciare il suo braccio al mio. Sbuffò mentre si voltava.
"Dove pensi di andare?" Egli ha detto.
"Casa!" Ho sputato dietro di me.
"Ci rivedremo, Angela!"
"No, non lo farai!" urlai di rimando.
Sono entrata nel negozio solo per incontrare gli sguardi ubriachi degli altri. Mi sono assicurata di prenderli in giro. Afferrai la mia borsa e il mio gas, tornando impettita su per la strada, assicurandomi di non guardare nemmeno Bill. Ho intravisto la loro macchina nera come la notte con la coda dell'occhio e ho girato la testa per guardare. La targa diceva "Tokio Hotel". Forse quello era il nome della loro banda. Non me ne potrebbe fregare di meno. Mi sono fatta strada nell'edificio e mi sono fatta strada nell'ascensore in una foschia fino al secondo piano. Ho aperto la mia porta e senza nemmeno cambiarmi sono strisciata nel letto.
🐍scusatemi per gli eventuali errori🐍 a domani e scusate il ritardo💚
![](https://img.wattpad.com/cover/347314786-288-k4854.jpg)
STAI LEGGENDO
Satan reincarnate- traduzione ita
FanfictionCiao a tutti, è la prima volta che scrivo qua su Wattpad. Adesso sto provando a tradurre "Satan reincarnate" che è tipo "my living nightmare" però questa storia come protagonista ha Bill kaulitz. Spero vi piaccia e spero che la traduzione sia corre...