Crollai di nuovo sul pavimento, con il collo in mano. Perché mi voleva così tanto? Perché non lo volevo? Lo odio. Sono qui solo da un giorno e mezzo e voglio già tornare. Però non posso, non ho più soldi. Sono bloccata. Ho sentito strascicare davanti a me e mi sono bloccata. Alzai lo sguardo e Katie si lasciò cadere al mio fianco, catturandomi nel suo abbraccio caldo e profumato. Non avevo un abbraccio da quella che sembrava un'eternità.
"Come ti chiami?" Lei chiese.
"Angelina" singhiozzai. "Per favore, chiamami Angy." dissi tirando su col naso. Mi fido abbastanza di lei, già. È così accogliente.
"Angie, quanti anni hai?" La sua voce dolce parlò.
"18" singhiozzai. Sono uscito dal liceo il mese scorso.
"Ho 24 anni. Ho solo pochi anni più di Bill." Ha osservato con calma.
"Cosa sei per Bill?" Guardai i suoi occhi nocciola.
"Il suo piccolo fottuto giocattolo. Un bersaglio per le freccette, un sacco da boxe... Potrei continuare all'infinito." Fece una pausa. "Cerca di non farti coinvolgere troppo da lui. Cerca di scappare."
"Cosa intendi?" Le mie grida si addolciscono tra le sue tenere braccia.
Non ha finito subito. Ha appena respirato e ho cercato di abbinare il mio respiro al suo. Lei disegnò dei cerchi sul mio braccio con il suo dito e lei si appoggiò alla mia spalla, rilassandosi. La tensione nel mio corpo si allenta mentre la sento decomprimersi.
Lei sospirò. "Il resto di noi.."
"Resto?!" ho interrotto.
"Sì. Beh, sono solo io adesso. Ha i suoi giocattolini per un po', e li uccide. Sempre in un modo diverso. Ogni volta sempre più lentamente. Ci butta via come se fossimo stracci di carta o un dannato tessuto." Sentii la sua calda lacrima scivolare sul mio braccio nudo. Bill mi aveva strappato la giacca.
Mi sono presa solo un secondo per assorbire tutto. Avevo bisogno di un cuore a cuore, e lei è la persona perfetta. Era così dolce e le sue braccia si sentivano piene e tenere avvolte intorno alle mie."Non capisco perché sia così ossessionato da te Angie, è passato solo quanto tempo... un giorno?" Parlava dolcemente, la sua voce come musica.
"Sì." ho annusato. Ho guardato i suoi occhi nocciola, piccole ciocche di capelli infuocati che le coprivano gli occhi, aggrovigliati nelle sue lunghe ciglia senza trucco.
"Forse è perché non gli stavi addosso, come lo eravamo noi." Alzò lo sguardo verso le nuvole mattutine. "Cerca di scappare." Mi guardò, il suo sguardo si addolcì. "Farei in modo che non ci farebbe uccidere entrambi." Sorrise e strinse la presa intorno alle mie dita quando vide quanto mi sconvolgessero le sue parole.
Ci siamo semplicemente sedute lì, piangendo silenziosamente l'una nell'altra abbracciando pensando a cosa sarebbe successo.
"Ti sembra brutto?" Inclinai la testa perché vedesse la mia ferita.
"No, solo un po' contuso e un po' gonfio." Lo sfiorò con le sue dita vellutate. "Mi dispiace tanto."
"Non scusarti, Katie. Non è colpa tua se sono qui."
Le presi il viso tra le mani, ispezionando la sua mascella ferita e spaccata.
"Ti ha fatto bene." dissi mordendomi il labbro.
"Solo quando non è arrabbiato. Era solo infastidito. Non è niente in confronto a com'è quando l'ho fatto davvero arrabbiare." Sembrava triste.
"Era così bello e così gentile con me quando l'ho incontrato. Sono semplicemente caduta nella sua trappola." Si è morsa l'unghia. "Non fare lo stesso errore che ho fatto io."
Ho annuito. "Quanti anni ha Bill?"
"Non lo so esattamente, Tom e Bill sono gemelli. Identici, non l'hai notato. Penso che abbiano 21 o 22 anni?" Mi ha lanciato uno sguardo triste. "Quando hai compiuto 18 anni?" Ho distolto lo sguardo. "9 aprile, solo circa un mese fa."
Lei sorrise. "Un bambino di Pasqua!" Stava nascondendo il dolore che provava per me, essendo così giovane. Ho sorriso.
"Sì. Abbastanza figo, immagino!" Sospirai.
Stavamo parlando da alcune ore e si stava facendo freddo.
"se non torno presto da lui, Bill si arrabbierà molto." Lei rabbrividì un po'."Dovresti andare. Qui.." Afferrai la mia giacca. "Prendi questo. Ma toglilo prima che Bill lo veda." Le ho inviato un caloroso sorriso.
"Grazie. Tanto Angie." Si srotolò il braccio e si infilò la giacca. Mi ha dato un bacio sulla guancia e si è allontanata barcollando.
Ho iniziato a tornare alla mia macchina, la mano sul collo. Era circa mezzogiorno, forse l'una. Mi sono seduta in macchina e ho acceso il riscaldamento. Ho acceso la radio per sentire un po' di rumore di sottofondo e ho guardato fuori dalla finestra mentre lasciavo che le lacrime scendessero dai miei occhi.
Ho raccolto il coraggio di tornare nel mio appartamento, sperando di vedere un volto familiare.🌸scusatemi per gli errori🌸 a domani🩷
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Satan reincarnate- traduzione ita
FanfictionCiao a tutti, è la prima volta che scrivo qua su Wattpad. Adesso sto provando a tradurre "Satan reincarnate" che è tipo "my living nightmare" però questa storia come protagonista ha Bill kaulitz. Spero vi piaccia e spero che la traduzione sia corre...