Satan reincarnate- traduzione ita

Tokio hotel

•Bills POV•
Guardarla lottare mi ha fatto venire sete di lei sotto di me. Mi ha eccitato così tanto. Ma mi ha fatto incazzare il fatto che stesse resistendo. Tutto quello che vedo è il fuoco nei suoi occhi, e non riesco a vedere nulla al di là di esso. Mi guardò, rabbia nel profondo del suo essere, nessuna paura. Volevo solo vedere la paura in quei profondi... occhi azzurri. Volevo che dicesse il mio nome supplicandomi di lasciarla andare. Alzai la mano sinistra e gliela avvolsi intorno alla gola.
"Bill !" È riuscita a soffocare.
Non è abbastanza spaventata. Le tolsi la mano destra dai polsi. Scesi in tasca e afferrai il mio coltellino svizzero.
"Smettila di resistere, Angelina." dissi con un debole sorriso sul volto e una sfumatura di eccitazione nella voce. Ha iniziato a graffiarmi ed è riuscita a strapparmi uno dei morsi di serpente.
"FANCULO!" Ho urlato lasciandola andare.
Ora lo capirà. È scappata, ma sono stato contro di lei in pochi secondi. Le sollevai i capelli e le passai il coltello sulla nuca, abbastanza forte da farle venire la pelle d'oca. L'ho girata e ho visto un lampo di paura sul suo viso.
"Togliti di dosso da me!!" Ha urlato mentre mi colpiva sul petto.
Ho premuto ancora più forte contro di lei e l'ho fatta inciampare in piedi contro una vecchia macchina. L'ho presa per i capelli facendola sussultare.
"Ti avevo detto di non parlarmi in quel modo, cazzo." urlai. Mi sono chinato verso il suo orecchio e ho finito con "Perché non mi desideri?"
Le ho morso il lobo dell'orecchio e lei mi ha preso a calci nelle palle. Ho urlato, ma ero ancora abbastanza stretto contro di lei, quindi era impossibile muoversi.
"PERCHÉ SEI MALATO!"
"CAGNA!" le urlai in faccia.
Le ho infilato il coltello proprio nella piega del collo. Stava scalciando e urlando sotto di me quando ha sentito il freddo argento contro la sua pelle pallida.
"BILL BASTA! FERMATI !!" lei pianse. Continuo a non sentire abbastanza paura. Non sono ancora acceso. Il mio cuore batteva così forte e volevo solo vederla piangere. Non riuscivo a sentire altro che il suono del mio cuore che batteva e il mio sangue che pompava.
Mi stava prendendo a pugni il petto cercando di prendere il coltello e mi dava calci agli stinchi mentre grugniva. La sua fronte divenne rugiadosa di sudore. Ho solo scavato abbastanza in profondità da lasciare un piccolo taglio.
"Bill, cosa stai facendo?" Disse la mia voce meno preferita. Fanculo.
Mi sono voltato per incontrare la puttana che pensa che io la ami.

"Cosa cazzo vuoi, Katie?" Sospirai, ancora sopra Angelina.
"AIUTO, AIUTAMI!" urlò Angelina.
Katie si precipitò. "Oh mio Dio, Bill tesoro!"
Era una piccola sgualdrina dai capelli rossi che ho incontrato una notte. Non è altro che una piccola bambola del cazzo. Un piccolo animale. Ha cercato di staccarmi da Angelina, e io le ho passato la mano dritta sulla mascella; lei saltò indietro.
"Vattene fuori di qui, stronza buona a niente." ho sputato.
"Scusa, Bill." Ha fatto il giro dell'edificio, non avevo idea nemmeno da dove venisse. E non mi interessa nemmeno un cazzo.
Riportai la mia attenzione ad Angelina, i cui occhi erano ora velati. Mi ha afferrato il collo e ha infilato il dito nel punto in cui mi aveva strappato l'anello. Ho urlato e mi sono afferrato il labbro.
"Sei un fottuto stalker malato" ansimò. Non era abbastanza. "Non voglio che tu mi tocchi mai più, cazzo, non voglio mai più vedere la tua stupida macchina nera, e non voglio mai più vedere la tua faccia."
Ho riso mentre la strappavo da terra.
"Non mi interessa cosa cazzo pensi. Voglio rivederti, sotto la stazione della metropolitana locale. Domani. 20:00. Se non ti fai vedere..." Feci una pausa. La lascerò pensare a cosa le farò. Lo so già.
L'ho lanciata di nuovo contro la macchina arrugginita e ho fatto retromarcia, desiderando che sanguinasse. Ancora un po', o versa qualche altra lacrima. Perché non mi desiderava? Mi ha fatto solo odiare di più. La odio cazzo... voglio ucciderla. Voglio riprendere la sua piccola schiena magra mentre la tengo per i capelli, ma voglio anche toccarla. Voglio che mi tocchi, e già la odio per questo.
"Non ci vado" mormorò.
"Cazzo lo farai! A meno che... tu non voglia un inaspettato compagno di cuccetta." Le ho fatto l'occhiolino mentre ridevo.
"SEI UN FOTTUTO MAIALE!" strillò.
"Non hai nemmeno visto il mio peggio, non spingermi piccola puttana."
Mi voltai e continuai a camminare.
Ho fatto un cenno a Tom, che ha avviato la macchina. Sono saltato sul sedile del passeggero e lui mi ha indicato il labbro.
"Porca miseria cosa è successo!?" Sembrava preoccupato.
"Lei è grintosa." Ho commentato di nuovo.
Ho bisogno di vederla di nuovo. Deve solo sottomettersi a me.

🪻scusate per gli eventuali errori🪻 a domani💜