Heroin

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Lo sentii slacciarsi la spessa cintura, i pantaloni di pelle che cadevano con loro. Aveva una stella tatuata sulla linea a V e quando si è tolto la maglietta ne ho viste altre dozzine. Ero attratto da lui, ma non sessualmente. Non lo volevo dentro di me, e lui lo sapeva in base alla mia lotta. Era tonico, ma aveva una corporatura femminile. Aveva curve muscolose, ma non lo volevo. Afferrò il colletto della mia camicia e lo strappò a metà, rivelando i miei seni protetti.
"Solo non resistere, e forse sarò gentile." Le sue parole echeggiarono nella mia mente, facendomi star male.
"No!", gridai. "Non voglio!"
Mi ha schiaffeggiato una volta.
"Non mi interessa un cazzo" disse mentre sollevava il mio corpo congelato, slacciandomi il reggiseno.
Lo spinsi indietro, ancora in lacrime. "Per favore no!" dissi tenendomi il reggiseno in posizione.
Mi ha spinto sulle spalle, alzando una mano colpendomi svenuto. Potevo ancora sentire e sentire, semplicemente non riuscivo a muovermi. Ho sentito il morso freddo sui miei seni dopo che mi ha strappato il reggiseno e ho sentito l'esposizione sulle mie gambe nude. Mi ha sfilato le mutande e ho sentito i suoi boxer toccare il suolo. Mi separò le gambe, mettendosi vicino al mio ingresso.
"Se ti fossi comportato bene, cazzo, questo non sarebbe successo." Mi schiaffeggiò la faccia rossa.
Mi afferrò i seni e si spinse dentro. Faceva così male che volevo vomitare. Volevo urlare, volevo colpirlo, volevo piangere, ma non riuscivo a muovermi. Ogni volta che entrava, diventava sempre più doloroso. Il mio stomaco si stava agitando e lo sentii schiantarsi di nuovo sulle mie labbra.
"Fanculo." gemette. Mi ha fatto sentire così disgustoso e sporco.
"Sei così stretto.. piccola troia vergine." Mi ha passato la mano sullo stomaco, molto probabilmente lasciando un segno.
Emise un lungo gemito, e dopo quello che sembrò un'eternità di sopportare il dolore e il disgusto, sentii, finalmente finì. Ha messo la testa proprio dove la mia mascella e il mio collo si incontravano e ha succhiato.
"Hai un sapore così buono, Angie." Sbuffò. "E ti senti ancora meglio. Mi assicurerò che tu sia sveglio per la prossima volta." Osservò, tirandosi fuori.
Ho vomitato mentalmente. Volevo ucciderlo. No... volevo uccidermi. La mia prima esperienza è stata lo stupro, non la passione. Violentata dall'uomo che mi ha ridotto quasi alla follia in soli 5 giorni.
Passa un po' di tempo e riesco ad aprire gli occhi. L'ho visto prendere un cucchiaio e scaldarlo. Aveva un odore rancido e lo mise in una siringa. Appoggiò la siringa contro una vena del braccio ed emise un gemito di sollievo. Si è appena iniettato una fottuta... EROINA dopo avermi stuprata? Mi ha davvero disgustato.
Indossava i pantaloni e mi sono reso conto di essere ancora nudo. Con ancora le lacrime agli occhi, mi girai, tirandomi addosso il lenzuolo. Ha tirato fuori l'alcool, non ho idea di che tipo, e si è voltato.
"Ehi Angelo." Sorrise felice.
Venne verso di me e si sedette accanto a me. Mi sono arrampicato nella direzione opposta.
"Non chiamarmi così, cazzo. Mi fai schifo." dissi, rannicchiato.
Aggrottò la fronte.
"Posso farlo di nuovo se risolverà quella tua stupida boccuccia." Mi abbaiò di rimando, avvicinandosi ancora di più.
Ho smesso di parlare. Ho appena guardato in basso, ripetendo tutto ciò che ho sentito e sentito. ricordando come mi colpiva, giocava con il mio corpo, i suoni che faceva, il fatto che lo eccitasse ancora di più sapendo che non volevo.
"Perché dovresti farlo?" dissi, lasciando che una lacrima scendesse lungo la mia guancia.

"Perché è quello che faccio. Stupro ragazze innocenti, uccido persone per divertimento." Rise un po', facendomi rabbrividire. Mi mise dolcemente un braccio intorno alle spalle.
"Come ti ho detto, fai la brava bambina e non succederà più." Potevo sentire la bugia nella sua voce.
Potevo ancora sentirne l'odore su di me, sentirlo dentro di me, potevo ricordare quanto faceva male, come faceva quasi scattare il mio riflesso del vomito. Si è avvicinato e ha annusato i miei capelli. Si fece strada verso il basso, baciandomi la spalla. Sono ancora immobile e prego solo che non lo faccia di nuovo.
"Il tuo corpo inerte si sentiva così bene." Mi sussurrò all'orecchio. Quello è stato il mio punto di rottura.
In quel momento ho capito che era un mostro e non si sarebbe mai fermato. Mi disgustava e sapevo che non mi avrebbe nemmeno lasciato andare. Mi alzai e lasciai la stanza, immergendomi nel lenzuolo assicurandomi che non ci fosse pelle esposta. Mi sono seduto sul divano di pelle su cui mi sono svegliato e ho pianto. Ho sentito la leggerezza di Katie seduta accanto a me, piangendo o anche io.
"Mi dispiace tanto Angie, ho provato ad aiutarti, l'ho fatto davvero." emise un singhiozzo.
"Va tutto bene, hai avuto di peggio." dissi gentilmente indietro. Rimase seduto lì, strofinandomi il palmo con le sue dita vellutate.
"Cosa ha fatto?" lei chiese.
Mi irrigidii e lasciai uscire un singhiozzo sommesso. "Lo sai già."
Il suo respiro si fermò. "Era- hai mai .."
"È stato il mio primo." singhiozzai, appoggiandomi alla sua spalla.
"Mi dispiace tanto che abbia respirato." Ho sentito le sue lacrime dorate sulla mia fronte. "Non me ne andrò finché non me lo chiedi." Cantava dolcemente.
Ci siamo seduti lì, sincronizzando il nostro respiro per provare una sorta di conforto. Ci siamo tenuti per mano, contando i secondi trasformati in minuti, in ore di silenzio appena rilassato. Non smette mai di calmarmi o di sentirmi al sicuro. Non hai idea di quanto sono grato solo per la sua esistenza. Non so cosa potrei fare senza di lei. Era come lo spazio profondo. Senza di lei, non avrei altro che notti senza stelle

Scusatemi per gli errori, a domani

Satan reincarnate- traduzione itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora