Bill

452 17 3
                                    

Sdraiato contro la mia porta, disteso e in iperventilazione, sento tre colpi delicati alla mia porta. Smetto di tirare su col naso.
"Vaffanculo" sussurro, scosso.
"Angelina, solo... fammi entrare." Disse, il più dolce che avessi mai sentito. "Sono sobrio, abbiamo sempre e solo parlato mentre ero ubriaco." Ha convinto.
Ci ho pensato. Era ubriaco mentre mi teneva il coltello contro il collo, ubriaco mentre mi attaccava, ubriaco la notte in cui ci siamo incontrati, ora è fuori dal suo sistema. Mi alzai, mi rimisi i pantaloni e lentamente aprii la porta.
Ho sentito la porta aprirsi cigolando, e ho fatto un passo indietro, eccolo lì, la sua figura alta che camminava dolcemente verso di me.
"Mi dispiace tanto." Lui ha sussurrato. "Non so cosa hai fatto che mi ha fatto sentire il bisogno di..." mi guardò il collo e mi toccò il braccio.
Gliel'ho permesso, è stato il modo più gentile che mi avesse mai toccato, e in quel momento mi sono sentita al sicuro. Mi attirò un po' più vicino, in un freddo abbraccio. Ero inebriata dai suoi profondi occhi castani, dalle sue labbra perfettamente arrossate e dal suo dolce profumo. Aveva un odore fresco, come se non avesse mai bevuto. Mi sono avvicinata e l'ho avvolto tra le braccia.
"Quando l'ho incontrato, era così bello e gentile con me.." Ricordo che Katie disse tremante. "Non innamorarti della sua trappola come ho fatto io."
Le sue parole riecheggiavano nella mia testa mentre ero attaccata a Bill, completamente colpito dall'amore. Volevo lasciarmi innamorare di lui, così tanto. Ma non so se sia un bugiardo, e sono abbastanza intelligente da farlo. Controvoglia mi staccai dalle sue braccia tenere e amorevoli e feci un passo indietro.
"Dovresti andare." Mi sono asciugata la faccia. "Vorrei stare da sola." Ho esitato perché non sapevo quale sarebbe stata la sua reazione. "Non ti rivoglio qui." Ho visto il suo viso infuriarsi, sotto la maschera dolce e gentile.
"Non fo-" fece una pausa. "Va bene." Disse mentre mi accarezzava il taglio contuso sul collo. "Spero che ci incontreremo di nuovo.." sorrise debolmente. Ha fatto marcia indietro.
L'ho visto uscire dalla mia camera da letto e afferrare la sua pistola con silenziatore da terra dove eravamo seduti. Non volevo che se ne andasse, volevo tenerlo avvolto intorno a me. Ma non volevo essere ingannato come ha fatto Katie. La sua povera anima. Era una donna così dolce, e aveva ancora tutta la vita davanti a sé prima di essere bloccata da Bill. Ha il cuore più gentile, nonostante sia trattata come una bambola di pezza. Ricordo di averla guardata negli occhi, sembravano puri. Come una foresta appena spuntata, la muffa sulle foglie e gli uccelli che cinguettano nel cielo nuvoloso. Erano così belli e la sua gentilezza la rendeva così desiderabile essere in giro.
Ho sentito la mia porta d'ingresso che si chiudeva rumorosamente e l'ho subito chiusa a chiave. Ho guardato fuori dallo spioncino e ho visto Bill lì in piedi. Pistola non più in mano, ha appena guardato la mia porta con desiderio. Come se fosse davvero dispiaciuto. Forse era solo molto ubriaco, ed era un'anima gentile.
Anche se fosse così, non potrei permettergli di avvicinarsi a me. Nemmeno se volessi disperatamente sentire il suo tocco, sentire il suo respiro mentre i nostri corpi sono premuti insieme, le braccia l'una intorno all'altra.
È solo che non volevo fare la fine di Katie. Era così innocente, gentile e affettuosa. Non capisco proprio come abbia potuto farle una cosa del genere senza rimorso. So solo che per questo non posso fidarmi di lui.
I miei muscoli erano tesi. Sono andata al frigorifero e ho tirato fuori una bottiglia di liquore. Mi girai, ricordando improvvisamente che c'era un grande corpo senza vita sul mio pavimento. Non mi sono nemmeno sentita male.

"Stacy". Sbuffai mentre mi chinavo per prendere a calci il suo braccio immobile. Mi sentivo male, non guardavo il sangue o annusavo il ferro, ricordavo solo il modo in cui mi toccava. Ho buttato giù il bicchierino di liquore e uno si è trasformato in due, da due a tre, da tre a quattro, e non ricordo nemmeno quanti dopo. Ho tirato fuori la mia valigia e ho tirato fuori il mio nuovo pacchetto di sigarette. Non avevo mai fumato avidamente, ma ho deciso di fare qualche boccata.
Ho scavalcato il suo corpo e sono salita sul balcone. Abbassai lo sguardo e la sua macchina nera scintillante non si vedeva da nessuna parte. Sospirai.
"Fanculo." grugnii scuotendo un po' di cenere dalla sigaretta. Avrei bisogno di richiamare Bill in ogni caso, per prendermi cura del corpo. Ora ho iniziato a desiderare che non avesse ucciso Stacy e si fosse preso cura di lui da qualche parte che non fosse casa mia.
Lo ritroverei qui stanotte, l'odore del sangue è troppo inebriante per me per essere davvero dentro in questo momento. Ho trattenuto il respiro mentre scavalcavo i suoi arti e ho afferrato il mio telefono e la bottiglia di liquore. Ho deciso di accettare la sua offerta, incontrandolo alla stazione della metropolitana stasera. Erano solo le 17 circa, avevo ancora qualche ora. Mi sono seduta sulla sedia sul mio balcone e ho sussurrato debolmente una canzoncina tra me e me. "Stai zitto e guida" dei deftones. C'era qualcosa in Bill che mi ricordava i deftones, ho avuto quella canzone bloccata nella mia testa tutto il giorno.
Ho appoggiato la testa all'indietro e ho espirato il fumo. Ho spento il colpo e sono tornata dentro. Afferrai la vestaglia e mi infilai nella doccia, temendo il momento in cui avrei avuto bisogno di rivedere Bill.
Cantavo piano tra me e me, sperando di darmi lo stesso senso di protezione e conforto che Katie mi aveva dato quel giorno. Ho pregato per lei, sperando di rivederla, tutta intera.
🪨scusatemi per gli errori🪨 a domani🩶

Satan reincarnate- traduzione itaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora