-Chi credi di prendere in giro?-
Il mal di testa, nella parte frontale sinistra, il solito mal di testa, anche se più leggero di altre volte, quasi si era stancato di farsi sentire. Inascoltato, ben presto si sarebbe messo da parte per lasciar posto ad un messaggio diverso, non più ignorabile.
La sera prima, rientrato a casa, aveva fatto tre, quattro, cinque boccate profonde ancora prima di mangiare, aprendo la posta per non accorgersi di farle.
Il commercialista che lo invitava a rivolgersi di nuovo al suo studio per la dichiarazione dei redditi, la fattura del gas e della corrente, il contratto di assicurazione privata appena stipulato per coprire le spese delle cure dentali.
Tutto andava bene per non far caso a quello che stava facendo: una botta di nicotina che da tutto il giorno aspettava e bramava.
Dopo mangiato, il resto guardando la TV e il mattino dopo il classico sintomo si fa risentire.
Aveva comprato il liquido 0,9 mg di nicotina raccontandosi che lo 0,3 che gli proponeva il commesso era scaduto ma non era vero. O meglio, era vero che fosse scaduto ma avrebbe benissimo potuto prendere un altro aroma, a basso contenuto di nicotina e non scaduto.
"Quella era la scusa che raccontava a me." pensa.
"Sono felice che te ne sia accorto: lui ti inganna ma tu chi inganni?" sussurra una voce che diventa un soffio sul finire della frase come per restare sospesa nell'aria.
Non Gli risponde.
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La sigaretta che non fu mai
Paranormal"Lui" è un artigiano costretto a fuggire da una situazione economica disastrosa della sua attività di imprenditore e del settore in generale. Per una relazione che dura da quarant'anni, "L" come sempre lo segue. Si trasferiscono in Germania, a Monac...