Giorno 357 - Lunedì

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La giornata lavorativa è impegnativa e Lui si ricorda di E solo la sera.

"...mi son dimenticato di comprarle la resistenza nuova...oramai è tardi e il negozio è chiuso, non fa niente dai...non la svapo stasera"

Tornando a casa, camminando circospetto su quel ponte, ha di nuovo la sensazione che qualcosa sia cambiato.

"...incredibile come sia bello e possibile vivere senza dipendenza da qualcuno...sento un calore dentro...una forza leggera ma costante e potente verso il mondo...mi dispiace per E e per L ma tutto è diverso adesso...no no caro mio...la dipendenza di ogni tipo non può essere amore...l'amore ha bisogno solo di una cosa...libertà...in-dipendenza da fatti, circostanze, persone e soprattutto da quei pensieri non-pensati di cui era piena la mia vita..."

-Come stanno le mie malate oggi?- le apostrofa di buon umore entrando in salotto.

-Io veramente non sono mai stata così bene...- risponde L con un sorrisetto che non cela un sottile moto di orgoglio.

-Anch'io mi sento meglio oggi- dice E lampeggiando per tranquillizzare tutti.

-Lo vedo, hai una aspetto migliore stasera-dice mettendola in bocca ed aspirando senza bramosia il suo vapore grigiastro.

-Mmmm, non sei guarita del tutto, ma forse non hai neanche bisogno di una resistenza nuova- dice con sollievo di non dover recarsi al negozio per qualcosa che "tanto..."

L osserva compiaciuta come Lui, dopo mangiato, aspiri due tre volte E senza il godimento di un tempo e non può fare a meno di pensare: "chissà..."

Ha un sussulto quando la prende in mano improvvisamente.

Nella sinistra (e in modo strano, come se non sapesse più come tenerla, se tra indice e pollice o tra indice e medio) lei e nella destra l'accendino che usa sempre per accendere le candele.

-Che faiii!!"- grida L con il volume di chi vuole svegliare qualcuno mentre la casa brucia.

Quasi trasalendo dai suoi pensieri Lui scoppia a ridere avendo capito il malinteso.

-Ahah no no non ti fumo...stavo accendendo le candele e con un vecchio riflesso automatico ho preso in mano te ma mi accorgo che non so nemmeno più tra quali dita ti tenevo.

-Qui andrebbe" faccina che suda"- dice L.

Riprende: -Ti ricorda niente questa frase?

-Bah...no perché?

-Sai che giorno è oggi?- incalza lei.

-Boh, il 29 gennaio?

-Esatto.

-E allora?- chiede lui sincero.

-Ti ricorda niente?

-Ci sto pensando...

-Non ci credo...non ti ricordi di uno, forse del più importante giorno della tua vita?

-Oddio mi sto facendo vecchio...dai cazzo dimmelo!

-Il 29 gennaio di un anno fa hai fumato mia sorella, quella che era rimasta per ultima con me nel pacchetto e qualche giorno dopo, quando eri malato, abbiamo iniziato a parlare.

"...oddio non ricordo nemmeno quando ho smesso...le altre volte mi appuntavo la data ovunque, lo dicevo a chiunque, ricordavo quel giorno come fosse un compleanno, Natale, capodanno. Ora se non ci fosse stata lei a dirmelo non mi sarei nemmeno ricordato..."

La sigaretta che non fu maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora