NERO

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Anche gli automobilisti, transitando sul ponte, notano con la coda dell'occhio un uomo guardare l'acqua del fiume alla luce fioca dei lampioni, immobile, con le braccia appoggiate alla ringhiera e il cappotto aperto nonostante in Germania, a fine gennaio, la massima non venga mai preceduta dal segno più.

Una sera come tante, non per Lui.

I rari passanti, essendo il Corneliusbrücke molto lungo, hanno diversi secondi per notare quella figura scura "ammirare" l'acqua buia sottostante, con una temperatura polare di -11°...

Qualcuno si ferma e, non ottenendo risposta all'offerta di aiuto, se ne va scrollando le spalle.

Altri indugiano e, intuendo che si tratta di uno straniero, cercano di formulare le domande più lentamente.

Qualcuno, temendo l'insano gesto, digita il 110 della polizia.

Le auto rallentano, per l'irresistibile curiosità dei conducenti di capire cosa stia succedendo.

Il più distratto frena troppo tardi e tampona l'auto che lo precede.

Lo schianto delle lamiere lo scuote e si spaventa per l'assembramento di persone intorno a sé, che prima non vedeva.

Un uomo si permette il timido tentativo di trattenerlo per un braccio dicendogli qualcosa di incomprensibile, probabilmente in dialetto bavarese.

Lui si divincola e inizia a camminare spedito mentre sente in lontananza il fischio affannato di una sirena che velocemente si avvicina...

La sigaretta che non fu maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora