Giorno 356 - Domenica

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La malattia, quello stato fisico a bassa energia che viene dopo i sintomi, è il momento conclusivo del disagio, non l'inizio.

E, la domenica mattina non ha fiato.

Lui la mette ancora svogliatamente in bocca per aspirare quello che un tempo era un piacere nuovo ma il suo vapore è sgradevole, con un gusto quasi di bruciato e poco intenso.

Neanche la carica durata tutta la notte le ha dato conforto.

Lasciandola a riposare nella sua scatola pensa: "Avrà bisogno di una resistenza nuova...domani vado allo store"

Lo pensa senza convinzione, come fosse tutto inutile, privo di senso.

Lui conosce bene quella sensazione riguardo la sua vita, ma stavolta è diverso...

"Che strano...mi sembra che oggi non sia come ieri...avrei imprecato per essermi trovato la domenica senza "svapare" e invece sono qui che metto a letto una malata con il coinvolgimento di una suora infermiera che con la cura distaccata di chi non può o non vuole farsi carico di tutte le sofferenze del mondo fa tutto ciò che le è possibile per condurre i suoi pazienti fuori dalla malattia nel miglior modo possibile.

Domani le regalerò la testina nuova anche se mi sembra del tutto inutile."

La sigaretta che non fu maiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora