Cap 5

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Alejandro andò a cercare Teresa.
-" Teresa dobbiamo parlare! Non mi piace che tratti male i pazienti, se sei arrabbiata te la prendi con me e non con i degenti!"
-" non ho trattato male nessuno!"
-" Mercedes... l'hai fasciata stretta, così stretta che non respirava!"
-" ha un trauma alle costole, va bendata stretta!"
Le rispose Teresa.
Pazientemente Alejandro le spiegò. -"L'ho fasciata nel trasporto, perché doveva sostenere un viaggio aereo, appena arrivata qui, gliene ho messa una nuova, perché dovevo fargli l'ecografia. Poi gliel'ho tolta definitivamente la fasciatura, l'ho scritto anche nella sua cartella.
Fino a qualche tempo fa si usava mettere dei bendaggi abbastanza stretti da impedire spostamenti interni delle costole, ma adeguatamente morbidi da permettere la respirazione, cosa che tu non hai fatto! Comunque sia oggi questo provvedimento non viene più preso in quanto le fasciature in alcuni casi possono creare maggiori problemi di solidificazione senza apportare significativi miglioramenti al dolore provato dal paziente.
I tempi di guarigione dipendono molto dal tipo di trauma e dal numero di costole lese. Solitamente un incrinatura impiega dai 20 ai 40 giorni per risaldarsi, un po' di più se la lesione è sulla struttura cartilaginea che, meno irrorata di quella ossea, impiega un lasso di tempo maggiore a rimarginarsi. Fortunatamente non è il caso di Mercedes che non deve far altro che riposarsi, senza fasciatura! Chiaro?"
Con questo giro i tacchi e se ne andò, per la notte si era fatto sostituire dal dottor Sùarez il suo miglior sostituto, non voleva più stare in compresenza di Teresa.
Durante la notte, Mercedes si svegliò con forti crampi addominali.
-"oddio che dolore!" Accese la luce e si guardò tra le gambe. -"oh no il mio bel pigiama nuovo! Oh mamma ho sporcato il letto!"
Mercedes tirò su con il naso, con cosa si sarebbe cambiata? Aveva saltato due mesi, non era mai regolare, una volta le arrivavano prima, una volta dopo e a volte succedeva che saltava alcuni mesi, ovviamente quando venivano, sempre nei momenti inopportuni!
Suonò il campanello, Alejandro le aveva vietato di andare al bagno da sola, lei ci andava lo stesso, ma quella era un emergenza! Sperò che arrivasse una donna.
Arrivò Teresa. Ma porca miseria esiste solo questa infermiera in questa clinica?
-"si? Hai chiamato ti serve qualcosa?"le chiese Teresa con una punta di alterazione nella voce.
Mamma che acidità che ha questa Lavinia 2.0 pensò Mercedes
-" si ecco io... mi sono sporcata... mi è arrivato il ciclo!"
Arrossì furiosamente Dios che imbarazzo
-"non ho nulla da darti per cambiarti, ma posso darti un assorbente!"
-"si grazie!"
Teresa le portò un tampone e la lasciò li.
Ma che roba mi ha portato? Dovrei usare questa cosa strana dalla forma cilindrica e con un filo? Ecco lo sapevo, mi stanno prendendo in giro!
-"Ok Mercedes tu puoi tutto, hai passato le peggiori umiliazioni! Passa anche questa!"
Si alzò e gemette alla vista del letto sporco. Subito le tornò in mente quando in comunità la prendevano in giro, poi la madre superiora la puniva, perché aveva sporcato il letto.
Mi puniranno anche qui? La madre superiora dice che il sangue mestruale, non va mai mostrato che è peccato , tabù, mi faceva recitare le preghiere
inginocchiata davanti a tutti e poi dovevo lavare le lenzuola.
-"io non voglio essere umiliata! Credo che sia ora che me ne vada da questo posto! Almeno a casa mia se sporco il letto sono fatti miei."
Mercedes copri il letto, scrisse una lettera di scuse.
Mi dispiace per il letto
Non l'ho fatto apposta
Reciterò tre ave Maria
Per chiedere scusa.
Lasciò il tampone nel letto, non sapeva cosa farsene. In bagno si creò un assorbente fatto di carta igienica. Prese un lenzuolo e se lo mise a mo di gonna.
Sentì il dottor Sùarez fare il giro di visite. S'infilò di nuovo sotto le coperte e spense la luce.
Il dottore passò da lei, la vide dormire e prosegui per le altre camere.
Dolorante dai crampi, scese dal letto e uscì dalla sua camera.
Abituata a passare inosservata, uscì dalla clinica. Era quasi l'alba. Non sapeva dove andare ne cosa fare. Girovagò per un po', trovò una vecchietta, che raccoglieva dei frutti di mamea. -"Salve! Mi sa dire dove posso trovare l'aeroporto?"
La vecchietta la guardò strana, ma gli indicò dove doveva andare. Mercedes s'incammino, cercò di avere un profilo basso, certo doveva apparire strana, con la maglietta di Armani è una gonna fatta con un lenzuolo, ciabatte della clinica ai piedi.
Se non mi scambiano per una scappata da un manicomio è un miracolo.
Ma che razza di posto è questo, non ci sono macchine? Non ne ho vista neanche una, ci sono i cavalli.... Mi pare di essere finita in un epoca medievale!"
Era stanca quando arrivò all'aeroporto.
Non era quello che si aspettava. Non aveva visto niente quando era arrivata, perché dormiva.
Come si faceva a prendere quei aerei? Ma poi come avrebbe fatto? A pagare e tutto il resto. Si rese conto che non poteva andare via, ma non voleva tornare indietro, i crampi non le davano tregua e aveva fame!
Scoppiò a piangere. Anche se non lo voleva ammettere, desiderava avere al suo fianco il dispotico dottore!
Quando Alejandro arrivò in clinica, Marcus gli corse incontro.
-"amico mio, meno male che sei qui stavo per chiamarti, io lo so che è il tuo giorno libero, ma so che ci tieni a quella paziente, la Rodriguez Mercedes, non c'è più, ho fatto il giro delle 4 e c'era, dormiva, stanotte non ha avuto incubi, stamattina quando sono ripassato non c'era, ha lasciato questa lettera, di scuse perché aveva sporcato il letto di sangue!"
Alejandro lèsse la lettera, basito e andò a guardare la stanza, trovò un tampone sul letto, sollevò il lenzuolo e vide il letto un po' sporco di sangue mestruale.
-"vado a cercare la ragazza!"
Alejandro uscì e chiese a tutti quelli che incontrava se l'avessero vista. La signora che coltivava la mammea, lo indirizzò all'aereoporto.
Che si sia spaventata per un po' di sangue? Teresa ha detto che le ha dato un tampone, perché glielo aveva chiesto!
La trovò che si dondolava piangendo sul ciglio erboso, che divideva il prato dall'inizio cementato dell aereoporto.
Si incucciò vicino a lei. Appena arrivato in clinica, le piazzo i localizzatori , con il cazzo che faccio un infarto come stamattina!
Mercedes sollevò il viso dalle ginocchia, era triste e spaventata.
-"forza bambina" Alejandro la sollevò tra le sue forti braccia.  -"andiamo in clinica e per strada mi spiegherai perché cazzo, te ne sei andata in giro alle prime luci dell'alba!"
Mercedes scoppiò a piangere, come poteva spiegargli le sue paure!
-"io non lo so! Voglio andare a casa!"
-"non è perché vuoi andare a casa, cosa ti ha spaventato? Mmm ti sono venute le mestruazioni e hai avuto paura?"
Mercedes nascose il viso nel suo petto, le guance arrossate.
-" Mercedes guarda che è una cosa naturale!"
-" eh lo so! Ma è comunque imbarazzante, e ... ho sporcato il letto e la madre superiora dice che è peccato, poi non si deve parlare di queste cose!"
-" che madre superiora?"
Mercedes sollevò il viso dal suo petto e tirò su con il naso -" la madre che gestiva la comunità. Ci sono solo suore, tranne la direttrice , che è una donna antipaticissima! Felice che non sono più lì dentro!"
-" santo cielo, non ti avranno cresciuta a credenze e falsi miti?"
-"Non lo so, penso di sì su alcune cose, per esempio suora superiora non voleva che ci lavassimo quando eravamo in quel periodo, ma a me faceva schifo non lavarmi, poi dicevo una preghiera per chiedere scusa, poi leggendo un libro in biblioteca all'università di nascosto, ho letto che si può fare la doccia anche in quell'occasione, per cui alla fine non facevo peccato"
-"perché hai letto  il libro di nascosto?
-" perché... perché mi vergognavo! Se poi qualcuno vedeva cosa lèggevo!" gli rispose arrossendo.
-"capisco...e perché le suore non volevano che vi lavavate durante il vostro periodo mestruale?"
-"diceva che durante quel periodo, l'acqua abbia un'influenza negativa sul corpo femminile, ci ha spiegato che...il sangue ci  rende impure, quando eravamo in quel periodo...non potevamo toccare i fiori, perché se no si seccavano come gli ortaggi con il solo tocco delle mani."
-"povere ragazze, povera te che sei cresciuta con questa credenza! Quindi stanotte cos'è successo?"
-" mi sono svegliata con i crampi! Erano due mesi che non mi veniva...Ho sporcato il pigiama..." a Mercedes s'incrinò la voce.
-" non importa se si è sporcato, si lava!"
-" ci vuole tanto per togliere la macchia, e poi era il mio pigiama nuovo!"
Alejandro s'intenerì. -" tranquilla, il pigiama tornerà pulito come nuovo. Ho la lavatrice e un asciugatrice a casa..., poi cos'è successo?"
-" ho suonato il campanello, era un emergenza alla fine no?"
-" direi di sì, poi?"
-" poi è arrivata quella!"
-"quella chi?"
-" quella con i capelli neri, che mi ha bendata stretta, gli ho detto quello che mi era successo, e lei cosa fa? Mi porta una cosa strana!e non sapevo cosa farmene! Quindi ero già imbarazzata per i fatti miei, mi sono sentita presa in giro, avevo i crampi e poi la suora superiora dice.."
-" lascia stare la suora superiora, dimentica tutti i suoi insegnamenti e credenze! Ok?"
-" ma è difficile! Anche settimana scorsa che ero la in quella gabbia, io ho pregato, quella era la mia punizione perché ho fatto qualcosa che non andava anche se non so cosa!"
Alejandro si fermò e la guardò! -" tu non hai fatto nulla per meritare quello! Ok? Non è colpa tua se al mondo ci sono persone che non si possono definire con termini appropriati ok? Tu sei buona, brava è bella!"
Mercedes lo guardò a bocca aperta mai nessuno le aveva detto una cosa così carina.
Alejandro entrò in clinica, velocemente la riportò in camera, la posò sul letto pulito.
-" nooo, lo sporco di nuovo! Madre superiora me lo faceva lavare perché era sporco del mio sangue impuro, ed era peccato per gli altri guardare e toccare."
-" tranquilla, puoi sporcarlo tutte le volte che ti può capitare. Le lenzuola si lavano. E non è peccato! Aspettami qui torno subito."
Rientrò con un carrellino con un po di cose. Andò a chiudere a chiave la porta.
Andò in bagno e le preparò la vasca.
-" forza ti ho preparato il bagno! Ti aiuto ad entrare ed uscire"
-" cosa no! Assolutamente no!"
-" invece si, dopo tutto tra tre mesi ti sposo!"
-" ancora con questa storia, cosa FAI?"
L'uomo le tolse il lenzuolo, la maglietta, il reggiseno, e i pantaloni e si bloccò sulle mutande!
Mercedes arrossì , si teneva coperto il seno.
-"ti sei fatta un assorbente con la carta igienica?"
-" si non sapevo cosa usare! Lei mi ha portato una cosa strana!"
-" un tampone?"
-"Io non lo mai visto!"
Alejandro la vide, imbarazzatissima, aveva a che fare con una piccola suora, un po' ribelle e un po' timida!
-" tranquilla, ho capito che non sei da tamponi. Ti ho portato un'assorbente normale, più avanti, quando sarai a tuo agio a parlare di mestruazioni, ti spiegherò come usare una copetta mestruale! Ora via anche queste mutande!"
Incurante del suo disagio la portò in bagno e la mise dentro la vasca, l'acqua calda lení i suoi dolori.
Il dottore ritornò in camera e mise in una busta il pigiama sporco con la biancheria. Aprì la porta, chiamò l'infermiera Jenny, e gli chiese di lavarli ed asciugarli. Anche la clinica aveva una sua lavanderia. Buttò via la carta igienica sporca. Aspettò che si lavasse, avrebbe voluto aiutarla, ma la ragazza era già a disagio, se l'avesse toccata, non si sarebbe fermato ad una semplice carezza.
Prese un grande asciugamano e l'avvolse dentro..
La portò nel letto. Si sedette vicino a lei.
-"Ora bambina ti addormenterò per una mezzoretta. Ti metterò tre localizzatori, così se mi uscirai come stamani, ti trovo subito!"
-" cosa sono i localizzatori e perché lo fai?"
-"servono per localizzare, insomma guardando il cellulare, io saprò sempre dove sei e ti ho già spiegato perché lo faccio, per sapere sempre dove sei!"
-" ho capito! Sono come quelli che si mettono ai cani, quando si perdono! Non sono un cane io!"
Alejandro si mise a ridere.
-" non certo che no lo sei! Ma te li metterò lo stesso!"
-"Intanto prendi questa pastiglia per i crampi! Poi metti questo telo tra le gambe, ti farà da assorbente, mentre i tuoi vestiti si lavano e si asciugano. Ti consiglio di approfittare che mi giro a preparare l'ago per fare ciò che ti ho detto!"
Rapida Mercedes si mise il telo, che la fece sentire un po' idiota, poi si riavvolse nell'asciugamano.
-" ma che brava la mi piccola! Ora ti farò un la puntura e ti addormenterai."
-" la smetti di chiamarmi piccola, o bambina? Non sono né una nell'altra!"
L'uomo le sorrise, Mercedes era così frastornata da tutto ciò che era successo e in pieno imbarazzo perché l'aveva vista di nuovo nuda che non disse nulla quando gli fece la puntura sul braccio e Morfeo l'andò a trovare.
Il dottore le applico velocemente i tre dispositivi. Li collegò al cellulare come gli aveva spiegato Juan.
-" bene piccola sei a posto. La ricoprì. L'infermiera Jenny bussò, Alejandro  guardò l'orologio, era passata un'oretta da quando gli aveva consegnato i vestiti, prese la busta con i vestiti asciutti e puliti e la ringraziò.
Mentre dormiva la rivesti, non perdendosi neanche un dettaglio del suo bellissimo corpo.
Mercedes si svegliò frastornata .
-" ben svegliata piccolina. La colazione è pronta, forza mangia!"
Intontita si sedette nel letto e mangiò.
Dopo dieci minuti il cervello si attivò. -" chi mi ha vestita?"
-" io!"
-" ma perché? Dios che imbarazzo! Ma non potevi chiamare un infermiera?"
-" no, ti ripeto, tra tre mesi sarò tuo marito. Per cui non serve. Forza mangia! "
Finì di mangiare stizzita, il dottore ridacchiò.
-"devo fare il giro dei pazienti anche se è il mio giorno libero, ma Sùarez ha avuto un emergenza, devo assumere nuovi medici. Vieni ti porto in un reparto particolare."
Alejandro gli mostrò la scuola dell'ospedale.
-" visto che sei una maestra ti piacerebbe stare qui e insegnare ai bambini? La maestra che hanno se n'è andata la settimana scorsa perché ha avuto un problema a casa sua, che si trova nello Yucatàn. Non tornerà prima di un mese. Ti va di stare qui? Un paio di ore di lezione e fai felici i bimbi!"
-" oh Alejandro sarebbe fantastico grazie! Lo faccio molto volentieri!"
Il dottore andò a chiamare i piccoli pazienti che volevano fare lezione.
Felice Mercedes raccontò una storia ai bambini che insegnava un po' di regole grammaticali.
Quando Alejandro finì di fare i suoi giri, tornò. Le sorrise. Insieme riaccompagnarono i bambini nelle stanze.
-"Dai che ti porto a casa, la tua nuova casa."
La portò a Villa Mendoza, che era neanche a 5 minuti dalla clinica.
La casa era immensa e bellissima. Piacque molto a Mercedes.
-" ma ci abiti da solo?"
-"certo!" Ho una cuoca Ramona, che cucina per me in base ai miei turni, adesso cucinerà tutti i giorni i tre pasti principali, così sono tranquillo che mangerai in modo equilibrato.
Poi c'è Henrietta che si destreggia tra casa mia e casa Martinez per pulire.
-" wow anche la domestica e la cuoca! Vivi nel lusso!"
Alejandro si limitò a sorridere.
-" vieni ti mostro camera nostra"
-" camera mia! Voglio dormire sola io eh!"
-" questa è camera nostra!"
Mercedes entrò e rimase incantata dalla bellezza.
Il letto, era un vero letto, con il sostegno e tutto, i comodini, le luci e un bellissimo terrazzo con vista mare

 Il letto, era un vero letto, con il sostegno e tutto, i comodini, le luci e un bellissimo terrazzo con vista mare

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-"È...è meravigliosa Alejandro!"
Si giró su se stessa volteggiò. Non aveva mai visto una camera più bella, in realtà non le aveva proprio viste, il suo letto, non si poteva definire tale e in comunità... bhe li era in una stanza con una ventina di ragazze.
Alejandro sorrise nel vedere il suo entusiasmo.
-" vieni, qui c'è la cabina armadio, questi sono tutti i tuoi vestiti, qui c'è la biancheria, qui ci sono i costumi e qui le scarpe."
Mercedes rimase a bocca aperta. -"sono...sono tutti miei?"
-" si certo!"rispose sorridendo il dottore.
-" oh mamma mia che belli, ma come fai a sapere la mia taglia? Il pigiama di ieri mi calzava a pennello!"
-" tesoro, più o meno ho guardato la taglia dei vestiti che ho gettato via e da lì mi sono fatto un idea. Alcuni di questi vestiti sono un po' più grandi, perché conto che in un mese tu metta su un paio di kg."
Mercedes singhiozzò, era alta l'emozione che provava, non aveva mai avuto niente di nuovo e nessuno che si prendesse cura di lei in modo così premuroso, questa parte di lui gli piaceva, quando faceva il dispotico no.
-" gr-grazie"
Alejandro le si avvicinò e la abbracciò, -"shhh va tutto bene piccola mia!"
L'uomo le asciugò le lacrime e la portò fuori dalla camera, apri un altra porta e le mostrò la biblioteca.
Alejandro possedeva una stanza piena di libri.
-" oh mamma che meraviglia, ma neanche la biblioteca dell'Università è così rifornita!"
-"potrai venire qui tutte le volte che vuoi e leggere tutti i libri che vuoi"
Mercedes gli sorrise e annuì.

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