Cap 9

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Alejandro tornò dopo una settimana.
Come promesso gli portò un regalo. Anzi più di uno.
Gli regalò un piccolo peluche che fece piangere Mercedes.

-" io non ho mai avuto un peluche! Oddio che bello che sei, se ti avessi avuto un po' nelle mie fredde notti solitarie, forse sarebbe stato un po' più bello!"Alejandro sorrise per il discorso fatto al peluche

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-" io non ho mai avuto un peluche! Oddio che bello che sei, se ti avessi avuto un po' nelle mie fredde notti solitarie, forse sarebbe stato un po' più bello!"
Alejandro sorrise per il discorso fatto al peluche.
-" adesso ci sono io a scaldarti nelle fredde notti, non sei più sola!"
Mercedes annuì.-" può dormire con noi?"
L'occhiataccia che gli diede Alejandro le fece capire che Trudy non era il benvenuto.
-" cosa me lo hai regalato a fare se poi non può dormire con noi?"
-"santo cielo, coccolalo quando non ci sono, ma se poi vedo che dai più attenzioni a trudy che a me, mi riprendo l'orsetto!"  la minacciò Alejandro,
-" nooo, va bene lo coccolo quando non ci sei!" Poi sussurrò all'orecchio del peluche -" è già geloso di te!"
Si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
-" a parte gli scherzi, grazie Alejandro, mi piace proprio sai!"
-" sono contento, ma non è l'unico regalo!"
Le diede una scatoletta, dentro vi trovò un bracciale in oro bianco.

-" a parte gli scherzi, grazie Alejandro, mi piace proprio sai!"-" sono contento, ma non è l'unico regalo!"Le diede una scatoletta, dentro vi trovò un bracciale in oro bianco

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-"oh Alejandro è... bellissimo!"
Mercedes scoppiò in lacrime, nessuno le aveva mai dato nulla, l'emozione che provava era forte.
-"piccola, non piangere, quando l'ho visto ti ho pensato. Fa parte della collezione OMEGA Flower, questo bracciale rappresenta la femminilità, la purezza della vita e l'amore."
Mercedes lo abbracciò, gli posò le labbra sulle sue dandogli un dolce bacio. Questo gesto impulsivo la fece arrossire.
Alejandro, gli prese la scatola e il peluche e li posò sul tavolo del soggiorno, poi la sollevò in braccio, prendendola da sotto i glutei. -"Piccola, ti desidero molto! Voglio ancora assaporarti!"
-"cosa?"
L'uomo tenendola tra le braccia, percorse le scale e la portò in camera, chiudendo la porta con un calcio.
La stese sul letto.
-"no Alejandro! Poi è ancora giorno!" gli disse arrossendo.
-"che c'entra?" le chiese l'uomo sbottonandole la camicetta.
-"io no so, ma..."
Nel giro di poco si trovo nuda tra le braccia di un Alejandro altrettanto nudo.
-" non devi essere in imbarazzo con me!"
La baciò, così da tacitare qualsiasi cosa volesse dire.
Le assaggio l'interno delle labbra, con la lingua muovendola lentamente in circolo.
Le accarezzò il seno, Mercedes s'inarcò sotto l'assalto del suo tocco.
Alejandro fece scivolare le mani tra le gambe di lei e con un ginocchio gliele divaricò, lei emise un lamento.
-"Non avere paura. Ti ho già toccata!";
i tendini delle cosce le vibravano come le corde di un'arpa. Dolcemente, molto dolcemente, lui agitò le dita sulla sua carne delicata, accarezzandola. Le leccò l'incavo tra i seni.
Lei non riusciva a fermare il tremito alle gambe, quando lui la costrinse a piegare le ginocchia, facendole appoggiate i piedi nel letto. Si mise in mezzo.
Le leccò l'ombelico mentre le accarezzava il retro delle cosce, spalancando la bocca e usando i denti sulla pelle liscia sopra le costole.  Mercedes ansimò, quando la lingua scivolò  sulla sua fessura, tra l'entrata e le grandi labbra che tiene aperte con le dita. Spalancata, solo per lui. L'uomo muove la testa velocemente, affonda, poi si ritrae, poi affonda di nuovo.
-" oh Alejandro!" Mercedes arriccia le dita dei piedi, quella sensazione familiare, di tensione tra le cosce, la sta facendo impazzire. Alejandro succhia e morde il clitoride. Mercedes alza le ginocchia e si lascia andare ad un forte orgasmo.
Apre gli occhi e respira affannosamente, mentre guarda quell'uomo che stava possedendo la sua anima e il suo corpo.
Alejandro respira a fondo, poi anche lui decide di liberarsi dei boxer, mostrandogli il proprio corpo nudo perfetto, Mercedes si leccò le labbra e le morse, mentre si stende su di lei, aprendole di più le gambe con le ginocchia, si accomodò facendogli sentire l'eccitazione, grossa e pulsante. Si spaventò quando lui si piegò sulle ginocchia e strusciò il suo sesso duro e bagnato sul suo ventre e cadendo tra le sue gambe. -"No!", Mercedes si ritrae spaventata. Lui le  bacia il collo e si ferma bloccando la sua ritirata, poi riprende con piccoli bacetti, sotto l'orecchio e sorride. -"Non ti faccio niente, piccola. Tranquilla". Dopo averla  baciata un'ultima volta tra le labbra, le dice -"Voglio solo accarezzarti un po'".
Alejandro si afferrò il membro con delicatezza, lo passò sulla vagina di Mercedes, senza mai entrare, Poi si soffermò sul clitoride. Premette appena, facendola  contrarre, il centro del piacere di lei  sussultò, trema, mandandole un'intensa scarica di adrenalina, iniziò a muovere il bacino strusciandosi su di lei, -" ti piace?"
Mercedes si morse le labbra, gli occhi chiusi, la bocca socchiusa, annuisce. Il pene scivola sulle pieghe, su e giù,Alejandro si chinò a baciarle il seno, lo succhiò e poi salì sul collo, il mento e infine la baciò, la ragazza urlò nella sua bocca quando l'orgasmo l'avvolse ancora una volta, tremando tra le sue braccia. Dopo pochi secondi Alejandro si riversò nel suo ventre, con lunghi schizzi caldi.
Respirarono entrambi affannosamente. L'uomo posò la fronte sulla sua. Poi si sollevò.
Mercedes si guardò il ventre.  -" io, oddio! Mi sento cosi stupida... così rimango incinta? Lo abbiamo fatto? Ho perso la verginità?"
Mercedes era agitata, non aveva nessuna nozione basilare sul sesso, in comunità suor superiora, puniva qualsiasi atteggiamento intimo tra i ragazzi. Non si poteva parlare di nulla che riguardasse il sesso. La suora spiegava in modo basico solo al momento opportuno ciò che succedeva alle ragazze, quando compariva il primo ciclo. Basta il resto non si poteva nominare, era tutto un tabù e si viveva il momento come se fosse una cosa per cui si andava dritti all'inferno.
-" no amore, non si rimane incinta così, te l'ho spiegato anche l'altra volta!"
-" ma-ma abbiamo fatto una cosa diversa, eh si è stato bello, non posso negarlo... ma tu sei stato li dove hai detto tu!"
Alejandro la guardò e le sorrise, aveva detto che le era piaciuto, questo era buono, ma vedeva l'ansia e la confusione nel suo viso.
-" no piccola! Non si rimane incinta neanche così!" Le prese la mano, se la portò sul pene che ora non era più una minaccia per lei.
Mercedes spalancò gli occhi.
-" cosa fai?"
-" ti spiego meglio come avviene il concepimento! Finché non ci sposeremo, io con questo non ti entrerò dentro! E per dentro intendo che ti entrerò qui, in questo piccolo pertugio"  Mollò il suo pene e le toccò la vagina, infilandole leggermente il dito, facendola sussultare.
-"Quando ti entrerò qui, solo la prima volta, sentirai un po' di dolore, perché ti romperò una membrana che si chiama imene. Quella membrana sancisce la tua verginità! Perderai un po' di sangue! Succede solo la prima volta. Quando sarò dentro di te, dopo che tu avrai goduto, verrò anch'io come sono venuto adesso, solo allora, se sei nel periodo giusto, se avverrà il concepimento, allora rimarrai incinta e avrai il mio bambino, ma così no! Claro?"
-" si ora, ho più o meno capito. Quindi fino a che non ci sposeremo tu, non farai quella cosa? Giusto?"
Ad Alejandro veniva da ridere,  la sua Mercedes aveva sempre difficoltà ad usare i termini giusti.
-" quella cosa cosa?"
-" bhe lo sai! Lo hai appena detto! tu non mi entrerai lì con quel coso li fino al giorno del matrimonio?"
-" esatto!"
-" grazie! Perché io... lo sai anche tu che è peccato farlo prima! La madre superiora dice che, se noi perdiamo la verginità prima del matrimonio, non possiamo più entrare in paradiso."
Alejandro alzò gli occhi al cielo, -"lasciando perdere le stronzate che ti ha sempre detto madre superiora, al matrimonio ci arrivavi vergine a prescindere! Nel nostro codice d'onore, noi boss, sposiamo solo donne che ci piacciono e che siano vergini! Se tu non lo fossi stata, non avrei potuto sposarti, ma ti avrei tenuta come mia donna! A miei occhi avresti avuto lo stesso valore anche senza averti messo l'anello al dito davanti al prete!"
-" oh! Ho capito! Bene allora, sono contenta di essere rimasta legata alle mie paure! Alla comunità alcune ragazze, forse erano più sveglie di me, ma non si facevano tutte le paranoie! Tante si sbaciucchiavano con i ragazzi, si coprivano a vicenda, io non ho mai fatto la spia, però nessuno di loro nei miei confronti ha ricambiato la stessa cortesia. Se nascondevo il cibo che non mi piaceva lo dicevano alla suore, io finivo sempre in punizione."
-" mi dispiace piccolina! E la tua ingenuità a me piace! Sarò un ottimo maestro per te!"
Le fece un occhiolino, poi si alzò e la prese in braccio e la portò a fare la doccia.
Ancora s'imbarazzava a farla, ma si lasciava lavare e a lui andava bene che lei gli lavasse solo il petto e la schiena.

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