Cap 15

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2 febbraio 2012

Alejandro chiamò tutto personale.
-" bene, siete tutti qui riuniti perché volevo comunicarvi, che per 15 giorni starò assente. A prendere le redini della clinica sarà il dottor Sùarez Marcus.
-"dottor Mendoza in quale ospedale l'anno chiamata questa volta, che hanno bisogno delle sue mani d'oro?"chiese curiosa l'infermiera Ramanda.
-" nessun ospedale! Parto semplicemente per la luna di miele. Io e mia moglie andremo in Thailandia!"
Sorrise a tutti e li lasciò lì a bocca aperta. Ma c'era stata una grande soddisfazione a vedere la faccia da pesce lesso di Teresa e company.
Alla sera Alejandro fece preparare una cena speciale per Mercedes.
Aveva scoperto che le piacevano le enchiladas e i tacos con manzo.
Per cui la cena era a base di queste pietanze.
-" oh mio Dio! I miei piatti preferiti!"
Alejandro le sorrise, gli piaceva vederla felice.
-" grazie amore!" Mercedes si asciugò le lacrime, mai nessuno aveva fatto qualcosa di speciale per lei, lui faceva tanto per lei.
Alejandro le strinse la mano.-" ho un altra sorpresa per te!"
Mercedes inclinò la testa. -"Davvero? È cioccolata?"
Alejandro scoppiò a ridere, -"no piccola! Domani io e te, partiamo! Andremo in Thailandia a festeggiare la nostra luna di miele."
Mercedes rimase a bocca aperta, sbattendo più volte gli occhi.
-" co-cosa hai detto? La luna di miele in Thailandia?"
Scoppiò a piangere nuovamente tuffandosi tra le sue braccia. -"amore, amore mio!" Lo riempi di baci e stette abbracciata a lui.
Lui le asciugò le lacrime e la cullò.
-" forza piccola mangiamo, se no si raffredda e poi... andremo di sopra a bruciare un po' di calorie!"
Mercedes sorrise, e iniziò a mangiare di gusto.
Una volta a letto, un po' di timidezza tornò a trovare la ragazza mentre Alejandro le sbottonava la camicetta.
-"è tornata la mia piccola suoretta?"
-"non sono piccola! E neanche una suoretta, solo che... insomma, è imbarazzante!"
Alejandro si tolse la maglietta -" e cosa c'è d'imbarazzo? Sei mia moglie, abbiamo fatto l'amore, ti ho già vista nuda, tu mi hai visto nudo, mi hai fatto anche un bellissimo pompino!"
Queste parole, la fecero arrossire d'imbarazzo, si copri gli occhi, mantre lui le tolse il reggiseno e le sbottonò i pantaloni, si inginocchiò mentre glieli calava, aiutandola a sollevare un piede dopo l'altro fino a toglierli.
-"Alejandro!! Ti prego!"
-" non essere timida, a me è piaciuto molto, proprio come a te piace quando ti passo la lingua nella tua dolcissima passera!" le abbassò le mutandine leccandole il pube liscio e la perla racchiusa dalle gambe strette.
-" a te piace il mio cazzo?" si tolse i boxer mostrandosi nudo dinanzi a lei.
Lo faceva apposta parlarle sporco, lei diventava rossa,rossa.
-" rispondimi, su ti piace o no?"
Mercedes sospirò e disse un strozzato si.
-" brava la mia piccolina. Adesso voglio che ti abbassi e mi faccia vedere che ti piace."
Imbarazzata Mercedes si chinò e lo afferrò con una mano, prima lo mosse un po' accompagnando la pelle su e giù, poi apri la bocca e mise dentro solo la punta. Giocò con la lingua ruotandola.
-"prendine ancora un po'!" Le ordinò lui.
Mercedes si sforzò di farne entrare di più, continuò il gioco della lingua e poi andò su e giù, Alejandro le afferrò la testa e l'aiutò nei movimenti.
-"respira con il naso" si spinge poco poco avanti e indietro. -" bravissima, ma ora basta!" L'uomo la sollevò dal pavimento e la stese di lato nel letto, trascinandole le cosce fino al bordo. S'inginocchiò tra le sue gambe, gliele apri e iniziò pigramente a seguire le sue pieghe con la punta della lingua. Le leccò tutta la fessura, soffermandosi sul piccolo nocciolo e lo succhiò, poi gli soffiò sopra, Mercedes venne percorsa da un brivido. Alejandro infilò un dito nella vagina, mentre riprendeva a leccare e succhiare, -"Alejandro!!" Mercedes si aggrappò alle lenzuola, mentre con i fianchi andava incontro alle carezze della sua lingua.
Lui le sollevò le gambe per mettersele intorno ai fianchi, la moglie allungò la mano per accarezzargli la guancia, disegnò il contorno delle sue labbra con un dito. Alejandro voltò leggermente il viso, prendendole il dito tra le labbra e accarezzandolo con la sua lingua. Mercedes inarcò la schiena, gli prese il volto tra le mani e lo attirò verso di sé.
Si baciarono dolcemente, lei sentì il proprio sapore nelle labbra di lui, questo la fece arrossire.
-" Mercedes, Mercedes, Dios come ti voglio!"
Alejandro si premette contro l'umida entrata bagnata, Mercedes s'irrigidì, l'uomo le accarezzò una guancia, -"rilassati,non ti farò male questa volta", la possedette con un solo lungo affondo,per un attimo lei sentì il lieve stiramento della vagina che si allargava per adattarsi perfettamente al suo membro, gemette -" oh Alejandro!" Lo avvolgeva come un guanto, fu troppo e l'uomo cominciò a pompare in lei vigorosamente. Non c'era niente di delicato in quei movimenti, solo il bisogno di esplodere, di un orgasmo accecante che avrebbe cancellato tutte le altre sensazioni nella sua vita e nella sua mente. Mercedes gemette di piacere mentre la possedeva, Alejandro la teneva per i fianchi guidandola nei movimenti, -" muoviti con me, apriti per me, gemi per me, mia dolce Mercedes!"
Chinò il capo a baciarla di nuovo sulla bocca, un bacio tenero e profondo, mormorando parole erotiche d'incoraggiamento. Prese a muoversi dentro di lei e Mercedes lo ricompensò avvinghiandosi con le braccia intorno alla schiena e premendosi contro di lui impaziente. Alejandro la strinse più forte a sé addentrandosi ancora più in profondità nel suo dolce corpo, ancora e ancora, entrando e uscendo con crescente vigore. Ondate di calore si propagavano sulla pelle di lei raccogliendosi in grandi pozze di fuoco nel ventre. Lo afferrò per le spalle mentre la sua forte virilità la penetrava ancora più in profondità e i suoi muscoli possenti si sollevavano e si abbassavano sotto le dita di lei. Le natiche di Alejandro si muovevano su e giù trasportandola sempre di più in vortice di piacere.
Lei raggiunse il culmine per prima gradando il suo nome.
L'uomo la raggiunse subito dopo, irrigidì i fianchi, piantandosi fermo dentro di lei, riempiendola del suo seme.
Crollò esausto a fianco di lei, l'abbracciò tenendola stretta vicino a se, accarezzandola dolcemente.

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