28 dicembre 2012
-" oggi pomeriggio non vengo in clinica, mi viene a trovare Arizona, abbiamo voglia di chiacchierare un po'!"
-" va bene, bambolina , se c'è bisogno mi chiami, divertitevi a parlare male di noi uomini!" disse ridendo mentre usciva Alejandro.
Mercedes rise. Quell'uomo la esasperava ma nello stesso tempo, sentiva crescere dentro di lei, un sentimento, una sensazione che quell'uomo le suscitava. Voleva confidarsi con Arizona, sentiva di amarlo, ma voleva essere sicura prima di farlo, di esporre il suoi sentimenti. Troppe volte da bambina era stata ferita. Non volevo rischiare.
Era emozionata non vedeva l'ora che arrivasse.
Aveva molto legato con lei, era dolce sincera, amava senza riserve, nonostante che anche lei nella sua vita aveva incontrato molti ostacoli.
Le arrivò un messaggio di Arizona.
Tra dieci minuti sono da te!
Dopo un quarto d'ora uscì per vedere se la sua amica arrivava, si stava un po' preoccupando.
E la vide dolorante a terra.
Corse da lei.
-"Arizona cosa ti è successo?"
-" ahi ahi, che male!"Arizona piangeva tenendosi il polso.
-" non lo so, i freni non hanno funzionato, ma quando sono partita da casa funzionavano!"
-"Cazzo chiamo subito Alejandro!"
Lei che non aveva mai detto una parolaccia, ne disse una. Dall' agitazione e dalla paura chiamò Alejandro.
L' uomo rispose subito.
-" vieni subito a casa! Arizona si è fatta male!"
-" arrivo piccola!"
Mercedes si accigliò, non le piaceva quando la chiamava piccola.
In neanche cinque minuti il dottore arrivò. La comodità di avere la clinica vicina alla casa.
Mercedes intanto era riuscita a far alzare Arizona.
Era piena di graffi e contusioni.
Prese il disinfettante e iniziò a tamponare le ferite superficiali, gli pulì la mano sana, non toccò il polso dolorante.
Alejandro entrò in casa. Respirò a fondo.
-"Arizona, ma cosa è succeso!"
-" non lo so! Non hanno funzionato i freni, io non capisco funzionavano quando sono partita."
-" Mercedes chiama Juan e digli di raggiungerci!"
La ragazza esegui l'ordine.
Non aveva mai chiamato Juan..era in imbarazzo.
Chiamò l'uomo.
J:-"Ehi ciao Mercedes tutto bene? Mia moglie è li?"
M:-"ciao, si, tua moglie è qui, ma si è fatta male, è caduta dalla bici, si è fatta male al polso."
J:-"arrivo subito!"
L'uomo riattaccò, Mercedes aveva percepito la sua angoscia e preoccupazione.
Intanto Alejandro guardava il polso di Arizona.
-"vieni devo portarti in clinica a fare un ecografia, temo te lo sia fratturato."
Arizona continuava a piangere e tremare.
-" shhh tranquilla ora arriva Juan, intanto andiamo con calma c'è la fai a camminare o ti fa male da qualche altra parte?"
-" no solo graffi!"
Alejandro l'accompagnò in clinica. Mercedes rimase a casa, era successo tutto così veloce e aveva bisogno di elaborare.
Pianse. Ricordò la volta che Blanca insieme a Lavinia, l'avevano fatta inciampare e cadendo si era fatta male al ginocchio. La contusione era stata così forte che si era gonfiato ed aveva un grosso ematoma. Ci aveva messo tempo a guarire e ogni tanto, quando cambiava il tempo sentiva ancora il dolore. Nessuno quella volta le aveva prestato soccorso. Piangendo era andata in bagno da sola curandosi alla meglio. La madre superiora l'aveva pure sgridata, doveva stare più attenta.
Tornarono dopo un oretta. Alejandro aveva dovuto riallineare le ossa del polso. Dopo di che l'aveva ingessata e ora portava al braccio una fasciatura che la sosteneva.
Gli uomini si fermarono a guardare il mezzo. Arizona entrò in casa con Mercedes.
-" come ti senti?"
-" un po' scossa!"
Mercedes le accarezzò la schiena, -"vuoi del the alla menta?"
-" si grazie, ne prendo volentieri una tazza!"
Mentre bevevano Arizona le chiese come andava con Alejandro.
-" bene, lui è sempre dolce e premuroso. A volte mi fa un po' arrabbiare!"
Arizona rise.-"anche Juan mi fa arrabbiare! Ma come Alejandro è sempre molto premuroso, protettivo e questo, fa superare il suo modo di essere...ossessivo nei miei confronti, è pur sempre il mio cavernicolo!"
Le donne risero.
Intanto gli uomini fuori guardavano la bici.
-" guarda Alejandro, i freni sono stati manomessi."
-" qualcuno ha voluto far male a tua moglie?" chiese dottore sbigottito. Arizona era la persona più pacifica che conosceva, chi cavolo voleva farle del male.
Gli uomini rincasarono, Juan si sedette vicino ad Arizona.
-" piccola , dove ti sei fermata oggi con la bici?"
-" solo da tua madre e dalla signora Pelmann"
-" dalla mamma alla signora Pelmann funzionavano i freni?"
-" non lo so, ho fatto un pezzo di strada a piedi, era corto, volevo godermi il profumo delle papaye."
-"Capisco" Juan sospirò, non gli piaceva per nulla quella situazione, qualcuno aveva attentato all'incolumità di sua moglie.
-" va bene, torniamo a casa, andiamo a prendere il piccolo, l'ho lasciato da donna Carmela."
I coniugi Martinez si accomiatarono. Juan fece salire a cavallo Arizona.
-"Alejandro ti lascio la bici. Tienila da parte, quando torna mio fratello voglio fargli vedere i segni di manomissione"
-" va bene Juan. Arizona fammi un sorriso dai!"
Arizona gliene fece uno piccolo, era tutta frastornata e l'effetto dell'anestesia era finito.
-"prendi pure un analgesico se hai tanto dolore. Tra 4 settimane toglieremo il gesso!"
Diede una pacca leggera sul posteriore del cavallo e saluto i due coniugi.
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Il Grifone
RomanceQuesto è il terzo e ultimo libro, si collega a la fenice, il basilisco . Credo che anche questo si possa leggere da solo.😅 Questa storia parlerà di Alejandro e Mercedes.del loro amore, di come nonostante mille difficoltà si possa crescere ed affron...