Cap 1

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3 marzo 2005

-"Carlos stai fermo per l'amore del cielo!"
Alejandro cercava di estrarre dalla spalla del cugino un proiettile. Erano a Chonqoing in Cina, avevano appena finito di sterminare una banda di criminali che vendevano droga scadente spacciandola per quella dei Martinez.
I Martinez avevano due basi principali, una in Sicilia, e una in Messico.
Discendevano dalla prima famiglia che a metà dell'800 in Sicilia avevano creato le prime organizzazioni mafiose. Da lì via via si erano espansi in giro per l'Italia  e poi per il mondo assumendo nomi diversi in base al posto.
Nel corso degli anni hanno cambiato diverse volte il cognome, per non farsi trovare dalla polizia da famiglia Russo sono passati a Martinez. Ormai il cognome Martinez era rimasto quello per mezzo secolo, via via, che si espandevano, riuscivano a corrompere  la polizia e i giudici, finendo a far diventare il sistema politico internazionale mondiale, sotto il loro controllo, così da non essere  più  toccati dalla legge.
Anche se fanno parte della famiglia capostipite, hanno comunque dei nemici, persone che invidiano il loro dominio e la posizione raggiunta.
Uno di questi Juri Smirnoff, a capo di una delle basi della mafia russa, aveva fatto il doppio gioco, uccidendo  lo zio di Alejandro, il padre di Carlos e Juan, Antonio, due anni prima,
Inutile dire che il traditore era stato fatto fuori insieme a l'intera famiglia, dai fratelli Martinez.
Una delle loro regole ferree e rigide è che un traditore, non muore da solo, con lui muore tutta la famiglia.
Dalla morte del padre le redini principali le aveva Carlos, Juan era il suo braccio destro.
Alejandro mise il disinfettante e saturò come meglio poteva.
-" appena arriviamo all'isola, ti curo meglio! Intanto ti ho aggiustato così!"
-" grazie Alejandro sei il miglior medico chirurgo, che si possa avere, tu sei più di un cugino, tu sei come un fratello per me, ed il mio più grande amico!"
Alejandro battè la mano sulla spalla del cugino.
Da sempre lui Mendoza l'altro Martinez, insieme formavano una bella squadra.
Erano cresciuti insieme a Taormina,una città collinare che si trovava in Sicilia, allevato dalla mamma di Carlos e Juan, sorella di sua madre, da quando i genitori perirono a causa di un incidente aereo.
Alla fine delle scuole superiori, scelse la carriera di medico, voleva diventare un dottore, aveva sentito una grande impotenza il giorno che i genitori morirono e un forte desiderio di salvare persone, per lui doveva esserci sempre la speranza. Era un controsenso considerato che era il figlio di un boss, cresciuto da suo zio Antonio come tale, ma questo non gli impedì di unire l'utile al dilettevole. Aveva estratto pallottole a Carlos, Juan e suo zio, ricucito ferite, contribuì aiutandoli a trovare nuovi metodi per torturare, Alejandro conosce bene la psiche umana, sa quale potrebbe essere il livello massimo di sopportazione per una persona, cosa uccide lentamente, cosa velocemente, o prolungare l'agonia senza uccidere. Grazie a questo negli anni, Carlos diventò il miglior torturatore, seguendo le indicazioni che gli dava Alejandro.
Inoltre la gente di Bermeja aveva bisogno di un nuovo dottore, quello che c'era, era vecchio e non riusciva più a stare dietro alle persone.
Nell'isola costruì la sua enorme clinica, c'erano due grandi sale operatorie, i posti letto per la degenza, due nuove sale parto, dotate di tutti i confort, la sala accoglienza, il suo studio medico. Insieme a lui lavora un equipe selezionata da lui. Non vi potevano lavorare persone che non riteneva avessero abbasta spirito combattivo.
L'isola di Bermeja era una isola nascosta agli occhi del mondo intero, non si trova in nessuna cartina geografica se non in quelle antiche. Il bisnonno di Carlos e Juan vi costruì un villaggio, vi portò a vivere la sua famiglia, protetta dalla cattiveria del mondo e dalla pericolosità del suo lavoro. All'isola poteva arrivarci solo chi la conosceva e solo tramite gli aerei dei Martinez o all'aereo di Alejandro. La torre di controllo segnala la sua presenza solo se riconosce gli aerei.
Alejandro ad appena 31 anni era il miglior medico/chirurgo al mondo, si era specializzato in ginecologia, ortopedia, cardiologia, oculista, gastroenterologia e pediatria. Si aggiornava costantemente, studiava molto, aveva anche imparato a creare medicine naturali, prendendo spunto dalle conoscenze antiche che si tramandano i messicani, come la medicina azteca.

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