Hermione, quando vide Harry sulla soglia della porta, la prima cosa che fece fu abbracciarlo. L'abbraccio fu così forte che per un momento il corvino ebbe la sensazione della gabbia toracica che si spezzava, ma andava bene così; aveva bisogno dell'abbraccio confortante della sua migliore amica. Lei che era sempre stata il suo porto sicuro.
«Vieni, entriamo. Preparo la cena e ne parliamo, va bene?»
Harry annuì e la seguì in casa dove ad attenderlo trovò Ron che gli dedicò un mezzo sorriso. Gli diede una pacca sulla spalla per salutarlo e lo invitò a posare la sua roba nella camera degli ospiti. Si prese qualche minuto per sistemare tutto e mettersi qualcosa di più comodo del paio di jeans che indossava e solo successivamente scese le scale raggiungendo i due già intenti ad apparecchiare la tavola.
Solo dopo aver finito e aver messo tutto il cibo a tavola si sedettero. Harry mangiò la prima forchettata di pasta.
«Che è successo, Harry?» chiese Hermione mentre condiva la sua insalata.
«Beh diciamo che non si è trattenuto troppo all'interrogatorio con Lucius Malfoy e penso che Draco non l'abbia presa troppo bene» rispose Ron al suo posto e il corvino annuì facendo intendere che avesse azzeccato in pieno il problema.
«Diciamo che l'ha presa peggio di quello che avevo immaginato» aggiunse il corvino.
La ragazza sospirò. «Potevi trattenerti un minimo, Harry. Lo sai com'è fatto Lucius».
«Sì ma lui era così... arrogante, presuntuoso e... stronzo che non ho saputo trattenermi» spiegò. «Anche se il problema principale non è stato questo».
«E allora cosa?» continuò a chiedere Hermione.
«Ho ritirato fuori la storia del tradimento» confessò e la riccia sospirò di nuovo ma stavolta pesantemente, posò la forchetta sul tavolo e lo guardò interdetta.
«Harry...».
«Certo amico fattelo dire... te le cerchi proprio» commentò il rosso non badando alla delicatezza, beccandosi infatti un'occhiataccia da parte della riccia.
«Lo so, avete ragione, ho sbagliato. Ma è difficile per me, mettetevi nei miei panni».
«Qui lo sappiamo tutti che ci sei stato male ma tu adesso hai deciso di concedergli una seconda possibilità, se glie lo rinfacci è come se non glie l'avessi mai perdonata» gli fece notare Hermione.
Harry sospirò. «Non sto dicendo di averlo perdonato. Io sto solo cercando di fidarmi di nuovo».
«E ci stai mettendo troppo, Harry».
«Hermione ha ragione» diede manforte Ron. «Ora non è mio interesse spingerti fra le braccia di Malfoy ma gli hai concesso un'altra opportunità, devi cercare di superarla; e poi diciamocela tutta... Astoria è morta, non può più essere un problema».
«Il problema non è Astoria... è chi l'ha uccisa» rispose Hermione.
«Esatto, e per ora non ne sappiamo niente. Ricordiamo poi che chi ha ucciso Astoria, ha i nostri figli. E non sappiamo nemmeno se stiano bene» concordò il corvino.
Ron fece per aprire bocca e parlare ma un tonfo improvviso li fece sobbalzare. I tre si lanciarono degli sguardi sospetti e Ron e Harry si alzarono insieme.
Il primo si avvicinò a un cassetto della cucina e tirò fuori non una, ma ben due pistole, una delle quali lanciò al secondo che prese al volo. Si presero qualche secondo per caricarle e si misero ai lati della porta con le armi strette fra le dita.«Al mio tre...» mimò con le labbra il corvino facendo annuire il rosso. «...uno... due... tre!» e insieme aprirono la porta alzando velocemente le pistole. Ma davanti a loro non trovarono nessuno, ma poi...
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In un'altra vita - Drarry
Hayran KurguSEQUEL "ECLISSI DI LUNA". Sono passati diciannove anni da quando Harry e Draco hanno messo fine alla loro travagliata storia d'amore. Harry è ormai un Auror e ha una famiglia composta da sua moglie e i suoi tre figli. Draco invece ha solo Scorpius...