4.Distratto

426 11 8
                                    

Theo

«Theo!Vuoi concentrarti o devo fare giocare i ragazzi della primavera al posto tuo?!»mi urlò il mister,notando che avevo sbagliato a tirare l'ennesimo rigore all'allenamento.

Il problema era che non riuscivo a concentrarmi:Bianca aveva appena accettato, finalmente di venire a cena a casa mia e non riuscivo a levarmi dalla testa il suo sorriso.Quella ragazza,mi era entrata dentro il cervello e me lo stava lentamente mandando in tilt ogni giorno.Ero attratto da lei e mi piaceva farla impazzire.

Per me non era strano che qualche ragazza fosse attratta da me,la cosa strana era che anche io lo ero così tanto che non riuscivo neanche più ad allenarmi.Fin dal primo giorno che l'ho vista è scattato qualcosa in me.La desideravo e volevo averla.Stranamente però,lei non cedeva e rendeva le cose difficili.L'avevo capito subito che non era come le altre ragazze,aveva qualcosa di più profondo.

L'attrazione fra noi era evidente:l'avevo capito da quel pomeriggio dietro la sua auto,quando sentivo i suoi occhi bruciare alla vista delle mie labbra che la desideravano.Bianca aveva uno sguardo che ogni volta mi ci faceva perdere dentro e non volevo che accadesse.

Le mie intenzioni con lei erano chiare,e Bianca le aveva già capite.Volevo averla,in tutti i modi possibili;ma poi avrei cercato di stroncare la cosa sul nascere:una notte di passione e poi ognuno per la sua strada.Lei però,rendeva le cose dannatamente difficili che il mio corpo e la mia testa non facevano altro che farmi avvicinare ancora di più e avevo una terribile paura,di avvicinarmi troppo a livello sentimentale:non potevo prnettermelo,dovevo giocare a calcio e farlo bene.

«Per oggi basta cosi,ma sappiate che se continuate ad allenarvi in questo modo,vi terrò in panchina.»commentò il mister verso noi titolari.

Ognuno aveva le sue cose per la festa e gli allenamenti questa settimana non stavano andando bene.La partita con l'Inter si avvicinava e non potevamo perdere il derby.

Andammo tutti negli spogliatoi per cambiarci,abbastanza frustati per come avevamo fatto l'allenamento.Ecco perché non potevo permettermi di affezionarmi ancora a Bianca,ma più pensavo a lei e più sentivo tutto il mio corpo bruciare e andare completamente a fuoco.

«Theo,ma che cazzo fai?»mi richiamò Olivier.Cosa avevo fatto?.«Contieniti.»aggiunse indicando il cavallo dei miei pantaloni.

Avevo avuto un erezione pensando a Bianca.Non mi era mai capitato,ma quella ragazza aveva qualcosa che mi faceva maledettamente impazzire.

«È colpa della dottoressa!»commentò Rafael ridendo.Ridicolo.«Sta zitto!»risposi scuotendo la testa e cercando di cambiarmi i pantaloncini per mettermi la tuta.

«Ma chi,Bianca?»chiese Mike,il nostro portiere.«Eccome,Theo è uscito di testa per lei!»aggiunse di nuovo Rafael.«Non è vero,smettetela!»risposi scuotendo la testa e ridendo.«Voglio solo concluderci,niente di più!»mi giustificai alzando le mani.

«È bella nulla da dire,ma ti ricordi che hai una ragazza.»disse Olivier toccandomi la spalla.

Ragazza...era una parola grossa da attribuire a Zoe.Avevamo smesso di essere una coppia tempo fa ormai.Ognuno si faceva i cazzi suoi,a momenti ci parlavamo e l'unica cosa che facevamo quando ci vedavamo era litigare o scopare.Non era più amore da un pezzo il nostro.Non volevo lasciarla di punto in bianco,ma lei non c'era mai e sapevo che ormai aveva un'altra relazione con un imprenditore di Roma.L'ho amata,per un certo periodo.Ma ci siamo fatti troppo male a vicenda.

«Come se lei non l'avesse mai fatto.»risposi sottovoce.«Avanti,Bianca non è la prima e non sarà l'ultima dov'è il problema Olivier?»chiesi al mio compagno.«Amico,devi essere concentrato e così non lo sei.»

Una linea così sottile/T.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora