Salutare mio fratello era sempre un nodo alla gola in più.Erano stati 4 giorni bellissimi,in cui mi ero divertita anche se stavo male con lui.Christian ha sempre saputo ascoltarmi e farmi divertire in qualsiasi occasione.Sentivo la mancanza di casa più che mai in quel periodo e averlo con me,mi aveva fatto tornare ai momenti in cui da piccoli non ci volevamo mai separare.
Quando Christian ha iniziato le scuole medie,sono diventata molto protettiva nei suoi confronti e odiavo i ragazzini che lo prendevano di mira,solo perché lui adorava quando ero io ad accompagnarlo a scuola.Nonostante alcune difficoltà,Christian stava diventando un uomo ed ero molto orgogliosa di lui.Anche se aveva abbandonato gli studi,non aveva mai messo in pausa il lavoro e continuava ad impegnarsi per realizzare il suo sogno di diventare uno chef professionista.
La sera prima,avevamo guardato la partita che era finita a malin cuore 1-1:un pareggio che lasciava l'amore in bocca.
Ero preocuppata per Theo,che aveva deciso di abbondare il capo praticamente di sua spontanea volontà.Sapevo che c'era qualcosa che non andava e volevo assolutamente sapere di cosa si trattasse.
Ero tornata a lavoro,nel mio ufficio fra le mie visite con i ragazzi e i soliti documenti di burocrazia da compilare.Tuttavia avevo la testa altrove,verso quel numero 19 che ormai occupava i miei pensieri.
Non avrei mai dovuto permettere a me stessa di avvicinarmi a Theo senza pensare alle possibili conseguenze,perché ce ne erano tantissime.Dovevo smetterla di comportarmi da ragazzina,per me stessa ma anche per lui.
Theo quel giorno,non si presentò alle visite:forse perché era stato espulso per una giornata e non ne aveva bisogno.Era il suo compleanno però,e questo non me l'ero scordata.
Il mio turno era finito ed ero pronta a tornare a casa per riposarmi.Tirai fuori dalla mia borsa le chiavi della macchina,ma sentii dei passi dietro di me che mi fecero voltare in fretta.
«Scusami Bianca ,non volevo spaventarti.»Era Rafael che non avevo visto per tutta la giornata.«Figurati,hai bisogno?»li domandai,ascoltandolo.
«Stasera:Theo mi ha detto di ricordarti della festa a casa sua.»
Non mi ero scordata del suo compleanno,ma mi ero scordata della sua festa:non avevo neanche un regalo per lui,non potevo presentarmi a mani vuote.
«Si,tranquillo.»mentii,accenando a Rafael un mezzo sorriso.«Lui ci tiene che tu ci sia,Bianca.»aggiunse,grattandosi la nuca.«Ci vediamo stasera allora!»esclamò salutandomi.
***
Grazie a dio ho sempre avuto Eleonora al mio fianco.La nostra era un'amicizia di quelle uniche,rare e genuine.Mi faceva stare bene averla al mio fianco.Ci conosciamo dall'asilo e non ci siamo mai separate.Per me è sempre stata una grande fortuna averlo a come amica.
Mi dava sempre ottimi consigli e in un certo senso,mi fa faceva avere molta più autostima,considerando che di solito era sotto i piedi.
«Questo,decisamente.»disse sorridendomi e facendomi fare un giro.
Mi ero provata tantissimi vestiti per quella sera,e nessuno sembrava andare bene per un compleanno.Poi però,Eleonora me ne aveva portato uno:rosso,stretto e lungo.Mi piaceva tantissimo e mi sentivo bella dentro quel vestito.
Mi ero già truccata,mettendo un po' di eyeliner che migliorava sempre lo sguardo e mascara.Avevo colorato le mie guance di rosa con del blush e alle labbra avevo messo un rossetto rosso acceso matte,che sarebbe durato di più.Avevo lasciato i capelli lisci,ricadere sulle spalle e degli accessori per completare il tutto.
STAI LEGGENDO
Una linea così sottile/T.H
FanfictionBianca ha realizzato il suo sogno di diventare un medico sportivo e ha grandi ambizioni per il suo futuro.Quando conosce Theo Hernandez però,capisce che a volte è giusto dare uno strappo alle regole e si innamora perdutamente di lui.Pultroppo il lor...