27.Caffè sbagliato

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Il Milan aveva ripreso a vincere.Il campionato stava andando bene e anche se la squadra era uscita dalla Champions,si era qualificata per l'Europa League,vincendo contro il New Castle.A lavoro le visite non mancavano mai,si vociferava di vari licenziamenti da parte degli assistenti medici,ma sembrava essere solo una voce di corridoio.

La mia storia con Theo precedeva a gonfie vele.Lui era partito per il week end con suo fratello,per trovare la madre e io avevo reclinato la loro offerta.Mi sembrava ancora troppo presto,ma non avevo escluso l'idea di andare con lui,un giorno.Tuttavia,quel viaggio li serviva,doveva cambiare aria e lasciare un po' Milano e la pressione per la squadra.

Il Natale si stava avvicinando,ormai mancava veramente poco e io dovevo ancora finire di fare tutti i regali.Per fortuna,avevo il giorno libero e avevo deciso di approfittarne per andare a fare acquisti.Ero al centro commerciale di Arese,dove avevo preso il regalo per Eleonora e per mio fratello.L'uncio che mi mancava era proprio Theo.

Non sapevo cosa regalarli,mi sembrava tutto troppo scontato per lui.Ci tenevo a farli qualcosa di speciale,che li sarebbe rimasto anche come ricordo.

«Ciao Bianca.»sentii una voce alle mie spalle e girandomi,notai la figura di Rafael.

Anche lui aveva le mani piene di buste,probabilmente di alcuni regali in quanto erano incartati e chiusi con dei fiocchi decorativi.

«Ciao,Rafa.»risposi salutandolo.

Dopo quel giorno nel mio studio,non ci eravamo più parlati molto.Lui era guarito,non aveva più motivo di venire.La sua presenza tuttavia,mi metteva in soggezione e non riuscivo neanche più a guardarlo come prima.Avevo deciso di non rivelare a Theo di quel bacio,non volevo rovinare tutti i bei momenti che avevamo avuto insieme.

«Anche tu fai gli ultimi regali?»mi domandò notando il pacchetto per Eleonora.«In realtà i primi.»risposi ridendo.«Ma ti va di prendere un caffè?È da un po' che voglio parlarti,ma non ti ho più vista.»

Cosa c'era di male in un semplice caffè alla fine?Voleva anche parlarmi e forse era l'occasione giusta per chiarire la situazione,ancora in sospeso.

«Va bene.»dissi annuendo.«Vieni,andiamo in questo bar.»disse,indicando dei tavoli non molto lontani da noi.

Una volta arrivati,il cameriere passò subito a portarci i nostri caffè macchiati.L'aria era strana,c'era imbarazzo e forse l'idea era stata pessima.

«Bianca,penso di dover essere il primo a parlare.»affermò,grattandosi la nuca,forse un po' in difficoltà.«Inanzitutto mi dispiace,sopratutto se ho creato dei problemi fra te e Theo.»

«Lui non lo sa.»risposi subito.

«Ah,ecco.»disse,un po' perplesso.«Volevo dirti che ho sbagliato,non avrei dovuto farlo.Sei la ragazza di un mio compagno e di un mio amico,non li ho portato rispetto.»aggiunse,un po' in imbarazzo.

Alla fine era vero.Rafael e Theo erano amici e compagni di squadra.Erano sempre stati molto affiatati,complici in tutto.Sapevo che fra i giocatori di una squadra,c'era un certo codice d'onore:non toccare le cose degli altri.

Ma io ero di Theo?

Questo non lo sapevo.

«Non ti preocuppare,è tutto risolvibile.»dissi cercando di rassicurarlo,e vedere il lato positivo.
«No invece,e mi sento in colpa per questo.»rispose scuotendo la testa.
«L'importante è che abbiamo chiarito questa cosa,non succederà più e a Theo parlerò con calma,poi magari puoi farlo tu.»dissi,suggerendoli la soluzione migliore.

«A me non dispiace averti baciata,Bianca.Per questo non è risolvibile.»

Cosa stava dicendo?Era completamente impazzito.Non avevo mai visto Rafael sotto un altro aspetto.Per me era come tutti gli altri,forse ci parlavo di più ma il nostro rapporto non era nulla di speciale per me.

Una linea così sottile/T.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora