34.Testa piena di te

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Ed i giorni erano passati.Il tempo sembrava non finire mai,la giornata sembrava essere sempre infinita e a me,sembrava di essere bloccata in una bolla che non finiva più.Non avrei mai immaginato di trovarmi a questo questo punto.

Milano si stava preparando all'aria primaverile,le temperature si erano lievemente alzate e la città sembrava essere il doppio più popolata.Peccato che per me,uscire di casa era diventata una tortura.Dovunque andassi,trovavo paparazzi e giornalisti appostati,pronti a chiedermi foto e qualche parola sul caso mediatico che era uscito.Io non ne volevo sapere niente.Non volevo rispondere a nessuna domanda e volevo rimanere in silenzio.Erano stati giorni brutti,dove l'unico conforto che avevo era quello del lavoro,che mi faceva staccare un po la testa.

Perfino la mia famiglia mi aveva fatto domande.Nemmeno loro sapevano cosa dirmi.Mio fratello era venuto a trovarmi per un week-end,giusto per starmi vicino,ma non potevo privarlo della sua vita a Cinisello per stare con me.Non sapevo più come rispondere a tutte le cose che mi chiedevano,volevo solo avere un po' di pace.

Theo non si era fatto vivo.Non mi aveva mandato neanche un messaggio,mi aveva lasciata completamente andare.In quella situazione,io non stavo per niente bene.Mi sentivo di nuovo tradita,per l'ennesima volta.Avevo proprio sfortuna in amore.Ogni uomo di cui mi ero innamorata,mi aveva tradita.Era come se avessi una calamita per queste cose.Non aveva neanche rilasciato nessuna dichiarazione,come se volesse solo che il gossip si placasse.Era vero che non volevo nessuna spiegazione,anche perche la situazione era chiara a tutti,ma mi sarei aspettata anche solo un confronto:invece nulla,solo silenzio.

Quella sera,avrei dovuto tenere però,tutto da parte.Il lavoro doveva essere la mia priorità fin dall'inizio.Si sarebbe tenuta la festa per il compleanno di Gerry Cardinale,che aveva invitato tutto lo staff e i calciatori del Milan in un locale alle porte del Duomo.Ci sarebbero stati tutti,anche Theo.Avrei tanto voluto declinare l'invito per non vederlo,ma sarebbe stato poco professionale.

Avrei solo dovuto ignorarlo.Nom guardarlo e non parlarci,anche se i sentimenti che provavo erano troppo forti per farlo.Perchè non si smette di amare qualcuno in una settimana.Ed io Theo,l'avevo amato davvero,con tutta me stessa.

«Stai benissimo,Bi.»ruppè il ghiaccio Matteo per primo.Mi aveva proposto di andare insieme e mi era venuto a prendere.«Grazie Matte,sopratutto di essere venuto a prendermi.»risposi sorridendoli.

«Stai un po' meglio?»mi domandò dopo.Matteo sapeva cosa stavo passando.Io non li avevo detto niente,ma la notizia era sui giornali e sulla bocca di tutti

«Meglio è un parolone,diciamo che me la sto cavando.»

Avrei tanto voluto stare meglio.Ma non riuscivo a dimenticare cosa aveva passato con Theo.Avevo provato a staccare la spina e non pensarci,ma non era per niente facile.
Ogni cosa mi faceva pensare a Theo,perfino il lavoro.Non so cos'era successo però,ma lui non si era mai presentato agli allenamenti con la squadra questa settimana,era come se si fosse volatilizzato.

«Parliamo di altro:non mi va di vederti triste.»commentò poi,fermandosi al semaforo.

«Mh,va bene.»

«Sei emozionata per la festa?»mi chiese Matteo curioso.Se ero emozionata?Ovvio.

La me bambina in quel momento sarebbe saltata in aria nel sapere,che stavo andando al compleanno di Gerry Cardinale, numero uno di Red Bird e proprietario del Milan.Amavo il mio lavoro e amavo anche,le tante opportunità che mi offriva:per me,era ancora tutto un sogno.

«Tantissimo.Spero che la bottiglia che ho comprato andrà bene.»risposi,tenendo in mano il mio regalo.

Era stata una scelta difficile trovare un regalo per un multi miliardario,così ero andata sul classico,che agli uomini piaceva sempre tantissimo:una bella bottiglia di champagne fresco.L'avevo pagata parecchio,ma non potevo presentarmi senza niente.

Una linea così sottile/T.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora