38.Monaco

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Theo

Ero mezzo ubriaco.Avevo esagerato ancora una volta con l'alcool,ma quella volta,almeno,non avevo fatto cazzate.Ero a casa mia con mio fratello,che era appena tornato da Parigi e sembrava avere qualcosa di strano.Ci eravamo riuniti a casa mia,era venuto a trovarci anche Samuel Castillejo e avevamo passato una serata fra uomini,a base di birre e PlayStation.Tuttavia,sapevo che qualcosa non quadrava.Lucas era silenzioso,beveva ma era quasi come se lo facesse per non pensare a qualcosa.

Io invece,avevo la testa piena di pensieri.Dopo il tempo passato con Bianca quel pomeriggio,lei era tornata a casa.Io avevo già organizzato questa serata e quindi non ci eravamo potuti vedere.Volevo però organizzare,la nostra serata speciale.Dio solo sa quanto la desideravo,ma mi ero trattenuto.

«Vi devo dire una cosa.»commentò mio fratello,richiamando l'attenzione mia e di Samu su di lui.La sua espressione era seria ed io,iniziavo a preoccuparmi.«Hermano,che succede?»li domandai aggrottando la fronte.«Sei strano da tutta la sera.»precisò,poi Samu.

«Stavolta,si deve cambiare.Io devo cambiare,in meglio.»commentò,non facendoci capire assolutamente niente con quella frase.«Eleonora è incinta.»disse infine,lasciandomi senza parole.

Mio fratello stava per diventare padre.Lo stesso Lucas che lo desiderava così tanto,ma che avrebbe tanto voluto essere in eterno un Pater Pan.

«Oddio...»sospirò Samu,sgranando gli occhi.«E lo tiene?»li chiesi subito io,ricordandomi che c'era anche questa eventualità.

«Si.Me l'ha detto ieri e mi ha detto che se voglio posso andarmene,ma lei lo vuole tenere.»mentre parlava,mio fratello sembrava essere perso nel vuoto.

«E tu cosa vuoi fare?»li domandai ancora,aspettando che ci spiegasse meglio la situazione.«Io voglio starle vicino.È mio figlio,ma sono spaventato.»rispose,bevendo un goccia della sua becks.«Io abito a Parigi,lei qua.Eleonora non ne vuole sapere di spostarsi da Milano.Come possiamo avere un figlio insieme,se non abitiamo nemmeno nello stesso posto?»domandò retorico.

La loro era stata una relazione difficile fin dall'inizio,ma sapevano entrambi. Cosa andavano incontro quando hanno iniziato a frequentarsi.

«Cazzo,amico.Diventi padre.È una cosa bella e importante.Pensa che tra un po' stringerai tuo figlio fra le braccia.»commentò poi Samu,cercando di trovare il lato positivo della situazione.«Ed è questo il pensiero che mi rende felice.Però è il momento di cambiare e di crescere,non so se sono pronto.»rispose Lucas,guardando il soffitto e aprendosi un'altra birra.

«Sarò zio Theo.Non credi che sia fantastico?»li chiesi retoricamente sorridendo.

Bianca

«Sei in ottima forma Davide,ti stai riprendendo bene dall'infortunio.»commentai,firmando i suoi dati.

Davide era in procinto di guarire,aveva lavorato tanto durante la fisioterapia e i risultati,iniziavano a vedersi.Domenica avrebbe iniziato a giocare dalla panchina,che risultava essere la scelta migliore.

«Grazie,Bianca.Vado a casa che fuori ce tanta gente che aspetta di essere visitata.»rispose Davide,rivestendosi con molta fretta.

Quando Davide uscí dal mio ufficio,non feci in tempo a sedermi che entrò subito qualcun'altro.Quando alzai lo sguardo,notai la figura di Theo fare il suo ingresso.Scossi la testa ridendo,ricordandomi degli appuntamenti e di come lui,mon era neanche segnato.

Una linea così sottile/T.HDove le storie prendono vita. Scoprilo ora