Water and Ice

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Stavo camminando con la mia migliore amica per le strade di New York: stava venendo giù un acquazzone terribile, e io e Marie stavamo parlando tra noi del fatto che tra pochi giorni avremmo avuto finalmente i risultati dell'esame di ammissione al college, senza badare al fatto che stava piovendo a dirotto, ne che avevamo tutti i vestiti zuppi e mancavano ancora diversi chilometri a casa, ne alla sfuriata dei nostri genitori al ritorno. In quel momento eravamo solo io e lei. L'estate era stata lunga e impegnativa: avevamo dovuto entrambe studiare molto per essere ammesse al New Empire College, poi Marie e la sua famiglia erano partiti per tre settimane per un lungo viaggio d'affari del padre in Inghilterra, e io lei non eravamo riuscite a incontrarci per più di un mese.
Dopo mezz'ora il temporale si era placato ed eravamo arrivate davanti casa sua. Dopo averla salutata, mi avviai verso casa, che distava circa un chilometro dalla sua, rendendomi conto solo ora di quanto fossi inzuppata. Diedi uno sguardo al cellulare: le 19.10, e 2 chiamate perse di mio padre. Al diavolo, gli avrei parlato tra 20 minuti una volta arrivata a casa. Quanto mi dava fistidio l'iperprotettivitá di mio padre! Lui non si fidava mai di me, diceva sempre che ero inaffidabile, irresponsabile e cose simili, contagiando con la sua poca credibilità in me anche mia madre. Non che in realtà mi importasse molto di quella che dicevano i miei. Era strano il fatto che non mi interessasse minimamente la loro opinione su di me,mentre ero totalmente immune davanti al parere delle altre persone. Non ero mai stata una persone molto socievole, nonostante c'è da dire che ho sempre avuto molti amici. La cosa "buffa" era che loro mi reputavano simpatica e dolce, mentre i miei genitori non facevano altro che ripetermi che avevo un pessimo carattere. E la cosa peggiore era che io stessa lo sapevo. Io stessa sapevo di non essere affatto simpatica come tutti dicevano, ero consapevole del fatto di essere egoista, fredda e scorbutica e di non avere proprio niente di dolce dentro di me. Lo sapevo bene. O almeno, lo credevo. Forse solo le persone più intelligenti e sensibili, quelle che davvero mi conoscevano a fondo, lo capivano.

Il cielo era buio e coperto di nuvole, e cadevano ancora alcune gocce di pioggia. -Perché non la smetti di piovere, non vedi che sono già fradicia??- borbottai infastidita verso il cielo, constatando il penoso stato dei miei capelli e della mia maglia blu, che ricadeva sopra la cinta dei miei schorts. Girai l'angolo, e affrettai il passo, prima che si fosse messo di nuovo a diluviare. Ad un certo punto sentii un fischio provenire da qualche parte dietro di me, e mi ci volle qualche secondo per capire che quel fischio e le risatine che seguirono, erano dirette a me. Mi voltai e vidi dall'altra parte della strada un gruppo di quattro ragazzi che parlavano tra loro lanciandomi occhiate d'interesse. Erano tutti della mia età più o meno, pensai, e tutti molto carini.
Un altro fischio nella mia direzione.
A fischiare era stato il ragazzo davanti,piuttosto alto, con i capelli corti castani, molto muscoloso sotto la maglia nera arrotolata sulle maniche. Dietro di lui c'era un ragazzo più alto, con occhi azzurri e un bel ciuffo biondo scompigliato in testa dalla pioggia, jeans neri e t-shirt bianca con una collanina che gli scendeva sul petto. Gli altri due non li vedevo bene perché erano in mezzo, e un po dietro ai primi due. Senza volerlo mi ero soffermata a guardare il tipo con il ciuffo biondo, che se ne accorse e mi rivolse un sorriso da brivido, un misto tra un ghigno divertito e una mezza risata. Un brivido mi attraversò da cima a fondo, probabilmente per il freddo e la pioggia...
I ragazzi affrettarono il passo fino a portarsi alla mia altezza, e con la coda dell'occhio vidi tre di loro fermarsi e poi girare in un vicolo e allontanarsi, mentre ciuffo biondo attraversò la strada e si porto dietro di me. Ok, adesso si che ero piuttosto impaurita. Accelerai il passo, quando mi sentii afferrare il polso da dietro. Mi girai di scatto e andai a sbattere dritta contro il ragazzo biondo che ancora stringeva il mio polso. Alzai lo sguardo e, nonostante la situazione, non potei non incantarmi per qualche secondo in quei bellissimi occhi color ghiaccio.
Glaciali.
Cercai di riacquisire il controllo, e mi staccai subito dal suo petto, liberandomi il braccio dalla sua presa con uno strattone. -M-ma... ma cosa vuoi?- chiesi acida. -Oh, scusa, io e i miei amici credevamo che fossi un'altra persona... non volevamo spaventarti. Noi non ci siamo già visti? - Aggiunse con un sorriso malizioso, mordendosi subito dopo in modo sexy un piccolo orecchino nero sul labbro inferiore. - Non credo proprio, nei tuoi sogni magari!- risposi sarcastica, cercando di mandare giù il groppo che mi stava chiudendo la gola. -Già, probabilmente ti avrò visto nei miei sogni, qualche volta, bambolina- Ribatté lui avvicinandosi, sempre con quel suo cavolo di sorriso perfetto stampato in faccia. Ma che...???? Questa non era forse la cosa più arrogante e... dolce che un ragazzo mi avesee mai detto?
-Vuoi che ti accompagni a casa? Ho la macchina qui, e tu sei tutta bagnata- continuò lui. Al che io mi riscossi dai miei pensieri. Concentrati, Sophie, tranquillizzati e cerca di pensare bene a quello che dici pensai tra me e me.
- Ehm.. ehm, no, ci vado da sola! E poi io nemmeno ti conosco!!- sbraitai, facendo un passo indietro.
-Oh ma che acidona! Non mi piace che mi si parli in questo modo ragazzina.- Disse avanzsndo di qualche passo -Ma giusto, non parli con gli sconosciuti, vero?- Mi stava prendendo in giro o sbaglio? - Allora io mi chiamo Luke Hemmings. Piacere- disse ridacchiando e tendendomi la mano, che io non presi.
Gli lanciai un'occhiataccia e mi voltai, camminando con quanto più orgoglio riuscii ad ostentare verso casa, e lasciando lì imbambolato sotto la pioggia il ragazzo più stronzo, dolce e figo che io avessi mai conosciuto.

Ok ragazze questo è il primo capitolo della mia prima storia. Spero vi piaccia e scusate se non è lunghissimo, ma ne avevo pubblicato uno più lungo e wattpadd me l'ha cancellato per metà!! :'-(
In più in questo periodo ho un sacco di problemi a casa e a scuola ma ci tenevo comunque a scrivere questa ff sul mio amatissimo Luke♥♥. Mi raccomando leggete e commentate, perché se non ho almeno qualche stellina o commento non continuo.
Love ya
Byeee

Cure || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora