Sembrava triste e arrabbiato allo stesso tempo.
-Non toccarmi, non toccarmi!- dissi, dapprima in un sussurro, poi alzando la voce quando strinse la presa sulla mia spalla. Indietreggiai aggiustandomi lo zaino su una spalla e lui non si mosse.
Rimase a guardarmi da dov'era con un'espressione triste in volto. Si passò una mano sulla faccia come se si volesse cancellare strofinandosela via e d'improvviso mi parve terribilmente fragile.
-Che hai?- gli chiesi in un filo di voce, ma non ero affatto sicura di voler davvero sapere la risposta.
Luke tornò a fissarmi e con uno scatto fulmineo si avvicinò di nuovo a me e mi premette contro la parete. Io ero terrorizzata e tremavo tra lui e il muro. Fece qualche respiro contro il mio viso come per calmarsi e poi, quasi non me ne accorsi, avvicinò il suo vuso al mio e premette le sue labbra sulle mie.
Mi bació, l'unica cosa che avrei pensato non avrebbe mai fatto davvero, ed era un bacio dolce e appassionato contemporaneamente. Portò le mani ai miei fianchi e li strinse contro il suo bacino. Perché lo stava facendo? Perché?
Non volevo quel bacio, non da lui, e provai a staccarmi da lui ma non avevo nessuna via d'uscita. E improvvisamente un flash mi colpì.Spalancai gli occhi e lo allontanai da me con tutta la forza che avevo. Alla fine riuscii ad allontanarlo facendolo barcollare all'indietro. Aveva la bocca semiaperta e il respiro affannoso come me. Ma io lo guardavo con stupore, scandalizzata, e poi disgustata.
Avevo capito. Ora ricordavo tutto.
-Tu...- sussurrai. -Eri... tu!- Non potevo crederci, non era possibile! Ma quel bacio mi aveva come fatto tornare alla memoria tutto quanto.
Luke mi guardava impassibile con un ghigno in faccia, e in quel momento lo avrei volentieri preso a pugni.
Ma non lo feci ovviamente. Perché ero un' idiota, una stupida, incapace di difendersi da nessuno.
Aveva buttato la sigaretta e adesso ne prese un altra dal pacchetto che aveva in tasca, l'accese e se la mise in bocca.
-Vuoi? - mi chiese offrendomi il pacchetto. Io lo ignorai, e poco a poco che l'immagine di quella sera mi riaffiorava nella mente rimanevo sempre più paralizzata dalla consapevolezza. -Tu!! Eri tu!! Sabato sera... in discoteca....- continuai a borbottare, incapace di formulare una frase logica. -Io... cosa?- fece Luke fingendo indifferenza e girando la testa di lato soffiando fuori il fumo.
Non potevo crederci, oddio, quello era un gran casino. Io, quella sera, ubriaca, con Luke!!! E che avevo fatto poi? Era impossibile ricordarselo, la mia testa era come un orologio difettoso che si sbloccava un ingranaggio alla volta.
Guardai Luke portandomi una mano alla bocca, e lui continuava a fissarmi tranquillamente con le sopracciglia alzate fumandosi la sua stulida sigaretta. -Sei... uno stronzo! Mi fai schifo!-gli urlai, dopodiché corsi via verso l'uscita. Potevo sembrare una stupida bambinetta in quel momento ma non me ne fregava nulla.
Mi fiondai fuori dalla scuola e cominciai a camminare, sentendo i passi di Luke seguirmi a poca distanza. Non stavo andando nella direzione giusta per la fermata, così mi fermai un secondo per cercare di capire dove fossi finita, e Luke ne approfittó per afferrarmi il polso e girarmi verso di lui.
Appena lo fece alzai una mano e prima che potessi rendermene conto le mie dita si scontrarono violentemente contro la sua guancia, lasciandovi una sagoma rossastra. Luke giró la testa di lato e imprecó: -Hey, e questo per cos'era??-
-Per il fatto che sei un coglione, uno stronzo di merda, e... ti odio, cazzo, Luke! Ti odio!- Gli sputai contro tutta la mia rabbia, spingendolo con entrambe le mani all'indietro. Ma lui me le bloccò a mezz'aria per i polsi e me le fece abbassare mentre io ancora cercavo di dimenarmi per prenderlo a pugni sull' ampio petto. Fece scorrere le sue dita sulle mie mani e poi le portò alla schiena, e mi disse: -io non credo che tu mi odi, piccola. Non credo proprio- per poi scoppiare in una sonora risata.
-Anche perché oggi ti accompagno a casa bellezza- concluse allontanandosi con un occhiolino e prendendomi per mano. -Cosa? Io a casa ci torno da sola!!- gli risposi, arrossendo poi quando mi resi conto del fatto che la mia mano era incastrata nella sua. La ritirai e mi voltai di spalle.
-Con cosa? Con quello? - mi domandó sarcastico indicandomi un bus in lontananza completamente vuoto:aveva appeso un cartello con su scritto "sciopero" e l'autista neppure c'era. Non potevo credere alla mia sfortuna!
Sentii Luke ridacchiare dietro di me e dirmi: -Dai, smettila di fare l' isterica e sali, ti do uno strappo a casa.-
Io non volevo andare da nessunissima parte con lui, ma non avevo davvero altra scelta, quindi alla fine sbuffai, sconfitta, e lo seguii nella sua auto.
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Cure || Luke Hemmings
Diversos"Se avessi saputo che quella sera non mi avrebbe raccontato neanche la metà dell'oscura verita in cui lui e gli altri erano coinvolti, e avessi potuto immaginare cosa stava succedendo a casa, in quel preciso momento, non sarei restata. Ma non potevo...