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Se c'era una cosa che Jungkook era certo di non poter mai amare, erano le donne. Riconosceva la loro bellezza e delicatezza, ma non era in grado di poterle amare davvero. Il padre lo aveva informato della ragazza che si sarebbe unita a cena con loro, aveva finto di esserne interessato, ma non avrebbe retto a lungo.
Ammise che quella ragazza era simile ad una Dea fatta persona. Si curava tanto di sé stessa e si vedeva, tutti l'avrebbero trattata con estrema delicatezza data l'esile corporatura e la pelle di porcellana. Sorrideva sempre, notò. Lei probabilmente non vedeva l'ora di conoscere Jungkook.

« vi portate pochi anni, vero? » chiese uno zio.
« ce ne portiamo sei in realtà » commentò il principe.
« pochi » disse Arthur.

Jungkook sorrise amaro. Il padre stava coprendo tutto pur di fare funzionare la cosa, sapeva bene che Arthur non amava la troppa differenza di età. Non a caso lui e sua madre avevano gli stessi anni.

« credo che se ci si ama, la differenza di età sia invisibile» disse lei.
« ben detto! » disse Arthur.

Ogni tanto lanciava sguardi a suo figlio, che però preferiva mangiare piuttosto che parlare con lei. Lui se ne accorse e sospirò. Non capiva perché kook si comportarsi così.

« come ti vedi da regina? Credi che ne saresti all'altezza?» chiese Arthur
« non sarò mai come la nostra maestà ovviamente, ma ci metterei tutto l'impegno possibile»

Jungkook non ne poteva più di sentire quel discorso.
L'unica cosa che pensò tutto il tempo era quello sguardo che Jimin gli aveva lanciato. Era così pieno di parole che avrebbe voluto sentirsele dire a voce.
Si alzò di colpo, tutti lo fissarono.

« scusate, devo uscire un attimo » non guardò nessuno e abbandonò la stanza.

Il padre subito lo seguì. Erano abbastanza lontani dalla stanza per poter parlare a voce alta.

« mi spieghi perché ti comporti così? Lei è perfetta! Svegliati!»
« non ti ho detto che volevo lei »
« e quando mai tu vuoi qualcuna?! »

Jungkook abbassò gli occhi a terra.

« figliolo, lei è la prescelta per essere una regina»
Jungkook scosse il capo.
« perché no? Jungkook... Devi sposarti »

Kook lo guardò « papà, io non voglio sposare qualcuno che non amo,cosa non ti è chiaro? Tu amavi mamma anche se non era lei la prescelta. Perché io non posso fare lo stesso?»
« Jungkook.. io voglio che tu sposi chi ami, ma non ci hai mai presentato nessuna»

Il moro esitò « arriverà »

Arthur sospirò e gli toccò la spalla.

« va bene, figliolo. Io voglio solo il bene per te e voglio che tu sia felice. Spero che questa anima gemella arrivi presto»

Si guardarono e poi il Re tornò in sala. Jungkook invece non sarebbe più rientrato lì per tutta la serata.
Si incamminò verso la stanza di Jimin, attese qualche istante prima di bussare. Prima non sentì nulla, quando poi bussò di nuovo Jimin aprì.
Aveva ancora gli occhiali e i capelli bagnati, con qualche ciocca davanti agli occhi.

« si? » disse, vedendo che Jungkook lo guardava senza parlare.
« posso entrare? »
« certo » lo fece passare e chiuse la porta.

Il principe si sedette a lato del letto, mentre Jimin restò davanti a lui in piedi.

« Jimin, per quella cosa di prima- »
« non c'è bisogno che giustifichi la cosa. È nel regolamento. Io devo restarne fuori» lo interruppe.
« no ecco, volevo dirti che lei non sarà ciò che mio padre vuole. Insomma, l'ha invitata lui qui, non io. Non ricordo nemmeno il nome» ammise.

Jimin lo fissò in silenzio.

« perché me lo stai dicendo? » incrociò le braccia.
« perché io non la amo, non mi piace .. mio padre non vuole capirlo» abbassò il capo.

A Jimin si strinse il cuore nel vedere Jungkook così. Gli piaceva, e anche molto, ma non poteva sopportare di vederlo in quello stato. Si avvicinò a lui fino a mettersi tra le sue gambe, quest'ultimo alzò la testa per poterlo guardare e Jimin, gli accarezzò una guancia.
La luce leggera e scura della abat jour rendeva tutto surreale e romantico.

« Jimin .. »
« si, Jungkook? » sussurrarono entrambi.

Jimin si chinò d'istinto davanti a lui e posò le sue grandi labbra sopra quelle più sottili di Jungkook.
Prima fu un semplice bacio a stampo, ma poi Jungkook lo prese per la vita, si buttò sul letto di schiena e si portò Jimin sopra di sé, non lasciando la presa. Non voleva andasse via.
I baci si fecero più pesanti e volgari, così portarono entrambi ad eccitarsi infretta. Jimin accarezzava i suoi morbidi capelli scuri, a volte le spalle e il petto. I due iniziarono a spogliarsi, prima finì Jimin, e poi si dedicò a denudare anche il principe.

« credo che dovremmo fare l'amore, jimin»
« chi fa.. insomma »
« io posso fare entrambe le cose »
« allora lascia che sia io a ricevere » sorrise vicinissimo alle sue labbra, Jimin.
« bene »

Si invertirono le posizioni. Jimin era sotto di lui, allargò le gambe così che Jungkook stesse più comodo. Il principe preparò la sua entrata e dopo pochi istanti, entrò in lui. Jimin trattenne molti gemiti di piacere, esattamente come fece anche Jungkook. Era stato straziante, ma era necessario. Jungkook spingeva in lui con lentezza e precisione, amava godersi quel momento il più a lungo possibile.
Si chinò verso di lui e gli lasciò diversi baci lungo il collo e il petto. Jimin faceva vagare le mani tra i folti capelli mori dell'altro come per incitarlo a non fermarsi.

« j-jimin.. » sussurrò
« v-vostra altezza .. » rispose l'altro ansimando con gli occhi semichiusi.

Jungkook poco dopo venne e Jimin lo seguì a ruota.
Entrambi si stesero nel letto, con il sudore in corpo e fiato pesante. Fissarono il soffitto per un po' e nessuno parlò.

« Jimin, di questo non ne parleremo ovviamente.. giusto?»
« si.. »
« bene, anche se la vedo dura » disse il moro.
« oh, duro l'ho visto di certo! » smorzò la situazione Jimin. Rise di gusto anche Jungkook, che gli tirò un cuscino in faccia.
« idiota » disse poi.


Jungkook volle bearsi di quel momento spensierato nel letto del biondino, dopo un oretta però si iniziò a rivestire. Jimin era rimasto steso nel suo letto a fissarlo.

« te ne sei pentito? » gli chiese.
« di cosa? » Jungkook non capì
« di aver fatto sesso con me »

Jungkook si fermò per guardarlo.

« andiamo Jimin, non è mica la prima volta che lo facciamo! Se non mi piacesse non lo avrei rifatto»

Il principe andò via mentre Jimin aveva le sopracciglia agrottate. Cosa voleva intendere? Quando avevano fatto sesso per la prima volta? Lui non ne rammentava nulla a riguardo ed era strano. Si mise tra i denti un dito e mordicchiò un unghia, cercando di ricordare. Nella stalla non avevano fatto nulla, lo ricordava e non era stato poi così ubriaco.
Quella sera in cui si conobbero beh, lì non avevamo neanche festeggiato assieme.. perciò quando? Cosa gli stava sfuggendo?

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