trenta

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I due ragazzi avevano fatto l'amore per due volte quel giorno. Si raccontarono tutto ciò che avevano passato e sentito in quel tempo in cui si erano impegnati ad ignorarlo e litigare. Era stato forse il periodo più brutto e buio nella vita di entrambi.
Si trovarono in vasca insieme, mentre parlavano, uno appoggiato sul petto dell'altro.

« mi dispiace se hai dovuto soffrire per colpa di mio padre. Davvero, non te lo meritavi»
« non fa niente, non mi è mai andato a genio lui»
« davvero? » rise il moro.
« già. Io sono venuto qui perché volevo un lavoro degno dei miei pesanti studi. Sapevo che qui sarebbe stato perfetto»
« capisco. Eppure stravedeva per te. Se sa che tu scopi suo figlio, credo si ricrederà»

Jimin gli diede uno schiaffo leggero sul braccio facendo capire di essersi imbarazzato.

« e dai Jimin, come ti scandalizzi per tutto! È il linguaggio del futuro questo!»
« fa silenzio! » risero.

Jimin si mise sul suo petto, mentre il moro gli carezzava i capelli morbidi e biondi. Erano rimasti in silenzio, si stavano godendo quella grande quiete prima della tempesta. Tuoni e lampi che avrebbero seguito poi Arthur, che ancora non era a conoscenza di niente. Lui era fermo ancora al matrimonio che doveva esserci e al loro ultimo litigio, come se Arthur non ne avesse mai abbastanza di discutere.

« Jimin, Bella è stata molto comprensiva. Mi ha abbracciato... So che ci è rimasta male, ma non saremmo stati felici»
« hai fatto bene.. e con il matrimonio organizzato come farai? »

Jungkook fece per pensarci.

« non lo so, questa è una procedura lunga. Sai, oramai abbiamo fatto spargere la voce su di noi»
« che cazzo di casino »
« lo so.. » Jungkook sospirò e si strofinò la mano sul viso sconvolto.

Jimin lo guardò e gli diede un bacio sul naso. Voleva tranquillizzare lui quando se stesso era il primo agitato.

« andrà tutto bene, vedrai » gli disse.
« lo spero » gli sorrise.

Si diedero una piccola serie di baci a stampo per fare un po' gli sdolcinati, poi uscirono da lì e si addormentarono. A Jimin era mancato molto tutto quello, avere Jungkook nel letto con sé, essere privi di vestiti e assaporare le sue sottili labbra reali, scure e con sapore di ciliegia.
Erano così buone che non sapeva come aveva fatto tutto quel tempo senza. Si era addormentato subito tra le sue braccia, si sentiva cullato tra le sue possenti braccia.

Jungkook doveva parlare con Bella riguardo al matrimonio, c'erano delle cose da mettere in chiaro e farla pagare allo stesso tempo a suo padre. Insomma, era pur sempre il suo creatore, ma non lo avrebbe perdonato infretta per le sue malefatte. Aveva seguito i suoi ordini per tutta la sua vita, ed era arrivato il momento di prendere anche solo un azione per conto suo.. a lui bastava solo Jimin accanto a sé.












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