Jungkook non si trattenne molto visto che aveva detto al padre che lo avrebbe raggiunto a breve.
Quando Jimin restò da solo, chiese se la cena per lui potessero portargliela in camera. Così è stato, non voleva uscire. Mangiò in camera sua e dopo aver parlato con suo padre al telefono, si addormentò subito. Dopo il lavoro del giorno dopo, si sarebbe recato subito li.Il giorno dopo lui non parlò con nessun collega, sembrava stesse scappando da tutti e forse era davvero così. Dopo il lavoro si recò prima a prendere suo padre con il taxi, e poi andarono in ospedale.
Erano in anticipo, perciò aspettarono un oretta circa.
Quando poterono entrare, Jimin sembrava quasi volersi tirare indietro, sentí un improvviso peso sul petto che non lo fece respirare. Vide le condizioni di sua madre, ed erano pessime.
Era attaccata a tre macchine diverse ed era piena di cerotti e cuciture.
Si schiarì la voce e si fece forza, andò davanti al suo lettino e le prese la mano. Il padre invece era rimasto lì dietro ...« mamma.. mi senti, vero? Come stai? So che l'ultima volta che ci siamo visti abbiamo litigato, ma ehy.. sono qui ora»
Iniziò a piangere, ma si fece forza e continuò a parlare. La madre invece non dava nessun segno che potesse sentirlo.
« c'è anche papà qui, vedi? Siamo tutti e due qui per te»
Gli accarezzava la mano delicatamente, ancora un po' sporca di sangue. La fissava ma non si muoveva..
Poco dopo anche l'uomo si avvicinò a loro, circondò le spalle del figlio con un braccio, mentre fissava la sua ex moglie dormiente.« Jimin, tua madre si riprenderà ma dobbiamo lasciarla riposare»
« già » riuscì a dire solo il biondo.Jungkook si affacciò nella camera di Jimin e vide che non c'era. Si ricordò che doveva essere in ospedale, era preoccupato. Cosa poteva fare? Solo attendere il suo ritorno. Erano passati un po' di giorni e lui si rese conto di quanto si fosse affezionato a Jimin. Voleva vederlo sempre, si preoccupava per lui e lo pensava di continuo. Aveva un forte istinto di stare con lui sempre.
Se Jimin non c'era o stava male, lui non si concentrava nel suo lavoro.Aveva la loro chat aperta ma non aveva il coraggio di scrivere niente. Alla fine lui era fuori da quella disgrazia, cosa poteva fare se non consolarlo?
Forse, Jimin voleva stare da solo..
Così chiuse la chat e si distrasse da lui. Lavorò tutto il giorno, sentì che era rientrato in casa dato che parlò con una domestica, ma non si affacciò nemmeno per vedere come stesse, anche se era l'unica vera cosa che gli interessava davvero.Doveva lasciare Jimin sfogarsi e poi, se lui lo desiderava, sarebbe tornato da lui.
Jimin tornò in casa e quando si chiuse in camera sua, quasi sperò nel vedere Jungkook lì dentro ad aspettarlo.
Rimase deluso quando vide la stanza vuota, con solo lui lì dentro. Sospirò sonoramente, si fece un bagno caldo e poi saltò la cena quella sera.
Qualcuno poi bussò alla porta, lui corse subito in accappatoio convinto fosse il moro, ma si stupí Abbastanza quando vide che era Hazel.« oh, buonasera principessa » si chinò.
« salve professore, posso rubarle un po' di tempo?» sorrise lei.Jimin si guardò intorno, non c'era nessuno. La fece entrare ed era già pronto per trattenere il respiro. Si sentiva in profondo imbarazzo nel farsi vedere in quello stato davanti ad una futura regina.
La ragazza si sedette sul letto, mentre Jimin restò li in piedi.« mi dica pure, c'è qualcosa che non va nel mio lavoro?»
« no, affatto. Volevo sapere qualcosa di più su di lei, al livello più intimo»
« i-intimo? In che senso? » quasi arrossí.
« ad esempio se siete accompagnato o maritato, ma dubito visto che non indossate una fede»
« n-no io.. non ho nessuno » si schiarì la voce.
« bene »Lei sorrise e si alzò, camminò verso Jimin e gli diede un delicato bacio sulla guancia. Jimin iniziò a sudare freddo, il tutto era dannatamente sbagliato, ed era minorenne. Si come pietrificò.
Quando si staccò, era comunque vicino al suo viso, gli sorrideva e poi, fece per baciarlo sulle labbra.
Jimin riuscì a scansarsi velocemente.« ok, fermi tutti. Questo è sbagliato » mise le mani avanti.
« non lo è se nessuno ci vede »
« no, non capite. Io sono troppo grande per voi e poi.. non sono un reale»
« papà mi ascolterebbe se dico di essere innamorata di te»
« che?! »Jimin si chiese più volte se quello fosse un sogno. La situazione stava degenerando.
Lei lo fissava e a volte cercava di fare passi avanti per raggiungere il biondino, che però si allontanava a sua volta.« non sono così bella? » si offese. Probabilmente fingendo.
« non insinuo questo! Anzi! Solo che non sarebbe una storia degna di avere un bel finale, io lo dico per voi»Lei sospirò e svanì quel suo sorrisetto che aveva da tutto il tempo.
Aveva capito che Jimin non le avrebbe mai ricambiato. Si sistemò la gonna e gli passò avanti, dandogli una spallata. Sbatté la porta quando uscì e non la vide più per tutta la sera.Quando Hazel uscì dalla stanza però, incrociò il cammino con l'ultima persona che doveva essere lì. Jungkook.
L'aveva vista uscire dalla camera del biondino. Lei lo guardò ricordandosi della discussione che ebbe con suo fratello riguardo proprio al professore. Sorrise sinistra.« che facevi lì dentro? » chiese subito.
« Jimin aveva bisogno di compagnia e io mi sono offerta di consolarlo» sorrise
« cioè? Che significa compagnia? »
« era visibilmente combattuto e io mi sono presa cura di lui. Non posso?»
« per la cronaca.. no, non puoi »
Jungkook si stava scaldando.« dai fratellone non fare il geloso. È tutto perfetto! Te lo dicevo io che problemi non ce ne sarebbero stati tra me e lui..»
« Hazel, non avrete mai la benedizione da mamma e papà, io lo dico per te. E poi, Jimin non è interessato a te»
« come fai a dirlo? »Non poteva di certo dirle che era interessato ai maschi. Si pentí subito di aver parlato.
« affari miei, stagli alla larga Hazel, te lo dico già»
Subito dopo andò via.
Voleva troncare quel discorso subito.Sentiva una certa rabbia in petto. Jimin aveva davvero chiesto addirittura ad Hazel di fargli compagnia piuttosto che a lui? Tutto quello che avevano vissuto insieme cos'era stato per lui?
Era arrabbiato e voleva la verità, voleva parlare con lui ma allo stesso tempo non desiderava vederlo per niente.
Sapeva solo che si era incazzato per una cosa che non gli sarebbe dovuta importare nulla, ed invece non lo avrebbe fatto dormire._______ autrice
Jungkook fraintende tutto perché
Non penserebbe mai che Hazel dicesse
Bugie, anche se era sempre stata un po'
Ribelle.
Il moro, essendo abbastanza impulsivo, come si comporterà con il biondino?
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We are surreal
FanfictionJungkook è il futuro erede al trono della bellissima città dell'Inghilterra, Londra. è ricco e con un grande segreto dentro di sé. Jimin lavora al castello per insegnare letteratura a sua sorella Hazel, innamorata di lui da sempre. Entrambi sono le...