Flashback//Jungkook tornò in stanza. Aveva appena ricordato a Jimin una cosa che da molto tempo preferì tenere per sé. Erano molto giovani quando si conobbero la primissima volta. Jungkook era in visita speciale nel suo liceo. Aveva notato Jimin subito, era seduto in seconda fila e lo fissava come se fosse una divinità scesa dall'Olimpo. Certo, anche Jungkook era in fase adolescenziale e fu subito attirato da lui. Quando Jimin decise di seguirlo, lui fece finta di non vederlo, andò in una discoteca comune e attese che anche l'allora ragazzino moro entrasse al locale. Si conobbero, Jungkook gli offrì da bere e stettero lì tutta la serata.
Il bello arrivò dopo.
« devo andare al bagno! Sto per farla sotto!» disse Jimin
« so io dov'è, seguimi » disse kook.Il più piccolo lo seguì, si ritrovarono davanti al bagno per uomini e c'era una fila interminabile.
« che cazzo! Non posso aspettare!» si lamentò il più piccolo.
« vai nel retro » consigliò kook divertito.Per Jimin era stata la prima vera sbronza della sua vita. L'alcool non lo reggeva per niente e forse non si teneva neanche in piedi per più di tre minuti di fila. Jungkook era un ragazzo composto e per bene, se beveva sapeva come fingere di stare apposto. Con i genitori aveva finto già molte volte precedenti.
I due ragazzini si ritrovarono nel retro del locale. Jimin si mise di spalle e fece pipì, mentre Jungkook era a guardare altrove dietro di lui. Nessuno parlò.
Quando Jimin finì, lo sballo non era di certo passato, si avvicinò infatti a lui, lo prese per le spalle e lo poggiarono delicatamente al muro e lo fissò.« che fai Jimin? » Jungkook era confuso. L'alcool che gli stava facendo girare la testa non lo aiutava.
« non lo so, ma la mia testa mi dice di baciarti» guardò le sue labbra.Anche Jungkook guardò le sue piene e grandi labbra, per poi chiudere gli occhi subito dopo e sentirle attaccate alle sue. Iniziarono una serie di baci passionali dove nessuno dei due aveva intenzione di staccarsi. Le loro mani vagavano lungo tutto il corpo del partner e i loro petti si appiccicarono di più.
Jimin aveva il cuore che batteva a mille, Jungkook lo stesso. Battevano così forte che se ci fosse stato un po' più di silenzio lo avrebbero udito entrambi.
Il più piccolo si staccò per primo.« non possiamo restare qui o ci vedranno»
Lo prese per mano.
« e dove andiamo? »
« conosco un posticino niente male, fidati di me»E Jungkook si sentiva dal cuore di potersi fidare di lui. Si lasciò prendere per mano e camminarono qualche minuto, fino a che non arrivarono davanti ad una casetta di legno. Piccolina ma appena costruita.
« qui ci vengo quando litigo con i miei, sai, è un posto bellissimo» Jimin lo guardò e sorrise.
A Jungkook piacque tantissimo, capendo che quello era stato il sorriso più bello e sincero che avesse mai visto.
Entrarono nella casetta. C'era un vasto spazio composto da un divano letto molto grande, un televisore, un frigorifero e qualche abbellimento qua e là.
Jimin aprì il divano letto e ci si buttò sopra. Poco dopo fece cenno a Jungkook di raggiungerlo.« che aspetti? » disse Jimin sorridendo.
Il principino sorrise e si buttò accanto a lui, iniziò a baciarlo in preda all'eccitazione e Jimin ricambiò. Prese tra le mani il viso del minore e gli accarezzava le paffute guance, le stava amando, sembravano delle caramelle gommose.
Ed era stato in quel momento che Jimin ebbe la sua primissima volta, anche se essendo la prima sbronza non si ricordava nulla, Jungkook invece ricordava tutto splendidamente. Aveva bevuto anche lui quella sera, ma era abituato perciò lo reggeva bene. Ricordava quanto Jimin avesse apprezzato farlo con lui, rammentava bene il sorriso che aveva ogni volta che finivano una serie di baci, oppure quando Jungkook baciava il suo punto debole, cioè il collo.
Ricordava bene il fisico che aveva, perché per avere solo quattordici anni era notevolmente allenato e avanti rispetto agli altri. Come se stesse sviluppando prima di tutti.Come poteva dimenticare quella sensazione che ebbe la prima volta che Jimin lo baciò? Quella labbra che lo stregarono sin dal primo istante e non le aveva più dimenticate. Non aveva mai più rivisto dopo quel giorno, un ragazzo più bello e particolare di lui.
Jimin si era addormentato poco dopo che finirono di farlo. Jungkook aveva chiamato il taxi e uscì senza dirgli nulla. In cambio però gli lasciò un foglietto attaccato alla porta.
Grazie, jimin-ssi.
Ho passato una nottata fantastica
Con te. Non dimenticherò
Nulla. Miraccomando non farlo
Neanche tu..
-JQuando Jimin si svegliò il mattino seguente, lesse quel biglietto in preda ad un mal di testa e nausea spaventosi. Provava a ricordare, ma non riusciva a mettere bene a fuoco il viso di quel ragazzo. Sapeva come avesse i capelli, la statura e.. le sue labbra. Ma il viso non lo aveva presente.
Jungkook invece non si dimenticò mai di quella sera, e quando lo riconobbe sugli spalti dello stadio, rimase spiazzato. Tra tutte quelle migliaia di persone, proprio lui doveva capitare nella sua stessa fila. Lo fece sedere infatti, Jimin sembrò come fare amicizia da capo con lui, ma a Jungkook andava bene, era contento di rivederlo.
« sa, ho la sensazione di conoscerlo da tempo!» disse Jimin durante la pausa della partita.
« lo penso anche io » gli sorrise.Si rividero lì dopo dodici anni, Jungkook era cresciuto e cambiato. Anche Jimin era cresciuto ma non aveva cambiato molto l'aspetto, infatti si era fatto riconoscere subito.
[...]
Jungkook ricordò tutto dal letto della sua camera, dopo aver rifatto sesso con Jimin dopo tredici anni. Sorrise al pensiero. Avrebbe voluto tantissimo tornare lì dentro e rammentargli tutto, ma forse non era il caso. Doveva arrivarci da solo. Scommetteva a se stesso che in quel momento Jimin si stava cervellando per capire la sua frase.
Era il suo modo di fare, e se entro un tot di tempo non avrebbe trovato risposte, avrebbe avuto il giusto coraggio di chiederlo direttamente a lui.Infondo avevamo tanto di cui parlare, giusto?
________ autrice
E bene si! Il dilemma non era tanto per
Quella sera alla partita, ma prima
🤭 Molto prima...
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We are surreal
FanfictionJungkook è il futuro erede al trono della bellissima città dell'Inghilterra, Londra. è ricco e con un grande segreto dentro di sé. Jimin lavora al castello per insegnare letteratura a sua sorella Hazel, innamorata di lui da sempre. Entrambi sono le...