I giorni di pausa erano finiti anche per Jimin. Quella mattina infatti si svegliò puntualissimo per tornare a lavoro. Quel giorno notò quanto Hazel fosse molto più distaccata del solito. Si limitava a rispondere alle domande e prendere appunti. Non gli aveva sorriso neanche una volta, non l'aveva beccata a fissarlo incantata o cose del genere.
Cos'era successo? Jimin se lo stava chiedendo, anche se più di tanto non poteva e non voleva impicciarsi nelle sue cose. Preferì finire la sua lezione con la sua solita attenzione nei particolari e poi uscì.Nel mentre andava in pausa pranzo, squillò il suo telefono.
Era suo padre.« papà, cosa c'è? »
« tua madre ha fatto un incidente in auto. Stiamo andando in ospedale, sembra essere in gravi condizioni»Jimin sgranò gli occhi e si fermò in mezzo strada.
« che!? Manda il nome e arrivo subito! »
Jungkook era lì di passaggio e sentì la conversazione. Jimin ancora non si mosse da lì e, ne approfittò per raggiungerlo.
« tutto ok, Jimin? »
« n-no. Mia madre ha fatto un incidente, devo raggiungerla subito»
« posso accompagnarti » provò a chiedere il moro.
« non ce n'è bisogno, prenderò un taxi. Non disturbarti» lo guardò.Jungkook annuì solamente.
Gli toccò la spalla come per confortarlo e poi, quando vide arrivate anche suo padre con un po' di domestiche dietro, andò via subito. Non voleva parlare con lui.Jimin raggiunse i genitori in ospedale. Non lo fecero entrare nella sala dove risiedeva sua madre, ma restò li fuori con suo padre. Camminava su e giù per il corridoio e non si fermò nemmeno un minuto.
L'uomo lo fissava preoccupato, tremava e il viso prese una carnagione molto pallida.« figliolo ti prego, fermati o sverrai» cercò di prenderlo per un braccio, ma il ragazzo lo scansò.
« no! Mamma potrebbe non superare l'intervento! Cazzo!» si mise le mani tra i capelli.
« sai bene quanto sia forte tua madre. Vedrai che quando finiranno lei starà riposando tranquillamente»
« come fai ad essere così positivo? » lo guardò.
« ho solo fiducia in lei .. e la amo»Nonostante si fossero separati, lui non aveva mai smesso di amarla. Quando portarono Jimin in collegio per problemi economici, lui stette un mese chiuso in casa per il dispiacere. Era distrutto e stava per rovinare anche la sua salute fisica e mentale. Era stata lei a chiedere il divorzio per prima, diceva di non amarlo più da tempo. Lui la pregò, quel giorno, di non ignorarlo mai per il bene di Jimin.
Lei accettò, ma disse chiaramente di farlo solo per loro figlio. Seppe del suo incidente perché lei fu qualche istante cosciente dopo la caduta, era stata la prima persona che aveva chiamato.Passarono tre ore circa. Jimin e suo padre stavano per impazzire. Nessuno usciva o entrava da lì, e non gli avevano dato notizie. Poco dopo, un medico uscì da lì.
« dottore!? » disse Jimin.
Entrambi andarono incontro a lui.
« lei sta bene, è sopravvissuta con molta fatica. Ha perso molto sangue»
« ora come sta? »
« ora le stanno mettendo i punti. Aveva una costola rotta, il braccio fratturato e una gamba quasi totalmente fuori uso. Anche un sopracciglio è rotto. Diciamo che era messa abbastanza male»Jimin sospirò esausto.
« vi avviso che non prima di domani potete vederla. Mi dispiace ma sarà possibile solo da domani a mezzogiorno»
« la ringrazio » disse l'uomo.Jimin e il padre andarono via poco dopo, visibilmente combattuti.
Il ragazzo tornò a palazzo, non disse mezza parola e non salutò nessuno. Si chiuse in camera e si stese sul letto. Per tutto il tempo stette così, senza fare niente. Aveva molta paura.Jungkook passò tutto il pomeriggio in ufficio con suo padre per firmare delle cose. In paese era tempo di festività e servivano un bel po' di firme e consensi da parte del palazzo. Inoltre non potevano fare tutte le interviste, perciò dovevano scegliere accuratamente chi accettare e chi scartare, scriversi un bel discorso di natale e scegliere luoghi e orari.
Era un bel lavoro, faticoso. Ogni volta che il padre si distraeva per fare le sue cose, Jungkook non poteva non pensare a Jimin e al fatto che stesse ancora in ospedale. Aveva ansia per lui e per sua madre. Avrebbe voluto chiamarlo o scrivergli, ma non possiedeva il suo numero.Guardò suo padre con attenzione, lui doveva averlo per forza.
« papà.. »
« si figliolo? » lo guardò, togliendo gli occhi dallo schermo del PC.
« hai il numero di Jimin? »
« si, perché? »
« devo chiedergli una cosa » fece il vago, pregando che non insistesse troppo.
« va bene »Poco dopo gli passò un foglietto con il numero scritto. Se lo salvò subito sul telefono e aprì la chat, ovviamente vuota.
“ ehy Jimin, sono Jungkook. Come stai? Tua madre sta bene? Sono in pensiero ”
Sperava in una risposta veloce, che infatti arrivò.
“ ciao! Mia madre è piena di punti su tutto il corpo, sono sicuro si rimetterà presto. Posso vederla solo domani”
“ sono in camera mia adesso ”
Jimin pensò che forse gli avrebbe fatto bene vedere Jungkook. Aveva scritto quel messaggio apposta.
Dopo un paio di minuti venne letto. Sorrise quando Jungkook gli scrisse che lo avrebbe raggiunto da lì a breve. Sembrava davvero così premuroso con lui..Poco dopo sentì bussare e andò ad aprire.
« ehy » disse Jungkook.
Il biondino lo fece entrare e chiuse la porta. Si sedettero entrambi sul letto. Il principe aspettò che fosse Jimin a parlare per primo, voleva dargli spazio e tempo.
« mi hanno buttato in collegio da piccolo, ma non posso odiarli, non c'è la faccio. Se mia madre morisse- »
« lei non morirà » disse kook subito.
« come possiamo saperlo? Jungkook, lo hanno detto i medici. È molto debole ed è già tanto se non è morta durante l'intervento!»Stava alzando il tono di voce per evitare di piangere. Jungkook lo guardava preoccupato e gli accarezzava i capelli sulla nuca.
« non lo sopporterei .. »
« Jimin, ascoltami. Lei è forte, vedrai che quando domani la andrai a trovare, lei sarà sveglia e felice di vederti»
Jimin lo guardò e sorrise debolmente.
Lui era il conforto che gli serviva.Gli scese una lacrima ribelle sul volto.
Jungkook la asciugò subito con un pollice e, d'istinto gli diede un delicato bacio sulla guancia.
Jimin arrossí subito.« odio le effusioni » disse ridendo
« non mi pare »Jimin ringraziò Jungkook mentalmente per tutto il supporto che gli dava.
Avrebbe mai avuto il coraggio di dirgli altro? Ad esempio che si stava innamorando di lui...________ autrice
Jimin mini mini, mi fanno piangere
Assieme <3
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We are surreal
FanfictionJungkook è il futuro erede al trono della bellissima città dell'Inghilterra, Londra. è ricco e con un grande segreto dentro di sé. Jimin lavora al castello per insegnare letteratura a sua sorella Hazel, innamorata di lui da sempre. Entrambi sono le...