Jimin tornò a casa alle quattro del mattino. Non aveva bevuto come altre volte, ma comunque era alticcio, gli girava la testa e aveva la nausea.
Rientrò in casa, camminò fino alla sala e bevve un bel po' di acqua ghiacciata. Si poggiò e chiuse gli occhi qualche istante. Sentì del passi dietro di sé, ma li ignorò.« Jimin, tutto ok? » sentì.
« s-si, sto bene » rispose senza girarsi.Qualcuno gli toccò la spalla, Jimin per un attimo sussultò, ma poi con quel tocco di rilassò.
Quel tocco lo conosceva bene..
Si voltò infatti, e alzando gli occhi vide il viso di Jungkook. Era visibilmente stanco e.. truccato?« Perché sei truccato? » domandò Jimin.
« sono uscito ieri sera.. »
« truccato? »
Jungkook rise. « geloso? »
« no, affatto! Non sono mai geloso io » era ironico, ma preferì tenerselo per se.Jimin si allontanò dal ragazzo, posò il bicchiere di acqua e camminò lentamente verso una poltrona. Ci si sedette sopra e chiuse gli occhi.
Jungkook era davvero bello con la matita sotto gli occhi, gli donava molto e risaltava il suo fascino. Aveva dei residui di un lucida labbra trasparente sulle labbra, che le facevano sembrare molto più carnose di quanto erano.
Il principe lo aveva seguito, si era seduto accanto e lui e aveva spento la luce. Non sarebbe venuto nessuno se la luce era spenta.« che fai? » sussurrò Jimin lentamente.
« niente.. non ci vedranno mica al buio» si avvicinò a lui.
« non ci sono le telecamere? »
« Jimin, rilassati » cambiò tono.Jungkook si avvicinò ancora di più, girò il viso del biondino ancora di più verso di lui, lo accarezzò lentamente e lo ammirava. Toccarlo gli era mancato da morire. Jimin era perso nel suo sguardo, Jungkook stava per baciarlo, ma Jimin lo spinse di scatto e iniziò a vomitare a terra.
Tossí più volte.
Jungkook lo aiutò, tenendolo da dietro.« tutto bene? » chiese poi, accarezzando i suoi capelli.
« si.. s-sono solo stanco » cercò di rialzarsi.
« forse dovresti controllarti quando bevi »Jimin si era messo a pulire quel poco che aveva rigettato, ma quando Jungkook parlò, si fermò.
Lo guardò.« Jungkook senti, se io sono ridotto così è colpa tua! E sai perché? Perché tu mi hai allontanato senza cercare una qualche soluzione per noi!» lo indicò.
« che!? »
« si, io quando sono triste bevo, ed io ero triste perché noi non ci parlavamo più! Avevi detto che ci saremmo visti con più precauzione, ma tu una settimana mi hai ignorato»Jungkook non parlò.
« ora, se non vi dispiace, maestà.. vado a dormire» il suo tono era da presa in giro. Poco dopo lo lasciò li da solo.
Jungkook non capiva.
O meglio, inizialmente non capiva il suo discorso, ma dopo che ci si soffermò per un po', aveva afferrato ciò che Jimin stesse dicendo. Gli dispiaceva molto per lui, non voleva che fosse ridotto così per colpa sua, si sentiva tremendamente in colpa. Sospirò più volte e si chiuse in camera.
Avrebbe voluto fare pace con lui quella sera, ma Jimin aveva rovinato tutto.. si doveva rassegnare a giorni in più senza parlarci o baciarlo..Quanto mi mancano quelle
Labbra, che prima tanto sognavo e
Poi ottenni.
Ora però non è più così. Lui non è
Più mio. Mi odia, è ridotto male per
Colpa mia, perché sono un reale del
Cazzo che deve sottostare a regole di merda.Jimin è bellissimo anche mentre
È ubriaco. Risalta i suoi occhi grandi e
Le guance diventano sempre
Rosse. La prima volta che ci siamo
Ubriacati insieme, me lo ricordo. Faceva
Molto freddo e le sue
Guance erano rosse.. bellissime.L'unico modo che Jungkook aveva per stare tranquillo, era scrivere.
Il mattino seguente, Jimin si svegliò abbastanza tardi. Era quasi mezzogiorno quando guardò l'orario dallo schermo del telefono e subito dopo ebbe una forte fitta alle tempie.
Si sedette, cercò di capire cosa fosse successo la sera prima, ma solo dopo una bella doccia iniziarono a riaffiorare ricordi. Sospirò quando rammentò il "litigio" avuto con Jungkook. Non era stato il primo, ma il biondo sperò tantissimo fosse stato l'ultimo. Gli faceva male al cuore litigare con lui, ma spesso se si irritava non si riusciva a controllare.Jimin, quindi non ci hai fatto pace?
Evidentemente no.
Mentre di vestí ripensò alla loro primissima notte insieme. Jimin era davvero un ragazzino che di cose da capire ne aveva ancora moltissime, era infatuato da Jungkook e credeva che tutto sarebbe stato fantastico. Quella era la classica mente giovanile, che a rivederla dodici anni dopo sembrava banale e divertente a volte. Su una cosa però lui aveva sempre avuto ragione, ovvero che Jungkook era davvero un ragazzo attraente, e che in qualche modo gli aveva rapito il cuore..Sono innamorato di Jungkook? ...
Si Jimin, lo sei. E sei anche un cazzo di
Idiota! Perché non glielo dici? Infondo non
Siete più bambini, dovete chiarirvi
Per bene.Sembrava quasi che la sua mente avesse vita totalmente propria.
Si decise a scendere al piano di sotto. Molti dei colleghi insegnanti erano dai familiari, lui invece si era limitato a scrivere qualche messaggio per far vedere che era ancora vivo. Prese una spremuta di arancia e voleva dei biscotti. Alzò le punte dei piedi e allungò il braccio il più possibile, ma non ci arrivava. Fece per fare un salto, ma qualcuno afferrò la confezione al suo posto.
Jimin si voltò per ringraziare, ma lasciò la parola a metà quando vide che si trattava di Jungkook.« g-grazie » disse.
« di niente.. e buongiorno » gli sorrise.Jimin sorrise cordialmente e si sedette sulla sedia, posò tutto sul tavolino e iniziò a mangiare. Quando doveva chiarire delle cose andava sempre in super ansia e si accaldava. Per non parlare della timidezza che si triplicava.
Jungkook si sedette accanto a lui quasi subito.« come stai oggi? » chiese.
« meglio, grazie »
« mi fa piacere.. »Il tutto si stava facendo imbarazzante. Un po' troppo anche per Jimin.
« senti Jungkook, mi dispiace per ieri. Non dovevo attaccarti» prese coraggio il biondo.
« non fa niente, non eri in te »
« no.. e che io non mi so controllare spesso e mi dispiace»
« davvero, non importa. Sono contento tu stia bene ora»Jungkook lo guardava e sorrideva, mentre Jimin stava morendo dalla voglia di abbracciarlo. Forse però non poteva fare neanche quello. Abbassò il capo solo a pensarci.
« ei, Jimin.. tutto ok? » Jungkook gli toccò la mano.
« non ho niente » assottigliò la voce.
« parlami, ti prego »Jimin lo guardò.
« e che.. credo che non reggerei a lungo questa situazione. Insomma, sai bene che tengo a te, e nascondermi così mi complica la vita»
Jungkook sospirò « lo so, non è bello neanche per me»Jungkook si alzò poi dalla sedia, si inginocchiò davanti a Jimin e gli prese le mani. Entrambi si guardarono.
« torniamo a vederci e stare insieme.. ricordati della nostra promessa»
______ autrice
Jungkook un sottone al 110%
Amorini troppo belli loro.
STAI LEGGENDO
We are surreal
FanfictionJungkook è il futuro erede al trono della bellissima città dell'Inghilterra, Londra. è ricco e con un grande segreto dentro di sé. Jimin lavora al castello per insegnare letteratura a sua sorella Hazel, innamorata di lui da sempre. Entrambi sono le...