Venticinque

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Quel pranzo era un abominio già solo vedendo la gente seduta a tavola. C'erano Jungkook con sua sorella, i loro genitori e gli zii più odiosi del mondo. Erano soliti criticare le nuove generazioni per ogni cosa, credendo di essere loro i migliori del mondo. Qualsiasi cosa era fatta diversamente dal loro modo di pensare, era automaticamente sbagliata.
Erano stati i primi, loro, ad assillare Arthur per far sposare Jungkook, altrimenti lui ci aveva anche già perso le speranze. Lì, era aumentato il suo odio verso di loro. Bella, la futura consorte di Jungkook, almeno così era scritto nei documenti, era vestita di un bellissimo e ricamato vestito rosa chiaro, quasi bianco. I capelli erano castani accesi, raccolti in uno chignon alto. Sorrideva sempre e sapeva qualsiasi tipo di buone maniere.
Jungkook infatti notò tale maturità nella donna, ma ancora una volta non si sentiva attratto da lei neanche un po'. Era bella, molto, decisamente affascinante.. ma, non faceva per lui, non gli batteva il cuore come accadeva quando c'era Jimin.

Ah, Jimin, era da diverse ore che non si soffermava su quel bel faccino pallido e paffutello. Notò quanto gli mancasse in quell'istante.
Gli venne un sospiro...

« Jungkook? Tutto ok? » chiese Hazel.
Si limitò ad annuirle.

Lei sapeva. Un ora prima del pranzo avevano discusso, lui si era aperto con lei riguardo alle sue ansie e paure per quella faccenda, Hazel si sentiva in colpa per non avere nessun tipo di potere per poter salvare suo fratello.
Si limitava ad ascoltarlo, accarezzarlo e fargli compagnia. Neanche Jimin aveva visto per soli due secondi. Era scomparso. Hazel teneva la sua mano sulla coscia del fratello come per far presente la sua attenzione verso di lui.

« Jungkook, dovresti portare Bella a vedere i cavalli. Sono uno spettacolo»
« caro, non oggi! Per lei deve essere tutto perfetto..»
« per me va bene tutto, non scomodiamo gli animali»

Era anche fin troppo buona, pensò Jungkook. Un po' troppo.
Jimin invece litigava se era necessario, era buffo e a volte impacciato, timido e soprattutto, era se stesso.

Quante maschere stava utilizzando Bella quel pomeriggio? Troppe, perché doveva sembrare perfetta per un futuro regno. Regno che Jungkook voleva governare, ma non con lei al suo fianco.

« farò ciò che vuole lei » disse Jungkook. Hazel lo guardò non aspettandosi tale risposta.
« mi fa piacere, figlio » rispose Arthur.
« beh, allora più tardi ci andremo » le sorrise.

Subito il viso della donna si fece paonazzo. Era già persa di lui. Infondo, molte principesse lo erano, sognavano e facevano salti mortali per poterci anche solo parlare qualche ora. E Jungkook lo sapeva.

Più tardi andarono. Lui la prese sotto braccio e camminavano lentamente per i vasti giardini del castello. Prima visitarono la grande fontana con fiori e siepi attorno. Successivamente andarono nella capanna di legno, famosa per essere stata costruita da Jungkook quando aveva sette anni. Almeno così diceva Arthur. Infine, si diressero nelle stalle. Erano grandissime e ospitavano trentacinque cavalli, divisi in base al sesso e dal più giovane al meno. Tutta la struttura era ben curata.
Jungkook scoprí l'immenso amore che la donna provava verso quei animali, e lo si notava dal sorriso che aveva quando si fermava a coccolare ogni singolo cavallo. Ci parlava a volte.

« vedo che ti piacciono molto »
« si, da quando ero piccola. Mi ricordo che mia madre mi aveva fatto vedere il video di un cavallo per farmi stare ferma per scattare delle foto» rise.
Anche Jungkook sorrise lievemente.
« da lì me ne sono innamorata »

Continuarono a camminare.

« Jungkook, come mai hai scelto me come consorte?»

Jungkook perse dieci anni di vita. Impallidí. Come avrebbe mai potuto rispondere? Non poteva, perché niente era stato per suo merito.
Esitò per tempo che parevano tre ore, facendo comunque il vago.

« sembravi interessante e la gente parla bene di te» non la guardò.
« oh, capisco. Mi fa piacere! » sorrise.

Quando uscirono, una ventata gelida di pieno inverno li colpì in volto. Bella strinse le spalle e tremò, anche Jungkook avvertì molto bene il freddo, ma subito la guardò. Si tolse il cappotto e lo adagiò nella due spalle.
Lei lo guardò sorridendo, innamorata persa di lui. Il moro però cercò di evitare lo sguardo e a passo veloce, tornarono in casa.

Tornarono in salotto, dove c'erano gli stessi parenti di prima e in più si era aggiunta la madre di Bella.
Si sedettero tra di loro.

« dove eravate? » chiese la madre della ragazza.
« Jungkook mi ha fatto visitare il posto. È stato tutto perfetto!»
« si .. le piacciono i cavalli perciò l'ho portata a vedere i nostri»
« che bravo! Li vedo già sull'altare! » disse la donna.

A quella frase, Jungkook ebbe una fitta al petto. Ripensò subito a Jimin. Non lo aveva ne visto né sentito per tutto il tempo, gli mancava molto. Aveva una voglia matta di lasciare tutti ed invadere la sua stanza, ma non poteva.. maledettamente c'era lei ad ostacolare tutto.
E Hazel dov'era? Il suo unico sostegno non c'era.
Decise di azzardare provando a pensare al giorno del suo matrimonio. Jungkook di spalle, sopra l'altare e con un sorriso finto e truccato stampato in volto, mentre attendeva la sua donna. Tutti che li guardavano, telecamere ad ogni angolo e gente da tutto il mondo in diretta a fissarli, credendo che dietro tutto quello c'era Amore.
Amore? Amore no. Quella sarebbe stata una perfetta baracconata. Un circo a cui mezzo mondo avrebbe creduto...
Gli venne dell'amaro in bocca a pensarci..
E poi ci sarebbe stata Bella, sicuramente incantevole con il vestito bianco, ricamato e pieno di diamanti, con il sorriso vero in volto, come era abituata a tenere. Lei probabilmente sarebbe stata l'unica felice davvero tra i due. E Jungkook si sentiva in colpa a pensare questo, perché lei non lo meritava. Era bellissima e carina, meritava un marito galantuomo e innamorato di lei veramente.
E Jimin dove sarebbe stato?
Conoscendolo non si presenterebbe, pensò Jungkook. Ma se mai decidesse di andare, si metterebbe nell'ultimo posto in assoluto. Preferirebbe non farsi notare da nessuno e soffrire lontano da tutti.

Jungkook non avrebbe mai fatto più nulla per farlo soffrire, se lo prometteva ogni volta che lo incontrava, che lo baciava e lo toccava. Insomma, ogni sguardo era una promessa di vita eterna insieme.

Fu lì che sorrise veramente... Mentre lo pensava.












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________ autrice:

:')

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