Yours

13. Chelsea

Chelsea pov

"Grazie per esservi trattenuti fino a tarda ora, buona serata a tutti" detto questo il nostro capo ci saluta uscendo dalla sala riunioni dopo aver trascorso un'ora in più rispetto al normale orario di chiusura dell'ufficio.

Estraggo il cellulare dalla borsa per controllare se mi sono arrivati nuovi messaggi da parte di Ben, il quale ho avvertito che averi fatto tardi per la riunione improvvisata all'ultimo minuto, voluta dal capo per discutere dell'imminente progetto che avverrà fra noi e l'azienda di Alex.

"Ciao piccoletta" Poppy mi saluta di tutta fretta per tornare a casa dai suoi amori perché domani partono per un paio di giorni in montagna, regalo fattasi da Scott lui stesso per il suo compleanno.

"Ciao Pop e guida prudentemente" ricambio il saluto aggiungendoci anche un abbraccio.

"Buona serata Poppy e Chelsea" ci passa affianco Greg uscendo anche lui dalla sala ormai quasi vuota.

"Anche a te" esco solo dopo aver controllato tutto sia al suo posto.

Quando le porte dell'ascensore si aprono, mi ci fiondo dentro e prima che arrivi qualcun'altro continuando a premere ininterrottamente il tasto del piano terra.

Non mi piace condividere l'ascensore con persone sconosciute o con cui non ho nessun tipo di rapporto lavorativo stretto.

Arrivata a destinazione, estraggo una sigaretta dal porta pacchetto di Hallo Kitty con accendino incorporato, regalatomi da nonna Aria qualche settimana fa.

Porto il cilindro di carta e tabacco alla bocca, ricontrollando se ho qualche nuova notifica da perte del rosso ma non c'è niente.

Quando giungo alle porte scorrevoli, esco dall'edificio e la accendo.

Ne avevo davvero bisogno.

Percepisco il mio corpo rilassarsi leggermente grazie alla nicotina.

Intraprendente, decido di chiamarlo al posto di inviargli un messaggio per avvisarlo che ho finito di lavorare.

Apro l'app della rubrica e cerco il numero di Ben ma quando sto per premerlo, sento qualcuno sfilarmi la sigaretta dalla bocca.

Impaurita, mi volto di scatto ed infilo la mano nella borsetta per impugnare il mio taser rosa brillantinato ma non appena metto a fuoco la figura difronte a me esalo un sospiro di sollievo e allento del tutto la presa dall'arma.

Alex dista a pochi passi da me in tutta la sua bellezza, col busto fasciato dalla camicia leggermente aderente del completo, essa però ora è sbottonata di più rispetto a quando è in ufficio, permettendomi così di intravedere i suoi tatuaggi sul petto.

"Mi dispiace per il ritardo" cerco di evitare i suoi occhi perforanti.

Annuisce aspirando quel che resta della mia sigaretta.

"Andiamo, Ben e Maya ci stanno aspettando" mi offre la mano, la quale accetto un po' titubante ma non appena sento il calore del suo palmo sul mio, tutte le mie paure scompaiono.

"Sali" mi apre la portiera dei sedili posteriori da bravo gentiluomo qual'è.

"Grazie" lo ringrazio e salgo in auto.

"Hey" vengo accolta dalle braccia sottili di Maya, la stringo forte di rimando immergendo il volto dell'incavo del suo collo respirando il suo profumo di lavanda.

"Ciao piccola" mi saluta anche Ben dal posto del passeggero, si allunga verso di me lasciandomi un bacio sulla fronte e una carezza sulla guancia.

Sorrido fra le sue braccia contenda di aver risolto il fraintendimento di ieri sera.