20. Chelsea

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Chelsea pov

In queste due settimane non ho fatto altro che stare con loro.

Ed è per questo ora sono nel loro loft a fare colazione prima della mia imminente partenza per New Orleans.

"Hai preso tutto?" mi domanda Ben adocchiando la mia valigia affianco alla porta d'entrata.

"Si, ho controllato due volte, casomai se mi manca qualcosa la compro o la chiedo in prestito a Poppy" lo tranquillizzo lasciandogli un bacino gentile sulla guancia.

"Allora andiamo" Ben afferra la mia valigia, Alex le chiavi dell'auto e Maya la mia mano.

"Allora andiamo" Ben afferra la mia valigia, Alex le chiavi dell'auto e Maya la mia mano

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Odo la famigliare suoneria del mio cellulare risuonare nell'abitacolo.

"Dimmi bebe" rispondo alla mora al secondo squillo.

"Volevo solo dirti che sono quasi arrivata all'aeroporto" Poppy mi informa della sua posizione.

"Anch'io sono quasi lì" le faccio sapere notando il cartello dell'aeroporto al bordo della strada, dal sedile posteriore dell'auto sportiva di Alex.

"Ciao Chelsea" Emily mi saluta dall'altro capo della telefonata.

"Ciao Emily e Scott" saluto anche Scott sapendo che raramente le ragazze escono senza di lui.

"Hey Chelsea" velocemente mi saluta anche lui.

"Sei da sola ma soprattutto hai fatto colazione?" la mora mi domanda curiosa.

"No, mi stanno accompagnado Alex, Maya e Ben" rispondo alla sua prima domanda contenta della loro compagnia.

E nel mentre la bionda mi accarezza la coscia scoperta grazie alla cortezza dell'abito che indosso oggi.

"E si ho fatto colazione e deduco dalla domanda che tu non l'abbia fatta invece" deduco conoscendola come le mie tasche.

"È stata colpa di Scott" da la colpa ad esso facendo scoppiare a ridere tutti quanti tranne il diretto interessato.

"Fammi sapere quando arrivi e salutami i tuoi amori" emette il rumore del bacio con la bocca ed interrompo la chiamata dopo averla salutata.

"Cinque minuti e siamo lì" Alex ci informa carezzando con le punte delle dita la mano di Ben posata sul bracciolo.

"Mmh" annuisco solo, triste di doverli già lasciare.

Come ho detto prima in queste due settimane non siamo mai stati un attimo senza la presenza dell'altro, ed ora devo lasciarli, anche se sono solo un paio di giorni.

Arrivati al parcheggio dell'aeroporto, smontiamo tutti dalla macchina.

"Grazie" ringrazio Ben dopo che ha galantemente estratto la mia valigia dal bagagliaio.

"Tranquilla ci penso io" si riferisce al fatto di portarla lui per me.

Lo ringrazio nuovamente, lo prendo a braccetto e Maya fa lo stesso ma con Alex.

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