18. Chelsea

405 19 1
                                    


Chelsea pov

Arrivate difronte a casa di nonna, spengo il motore per poi voltandomi verso Poppy.

"Scendiamo" la incito ad uscire dall'auto, ora parcheggiata nel vialetto di Aria.

Smontate entrambe, le afferro gentilmente la mano e sorpassiamo le poche scale del portico, fermandoci così davanti alla famigliare doppia porta bianca.

Busso forte e un bel pò di volte per via della poca capacità uditiva dell'anziana signora.

"Si può sapere chi diamine è che bussa a quest'ora" essa urla infastidita spalancando poi la porta, accogliendoci in vestaglia.

Tipico di nonna.

"Tesori cosa ci fate qui, vestite così per giunta" ci guarda da capo a piede con le sopracciglia aggrottate confusa.

"Ciao nonna, possiamo entrare?" chiedo salutandola con un piccolo sorriso in viso.

"Entrate" si sposta di lato per farci passare per poi chiudersi la porta alle nostre spalle.

Ci accondiscendiamo sul divano rosso in salotto mentre nonna va in cucina a fare chi sa che cosa.

Poppy posa gentilmente la testa sulla mia spalla con lo sguardo vuoto puntato sulla televisione accesa su un canale di cucina.

"Ora parlate" Aria torna con due bicchieri d'acqua, i quali posa sul tavolino in mogano e poi si siede anche lei ma sulla poltrona accanto a noi.

E così le racconta della serata di beneficenza, del perché fosse così giù di morale, del perché non potesse stare pubblicamente assieme ai suoi fidanzati e a come si è sentita vedendoli felici da soli.

"Poppy tesoro" le accarezza la guancia bagnata dalle lacrime asciugandogliele col pollice.

"Questo è un tuo punto di vista dagli occhi degli sconosciuti non dalla Poppy fidanzata con loro, dovreste parlarne, molto probabilmente ora saranno preoccupatissimi per come sei scappata via dalla cena" le parla con voce dolce e comprensiva.

Essa velocemente estrae il telefono dalla borsetta, lo sblocca e vedo quindici chiamate perse da parte di Scott ed Emily.

Porta subito il cellulare all'orecchio.

"Scott" parla con voce rotta sentendo la sua voce.

"Hap" copre un singhiozzo col palmo della mano ed io le do il mio conforto accarezzandole il ginocchio col pollice.

"Sono a casa della nonna di Chelsea" lo informa della sua posizione alzandosi di scatto.

"No stai tranquillo, fra poco torno a casa e vi spiego tutto" si risiede interrompendo la chiamata.

"Chi vuole del gelato?" propone nonna ora sorridente.

"Io" alziamo entrambe le mani come bambini all'asilo.

"Io" alziamo entrambe le mani come bambini all'asilo

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
YoursDove le storie prendono vita. Scoprilo ora