3. Chelsea

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Chelsea pov

"Ho davvero bisogno di parlare con Poppy" è quello che continuo a mormorare durante tutto il viaggio in auto fino a casa sua.

Al negozio, uscita dal camerino, ho scoperto che Maya si era praticamente volatilizzata e che aveva già pagato per tutti i miei vestiti.

"Cazzo, cazzo" impreco a bassa voce ricordando l'accaduto mentre prendo l'ascensore per arrivare al piano di Poppy.

Passo il suo appartamento e suono a quello dei Johnson.

"Arrivo" odo la voce gentile di Emily dall'altro capo della porta.

"Ciao Chels" mi saluta con un sorriso che ricambio un pò forzata.

"Ho bisogno di Poppy" la supplico con lo sguardo.

Vedendomi così turbata, chiama subito ad alta voce il nome della mora.

"Lo sai che anche se non urli ti sento ugualmente, vero amore" essa la sgrida raggiungendoci all'entrata.

Non appena però vede il mio volto, si fa seria e mi abbraccia stretta.

"Cosa succede Chelsea?" domanda tutta preoccupata dopo aver sciolto l'abbraccio.

"Possiamo parlare?" le chiedo, non volendo disturbarla se ha altro da fare.

"Certo andiamo nel mio appartamento, vieni" mi prende per mano fino a che non siamo in casa sua.

Dove le vomito tutto quello che è accaduto oggi e ieri notte mentre lei ascolta e annuisce attenta.

"Io penso tu possa fare quello che ti pare Chels, ti piacciono prova ad uscirci, non ti piacciono parlagliene, hai paura di quello che penseranno gli altri? Infischiatene se tu sei felice il parere di altri non conta un cazzo" mi prende le mani fra lei sue con sguardo materno.

"Piccoletta sai cosa mi ha detto una volta una signora che conosco?" domanda aspettando che gli chieda cosa.

"Cosa?" la accontento.

"Che alle volte la paura ti frena dal vivere appieno la tua vita, facendotene pentire alla fine di essa" la sue parole mi colpiscono più di quanto voglia ammettere.

"Ora, che te ne pare di concludere la giornata con una spa fatta in casa?" propone cercando di non farmi rimuginare troppo.

"Va bene" accetto volentieri.

Iniziamo a preparare il necessario.

Poi ci laviamo entrambe il viso e prendiamo una maschera a testa.

Io prendo dei pach a forma di cetriolo e li applico uno sulla fronte e due sulle guance, due maschere per le occhiaie, una per le labbra e una per i punti neri sul naso.

Per quanto riguarda la mora, ha scelto una maschera idratante e una per le labbra.

Passiamo venti minuti di totale relax distese sul divano con in sottofondo il nostro podcast preferito.

"Vado a fare uno frullato, ne vuoi uno anche tu?" domando alla mia amica che sta smanettando col telefono.

"Certo" mi risponde annuendo e sorridendomi grata.

Vado in cucina, dove inizio a preparare la bevanda con due banane congelate, fragole ed un pizzico di miele.

Frullato bene il tutto, lo verso in due bicchieri carini, ci aggiungo la cannuccia e lo consegno a Poppy.

"Grazie" mi ringrazia bevendone un sorso.

"Mm..buono" tutta saltellante, si attacca alla cannuccia.

Scaduto il tempo per le maschere le leviamo ed applichiamo il siero e la crema idratante.

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