Capitolo 6- Cosa ne sarà di noi?

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Iseul

 4 Gennaio ore: 2:43

<<ehi...>> mi afferrò la mano stringendomela. Mi voltai verso di lui scoprendomi la faccia dal cappuccio della felpa. Lo fissai negli occhi scuri e stanchi mentre lui mi trascinò verso di se e mi bacio, un bacio a stampo, leggero, le sue labbra erano fredde e screpolate al tocco.

<< fa attenzione.>> disse poi separandosi da me. << hai cinque minuti.>> disse annui e mi voltai ma lui strinse la presa << non farti scoprire.>> sussurrò guardandosi attorno per poi lasciarmi. Lo fissai con la coda dell' occhio andare verso l'auto che avevamo rubato, i capelli rossi fiammeggianti scomparvero all' interno dei posti posteriori mentre Lucas mi fece un cenno appoggiato all'auto mentre faceva benzina.

Cinque minuti, il tempo di chiamare Namjoon e digli finalmente che ero viva. Avevamo abbandonato tutto portando con noi solo lo stretto necessario e qualche spiccioli, io, Rose, Hyunjin e Lucas eravamo riusciti a fuggire, altri con noi, ma avevamo visto Jennie e quel piccolo Doung venir presi dalla polizia e portati via, avevo ben presente che fine avrebbero fatto, molti di noi erano minorenni e toccava i servizi sociali e le case famiglie, altri erano poco più di maggiorenni, Lucas e Hyunjin per lo meno lo erano già e sapevamo che se venivano presi probabilmente toccava i domicigliari o peggio, la prigione, dal momento che Lucas aveva le mani sporche di almeno tre cadaveri alle spalle, e Hyunjin aveva a che fare con furti e droga, sicuramente se venivano presi non erano cosi clementi ed ero certa che Jin non potesse salvare tutti, perché sapevo che lui qualcosa stava facendo per salvare almeno mio fratello o chi è più caro per lui.

Lucas, che era a capo di quella fuga, mi diede la necessità di chiamare Namjoon solo per far sapere che ero viva, se lo chiamavo e poi fuggivamo anche se rintracciavano la chiamata il tempo di arrivare a Hanam, dove eravamo attualmente, eravamo già andati via quindi la cosa era più che fattibile, eravamo distanti da Seoul, abbastanza per essere protetti ma la strada per arrivare a Sokcho, dove Lucas aveva dei amici che ci potevano aiutare a lasciare il paese, tramite un tragetto che ci avrebbe portato a Hakodate dove lì avremo iniziato almeno una nuova vita magari non tanto diversa di quella precedente ma sicuramente più sicura da essere ricercati dalla polizia o da essere uccisi dagli scagnozzi di Beom Seok.

Mi avvicinai alla cabina telefonica del bar in cui ci eravamo fermati per fare benzina, mi guardai attorno assicurandomi che Rose era ancora al interno per avere un tempo necessario e composi il numero di Namjoon. Che ore erano? Sicuramente era fin troppo tardi e non sapevo se avesse o meno risposto ma era la mia unica occasione.

Mio fratello rispose dopo qualche squillo.

<< chi parla?>> la sua voce era preoccupata e quasi tremante, deglutì perché non avrei voluto spaventarlo. Magari c'era la polizia con lui? Magari mi avrebbero rintracciato davvero e avrei messo tutti in pericolo. Ma non potevo tirarmi indietro.

<< Nam>> sussurrai e lui lascio andare un sospiro di sollievo.

<< Ise...>> parlò anche lui a voce bassa e poi sentì dei passi come se si stesse spostando e disse << stai bene? Dove sei sei? Sei ferita?>>

Sorrisi << sto bene>> risposi << ti ho chiamato per farti sapere questo. >> feci una pausa << sono viva. Sto bene.>> Namjoon sembrava prendere fiato come se in tutto questo tempo l'avesse trattenuto per sentire queste risposte.

<< dove sei?>> chiese e io fissai la macchina nera parcheggiata davanti alla pompa di benzina.

Non dire niente. Aveva detto Lucas.

The Only Hope For Me Is You - SPLIT MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora