Alcuni anni prima.
Quando Eunjin nacque io ero accanto a mamma, accanto al letto la fissavo sorridendo. Joy era accanto alla finestra, gli occhi lucidi mentre teneva tra le mani quel fagottino.
<< si è addormentato.>> Junhyung aveva appena pochi anni ma già, sebbene era geloso della nuova arrivata, sapeva che doveva proteggerla, sebbene avesse solo due anni aveva resistito nel tenere gli occhietti aperti finché Eunjin non era crollata.
<< Tae vuoi tenerla tu?>> fissai Joy quasi impaurito mentre mi porgeva la piccola dormiente.
<< o-ok>> quando era piccolo Junhyung non l'avevo mai tenuto in braccio perché si agitava troppo e temevo di farlo cadere, Eunjin invece era calma, dolce, quasi sin immobilizzava quando qualcuno la teneva tra le braccia stretta.
Appena la presi i suoi occhi si spalancarono e io temetti che ora scoppiava a piangere disperata. Invece quello che fece fu sorridermi, un sorrisole sincero mentre le mie lacrime scesero senza consenso dal mio viso. Salutando la piccola.
Jungkook
Poi la serratura scattò.
<< Lui sta arrivando>>
<< devi andartene!>>
<< ora!>>
Eran le parole di Han rin che era entrato nella stanza di colpo per poi cacciarmi, Taehyung si era aggrappato a me in lacrime e quello sguardo era di dolore, puro dolore e disperazione quando mi disse<< non lasciarmi solo>> ma io cosa potevo fare?
Han rin mi caccio, se ne andò poco dopo e quello che sentì attraverso quelle pareti sottile erano qualcosa che non volevo sentire. Volevo che smettesse, che tutto quell' incubo smettesse, i gemiti di Beom Seok, quella voce roca che diceva a Taehyung che andava tutto bene, che era suo, che ora avrebbe goduto. Ma goduto cosa? e mentre i respiri di Beom si fecero pesanti le lacrime di Taehyung echeggiavano tra le pareti come spilli che si infrangevano nella carne, lo odiavo, rannicchiandomi sopra quel materasso tappandomi le orecchie. Non volevo sentirli, non potevo.
Sapevo che era una sofferenza mia come quella di Taehyung, forse più sua che mia, lui subiva fisicamente e mentalmente io solo mentalmente, il dolore che provavo era solo nel mio cuore, come la rabbia che provavo dentro, Taehyung invece, dopo ore di sofferenza restava lì. Immobile nel letto come una bambola rotta, una bambola inutilizzabile e da buttare, non funzionava più, e ogni volta il suo corpo era così debole cosi come la sua mente, cosi spezzata. Avevo cosi paura, paura che se non fossimo usciti da quella casa alla svelta lui sarebbe morto, spezzato, distrutto, avevo paura fosse scomparso, in piccole briciole e che di lui non fosse restato più nulla.
<<Eunnie.>> mormorò nel sonno mentre piano gli accarezzavo i capelli. Avevo smesso di canticchiare sottovoce e lui si era addormentato tra le mie braccia, ero tornato da lui quando dopo un bel po' di tempo c'era troppo silenzio, segno che Beom se ne fosse andato, l'avevo trovato tremante con ancora le lacrime sul volto a fissare il vuoto accanto a lui, nudo, mezzo coperto, senza forze. L'avevo lavato, vestito, stretto a me, avevo cantato per lui e si era addormentato in un sogno agitato.
<< NO!>> si alzò e io li strinsi a me delicatamente bloccandolo per le braccia mentre inizio di nuovo a piangere e avere degli spasmi, un affanno e occhi terrorizzati.
<< l-lui...>> cerco di dire. << lui l'ha presa... E-eunjin, l-lei.>> scossi la testa lo presi per i fianchi
<< No tae...>> dissi ma lui pianse.
<< ha preso anche lei!>> alzo la voce e io cercai di calmarlo prima che qualcuno arrivò.
<<tae guardami!>> dissi notando che stava perdendo il controllo, il respiro era affannato e aveva chiuso gli occhi scuotendo la testa per poi portarsi le mani alle orecchie
<< stammi lontano. NON TOCCARMI!>> urlo e io lo lascio. Si rannicchiò e pianse.
<< Tae sono io. Guardami ti prego.>>parlai dolcemente ma il suo sguardo era perso nel vuoto, distrutto, come se non avesse più nulla. Respirò affannosamente.
<< non voglio che gli accade qualcosa l-lei...>> gli presi il viso girandolo nella mia direzione costringendolo a guardarmi.
<< Tae. Eunnie sta bene.>>
<< come lo sai?>>
Rispose, ed era cosi non lo sapevo. Non potevo saperlo eppure nel mio cuore me lo sentivo.
<< sta bene.>> gli risposi fissandolo negli occhi << stanno tutti bene.>> lo rassicurai deciso.
<< è ci troveranno. Ci verranno a prendere.>> lui mi fissò aveva smesso di affannare e il viso era ancora rigato di lacrime. <<capito tae?>> gli risposi << loro ci troveranno.>> lo fissai deciso perché lo ero. Ero certo di queste mie parole. Sicuro che loro ci stavano cercando, certo che ciò avrebbero trovato e che tutto questo incubo prima o poi sarebbe anche finito
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The Only Hope For Me Is You - SPLIT MIND
Acción-c'è un momento .....che tutto si ferma e smetti di lottare, di voler fare qualsiasi cosa perché sai che è inutile gridare, che sai che non puoi fuggire, che qualsiasi cosa che fai magari è anche peggio quindi ti fermi. Lasci fare sperando che tutt...