Capitolo 12- Ti rivoglio con me part 2

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Jimin

20 febbraio

Seduto sul letto dell' ospedale fisso mia madre all di là dal vetro che divide la stanza con il corridoio. Non volevo capitasse, almeno non lì, davanti a tutti, non al mio spettacolo per lo meno. Era ovvio che il mio svenimento questa volta non era per il troppo allenamento, o meglio anche, ma era ormai palese si trattasse di quel mostro che mi rincorreva da ormai troppi anni, la voce nella mia testa aveva ripreso dopo che Yoongi se ne era andato, lui era l'unico a silenziarla, dopo quello che era successo a Jungkook per lo meno. Pensavo di essere felice, prima che tutto questo accadde, eppure la felicità cos'è realmente? È come qualcosa che si sgretola piano tra le mani e poi sparisce in una volata di vento.

Quando mia madre entrò alzo gli occhi. << non ti ricoverano.>> ero all' ospedale per lo meno, non in clinica. Svenendo ero caduto dal palco e avevo picchiato la testa, tagliandomi e prendendo ben cinque punti e mi ero slogato la spalla e preso una botta al naso, per questo in questi due giorni dovevano tenermi sottocontrollo per poi valutare le conseguenze.

<< meno male>> dissi sospirando << andiamo a casa?>> chiesi e mia madre mi fulminò.

<< io non ce la faccio cosi eh!>> disse lei evitando il mio sg8uardo. Vidi gli occhi rossi e lucidi e chiusi gli occhi sospirando, abbassai il viso. Mi sentì in colpa.

<< papà ti ha lasciato per colpa anche mia?>> papà non veniva a casa a dormire da almeno quattro giorni.

<< ma che dici.>> disse lei asciugandosi le lacrime. La fissai e lei sospirò facendo cadere le braccia lungo i fianchi << papà è uno stronzo che si faceva la segretaria.>> disse e io rimasi scioccato.

<< perché non mangi?>> ed era la prima volta in tutti quei anni che me lo chiese.

La prima volta dall' inizio della malattia che me lo domandò direttamente.

Rimasi un attimo immobile deglutendo.

<< Jungkook.>> sussurrai e lei annui sospirando e sedendosi sul letto.

<< tesoro sono sicura che...>>

<< e anche...>> strinsi il lenzuolo e chiusi gli occhi e lei tacque.

<< hai presente la casa che mi avete dato. Quella che mi avete detto che è mia e un giorno potrò trasferirmi.>> lei annui << i vestiti che Dae ha trovato non erano di Jungkook ma del mio ragazzo.>> la fissai e lei socchiuse le labbra.

<< ex. Ragazzo>> precisai mordendomi il labbro.

<< jimin...>> mi strinse a se. << quante cose non mi hai raccontato mh?>> la strinsi e ame e chiusi gli occhi. Troppe avrei voluto dirgli ma stetti zitto.

Quando rientrammo mamma si voltò e mi sorrise << mangiamo?>> la fissai e annui.

<< prima...>> dissi << vorrei fare una cosa.>> presi il cellulare tra la mia tasca e lei annui.

<< preparo del ramen.>>

Composi il numero che sapevo a memoria non sapendo se avesse o meno risposto ma non importava, dovevo parlare, digli.

<< questa è la segreteria telefonica del numero--- dopo il bip.>> scossi la testa perdendomi gran parte di quello che diceva e dopo quel fastidioso bip stavo per riattaccare ma presi un respiro profondo e iniziai a parlare.

The Only Hope For Me Is You - SPLIT MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora