Capitolo 47- un sospiro ancora

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Taehyung

<< ok Tae. Proviamoci ancora ok?>> May aveva iniziato una specie di cura, una nuova terapia, cosi la chiamava, che in qualche modo mi avrebbe aiutato a superare i " cattivi ricordi" cosi aveva deciso di chiamarli lei, diceva che una volta che mi fossi ricordato ogni dettaglio poi la mia mente sarebbe stata in pace e li avrebbe cacciati. " avrebbe fatto tutto meno male" ma per me non era proprio cosi. Deglutì torturandomi le mani, quel pomeriggio ero solo, avevo da poco finito il pasto che mi avevano portato le infermiere, ora avevo anche ripreso a mangiare come si doveva e acquistare un po' di chili, ero solo perché Jungkook non era più ricoverato lì, ed ora faceva avanti indietro proprio come un semplice visitatore, proprio come gli altri.

<< Taehyung?>> esitai abbassai lo sguardo e mi morsi il labbro.

May chiuse la cartella e mi fissò. << qual è il problema?>> chiese chinandosi verso di me. Alzai lo sguardo su di lei << hai paura?>> mi chiese dolcemente e io annui.

<< va bene facciamo cosi.>>

<< e che io non...>> parlammo insieme e smisi di parlare nell'istante che smise anche lei e alzai lo sguardo per fissarla.

<< si, dimmi>> May mi fisso e io anche

<< e che fa male ricordarsi queste cose.>> dissi piano e May sospiro annuendo.

<< lo capisco.>>

<< io non voglio ricordarmi di queste cose>> May mi fisso.

<< Tae, è un percorso difficile, lo capisco. Ma è anche un metodo provato per farti sentire meglio dopo.>> alzai il viso e scossi la testa.

<< io non mi sento meglio dopo però.>> ammisi.

Alcune ore dopo.

May mi convince a provarci con Jungkook al mio fianco. Soltanto una volta e io dopo un po' accettai.

May spiegò a cosa consisteva EMDR a Jungkook e poi si sedette al mio fianco.

<< è bene che non lo tocchi se non sono io a dirtelo Jungkook>> avviso May mentre Jungkook annui.

<<Tae ti ricordi cosa abbiamo detto del tuo posto sicuro?>> la fissai e annui. Ricordo bene quel esercizio, era forse uno dei miei preferiti, il tepore al petto che riuscivo a sentire in quelle occasioni mi faceva star bene.

<< perfetto.>> mi si avvicino mettendosi di fronte a me << pronto?>> e io chiusi gli occhi concentrandomi sulla sua voce, sui suoi movimenti, concentrandomi solo su quello e lasciandomi andare completamente.

<< torniamo in quella stanza Tae.>> disse la sua voce.

<< cosa succedeva in quella stanza riesci a ricordare?>>

Il mio corpo fu preso da un brivido gelido, e poi riuscì a vedermi, riuscì a sentire tutto. Sopra di me c'era un uomo, era nudo. Deglutì e strizzai gli occhi. Dovevo parlare.

<< s-sono disteso sul letto.>> May annui.

<< sei solo?>> scossi la testa

<< come ti senti al momento Taehyung?>>

<< impaurito io credo che>> esitai stringendo i braccioli della sedia. L'uomo si era messo il lubrificante sul suo pene e mi sorrise. Ero fermo immobile, piangevo e tremavo. Non ero così piccolo, avevo si e no dodici anni, ma non era cambiato niente. Mai cambiava niente.

The Only Hope For Me Is You - SPLIT MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora