Capitolo 46- L'emozioni

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Taehyung

Sentivo i passi al di là della porta, subito portai le coperte fino alla testa iniziando a tremare. No, non volevo che mi facesse ancora del male, non volevo piangere ancora. Ero stanco basta.

Senti la serratura scattare e il cuore pulsarmi in gola, la porta scricchiolò, aprendosi del tutto. Trattenni il fiato portandomi la mano alla bocca. Ma lui sapeva che ero lì, mi stava osservando potevo vedere l'ombra attraverso il lenzuolo, sentivo il suo respiro, poi lui rise e fu allora che il mio cuore perse un battito, sentì la pelle nuda, sentì freddo. Sbarrai gli occhi rendendomi conto che stavo guardando il soffitto sopra di me. Non sentivo nessun tipo di dolore, né fisico, né mentale, ma percepivo il corpo di lui sopra di me mentre gemette, mentre aveva spasmi di orgasmo, mentre veniva dentro di me, riempiendomi.

Poi stavo guardando qualcos'altro io non ero più disteso in quel letto ma in quel letto c'era qualcun altro ed era ancora peggio assistere quella scena da un'altra prospettiva.

<< sei così bravo>> stava dicendo quel uomo nudo. Disteso c'era qualcun altro al mio posto ma io faticavo a capire chi fosse, non lo vedevo. Cercai di fare un passo per aiutare qualunque persona c'era al mio posto ma qualcosa mi blocco, abbassai lo sguardo rendendomi conto che delle braccia mi avevano afferrato le caviglie e mi stavano impedendo di muovermi. Mi dimenai. << lasciatemi!>> urlai ma quelle strinsero la presa, cercai di dimenarmi alzando lo sguardo verso l'uomo e quello estraneo nel letto. L'uomo gemette e la figura sotto di lui invece non fece verso, non fece nessun tipo di gemito ne pianto ma io sapevo stava soffrendo, sapevo che era in quello stato mentale in qui non poteva far altro che restare fermo e zitto immobile aspettando che lui finisse. << sei cosi innocente.>> urlai ma sembrava che nessuno dei due mi sentisse.

<< smettila!>> urlai << lascialo stare!>> e più mi dimenai più quella presa di quelle braccia strinsero la presa. Volevo solo salvarlo. << lascialo stare bastardo!>> urlai e mentre l'uomo invece gemette di piacere io riuscì a liberarmi, appena sentì la presa lasciare diedi un calcio alle mani che mi stavano cercando di afferrare di nuovo e corsi verso il letto che in quel istante sembrava sempre più lontano, sembrava una corsa senza fine e poi infine riuscì a raggiungerlo appoggiai la mano sulla spalla di quel signore e....

Sobbalzai alzandomi di colpo cercando respiro. Passai la mano sul viso e mi resi conto che stavo piangendo.

<< Tae...>> sentì Jungkook chiamarmi nel semibuio ma non riuscivo a visualizzarlo e per qualche istante fissai le mie mani come se erano macchiate di sangue al posto che di lacrime.

<< Taehyung!>> Jungkook si sedette al mio fianco << ehi>> mi accarezzo la spalla e poi allungo la mano verso il mio viso facendomi voltare verso di lui. << Taetae?>> a quel soprannome lo scrutai confuso e lui fece un sospiro profondo << Tae stai bene?>>

Annui e poi cercai di riprendere a respirare adeguatamente << stavi urlando>> mi fece notare Jungkook e io lo fissai. << incubi?>> chiese e io deglutì fissando il vuoto.

<< stai bene?>> lo fissai e lo abbracciai stringendolo forte << sto bene>> lo rassicurai.

Il giorno seguente

<< questo è tutto... poi mi son svegliato>> avevo raccontato a May del mio sogno e lei dopo aver scritto sulla mia cartella clinica aveva riletto riflettendo in silenzio per qualche istante.

<< perché pensi di esserti svegliato proprio in quel attimo?>> chiese e io inarcai un sopracciglio << riformulo.>> disse sporgendosi in avanti << pensi ci sia una ragione del perché ti sei svegliato proprio in quel momento?>>

The Only Hope For Me Is You - SPLIT MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora