Jungkook
30 gennaio.
Da quando Beom Seok l'aveva ridotto in quello stato, Taehyung, era come se fosse stato traumatizzato. Era cambiato. Sembrava aver paura di tutto. Eppure non era la prima volta che gli capitava quello che gli era capitato. Non so molto del suo passato ad essere sincero ma, da quel che ho capito, dai suoi di racconti e da quelli di Yoongi, la sua infanzia dev'essere stata difficile, difficile a tal punto che a volte era difficile da sopportare il dolore. Han – Rin mi aveva spiegato, nel suo punto di vista, come si poteva sentire Taehyung. Ma immagino non era nulla ripetuto a quante volte lui aveva sopportato quel tipo da trattamento, soprattutto quand'era ancora troppo piccolo, soprattutto quando dietro a una violenza simile a subirne era un bambino di soli otto anni.
Non potevo sapere cosa c'era nella mente di Taehyung, a cosa stava pensando, a quanto dolore aveva sopportato in silenzio, quello che potevo fare, soprattutto ora, soprattutto per dove e come ci trovavamo in questo momento, l'unica cosa che potevo era stargli accanto, abbracciarlo, consolarlo, fagli capire che ero lì per lui, che non l'avrei mai abbandonato.
Dopo quella notte, Beom Seok era andato da lui altre notti. Ma non era mai stato così violento come dieci giorni fa, certo non lasciava il ben servito a Taehyung e ogni volta sentirlo a piangere, sentirlo gemere e implorare dietro una sola parete a divederci mi faceva non rabbia ma di più, avrei voluto ucciderlo, tan 'tè che una notte Han- rin ha dovuto tenermi bloccato e in silenzio finché Beom Seok non avesse finito impedendomi in una crisi di rabbia di andare da Taehyung uccidendo Beom Seok con le mie stese mani. Lo odiato, ho odiato Han- rin che quella notte ho pianto così tanto per la rabbia tremando nervoso. Doveva finire tutto questo. Se Beom Seok lo faceva per vendicarsi, per far sì che quella era la nostra punizione, ci era riuscito ma mai, MAI avrei abbandonato Taehyun e MAI nessuno mi avrebbe impedito di amarlo.
Taehyung però era senza forze. La violenza che subiva, quel trattamento lo stavano traumatizzando che manco con me riusciva a parlarne. Tremava ogni volta che lo abbracciavo, appena sentiva dei passi spalancava gli occhi e si separava da me terrorizzato, non riusciva più a dormire e quando lo faceva, quelle pochissime volte si svegliava in preda a una crisi di panico accompagnato da incubi e urla, che trattaneva per paura di venir punito da qualcuno, aveva smesso di mangiare perché il suo stomaco si chiudeva per la paura e l'ansia. La violenza fisica era solo il contorno che stava subendo, la violenza mentale stava andando più in profondità mettendo le radici e se andava avanti cosi temevo solo il peggio. Era per la prima volta che avevo paura, anzi, ero terrorizzato, per lui, per me, ma soprattutto per noi. Cosa avrebbe fatto Beom Seok se avesse scoperto che andavo da lui e stavo con lui, se tra le due stanze c'era un passaggio, cosa avesse fatto Boem Seek se ci avesse scoperto insieme?
Ma soprattutto quell'era il suo piano dopo che i preparativi per l'America erano pronti. Io che fine avrei fatto?
Ero terrorizzato all' idea che potevano uccidermi, che potevano separarmi da Taehyung.
Sospirai fissandolo nel letto. Era tardo pomeriggio, la casa era abbastanza silenziosa, Beom Seok non c'era, non ne sapevo il motivo ma non era lì. Taehyung dormiva, lo faceva spesso nelle ultime settimane, immaginavo un po' era per le poche forze che aveva in corpo. Un po' per la nutrizione, sebbene lui a ogni pasto veniva accompagnato da Beom a mangiare con lui, Taehyung toccava pochissimo cibo, mangiava quel poco necessario e lo faceva solo quando Beom alzava la voce, mangiava per paura. E più delle volte succedeva che aveva la nausea per l'ansia e mal di stomaco. Un po' dormiva anche perché le violenze fisiche di Beom lo sfinivano. A volte lo lasciava lì nudo senza forze nel letto e lui sveniva in poco tempo. La depressione di Taehyung cominciava a preoccuparmi perché aveva smesso di lottare. Continuava a dire che i piani di Beom avrebbero funzionato, che non c'era via di fuga, che non potevamo far nulla. aveva perso le speranze nella fiducia di Han-rin per fare qualcosa, aveva smesso di sentire le mie parole per non arrendersi nel lasciarsi andare, che c'è l'avremo fatta, insieme. Ma era davvero così? Stavo smettendo di crederci anch'io ma non potevo. Per lui. Per noi. Dovevo continuare a crederci a diglielo a sperarci che ci avrebbero sperato e se Taehyung aveva smesso di farlo dovevo farlo io per entrambi. Quando ero solo piangevo in silenzio, non volevo che lui sentisse o vedesse ma anche io ero senza forze, con Taehyung continuavo a parlare in positivo: vedrai ci troveranno, staremo bene, stiamo bene, non arrenderti. Lo baciavo, lo coccolavo tra le mie braccia finché non si addormentava. Eppure ogni mio sforzo era come mentirgli.
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The Only Hope For Me Is You - SPLIT MIND
Action-c'è un momento .....che tutto si ferma e smetti di lottare, di voler fare qualsiasi cosa perché sai che è inutile gridare, che sai che non puoi fuggire, che qualsiasi cosa che fai magari è anche peggio quindi ti fermi. Lasci fare sperando che tutt...