Capitolo 27. Morte. Rinascita.

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Taehyung

24 Febbraio- Ore 19:00


<< dov'è Jungkook?>> non rispose a quella domanda ma sorrise.

Ma poi quel sorriso scomparve e si fece serio.

Nel momento stesso che il rumore di un elicottero sopra la nostra casa interruppe anche i miei di pensieri.

<< non ci pensare...>> mi disse Boem Seok, e io non sapevo cosa fare fino a quella esatta frase. <<... Non provarci neanche...>>

Ero già in piedi e fissai la porta scorrevole al mio lato sinistro, la porta che portava a quello che sembrava un giardino, non sapevo se fosse aperta o chiusa ma vedevo le luci dell'elicottero probabilmente era uno di quelli tracciabili, con le pile e tutto il resto per far più chiaro, non so quanto fosse alto ma il rumore era abbastanza vicino. Non so se già ci avevano trovato ed era questione di momenti che la polizia avrebbe fatto eruzione e portato in salvo, non sapevo se invece stava solo perlustrando la zona, forse manco stava cercando me. Non sapevo manco io da che parte di Seoul fossi in quel momento, se ero almeno ancora in Corea per certo, ma quello che feci era non pensarci troppo. Mi precipitai verso la porta scorrevole.

<< TAEHYUNG!>> Beom Seok non mi chiamò ruggì invece partendo in quarta dietro di me e per fortuna il tavolo dove stavamo cenando era abbastanza lungo per permetterci di essere tanto distanti, dal momento che, come i reali, stavamo mangiando a capotavola, uno nel lato opposto del altro.

Nella mia mente pensavo solo. Ok, c'è la faccio!

Arrivai alla porta scorrevole ed era aperta, la tirai e spaccai il vetro dal momento che era appena appoggiata, i frammenti di vetro caddero a terra e quelli rallentarono chi era alle mie spalle, mi tagliai io stesso le mani, ma ignorai questo dettaglio. Cominciai a agitare le mani esponendomi verso il giardino, l'elicottero era basso a sufficiente, le luci accese, ma era al lato opposto, non mi avrebbe visto.

Vidi quello che sembrava legno accumulato e un barbecue con ancora qualche brace, vidi la benzina per accendere il barbecue e la carbonella, corsi verso di essa e bruciai tutto. Il fuoco si espande nel momento stesso che lo appiccai con la benzina, nel momento stesso che buttai della legna dalla brace. Basto poco per una fiammata e agitai ancora di più le braccia, l'aereo si voltò, per puro caso probabilmente. Non sapevo se mi avesse visto, oppure era stato troppo tardi, la luce dell'aereo però mi accecò per un istante solo.

Poi qualcuno mi afferrò di spalle e mi tappò la bocca mi trascinò verso il porticato e all' ombra, il rumore dell'elicottero era più vicino quando mi dimenai, caddi a terra all' indietro con due uomini che mi bloccarono sull' erba.

<< SONO QUIII!!>> urlai, braccia e gambe bloccate mentre qualcuno cerco di tapparmi la bocca, L'aereo fece un girò della casa e io mi agitai. Mi aveva visto?

Poi qualcuno mi prese per la cravatta e mi sollevò di peso da terra.

<< Testardo di un ragazzo!>> era Beom Seok, mi urlo ridendo << cosa credi di fare eh!>> mi diede uno schiaffo tenendomi fermo con la mano libera quasi soffocandomi con la stretta.

<< SON-SONO QU... QUI...>> mi dimenai urlai e Beom Seok in panico perse la pazienza e mi spinse. Mi spinse a terra e io picchiai su qualcosa di duro, socchiusi gli occhi per un istante e non provai dolore, non subito almeno, ma sentì freddo, e sentì di non riuscirmi a muovere, poi sentì qualcosa di caldo dietro la nuca. Vidi sfuocato gli uomini di Beom agitarsi, Beom Seok al telefono, alzai lo sguardo al cielo. C'erano le stelle e la luce dell'elicottero si allontanò piano piano. Ma c'erano le stelle e io provai freddo ovunque.

The Only Hope For Me Is You - SPLIT MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora