Capitolo 31- Capire che cos'ha.

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Taehyung

Molti anni prima

Tremavo, tremavo di continuo, rannicchiato nudo contro la spaglierà del letto. Non era giusto, mi aveva detto che non avrebbe fatto male, me l'aveva promesso. Eppure aveva fatto male. Non riuscivo a fermare le lacrime e singhiozzavo. << ssh Taehyung>> mi disse lui mentre allungò la mano accarezzandomi la testa. << ora non fa più male.>> mi disse sorridendomi, alzai il viso e scossi la testa. << vedrai che col tempo passa. >> mi disse, Beom Seok non smise di sorridermi. Forse i ragazzi di vent'anni erano abituati a sorridere, ad essere felice ad aver fatto quello che aveva fatto. Lui si era divertito. Continuava a farmi i complimenti, continuava a dirmi che ero un bravo bambino. Lo ero? Era forse colpa mia tutto questo?

Avevo otto anni. Ero un bravo bambino? Lui diceva che lo ero, che se smettevo di piangere poi mi avrebbe dato un regalo. La prima volta me l'aveva fatto davvero un regalo. La prima volta era stato dieci giorni fa, lo sapevo perché l'avevo contati, i giorni, mi aveva regalato un peluche. Era grosso grosso, e tante caramelle. Joy aveva buttato le caramelle nel water, aveva urlato a mamma quando il padre di Beom gli aveva dato una busta, non sapevo cosa c'era dentro ma mamma pianse, il padre di Boem disse che ormai era fatto, che suo marito aveva firmato e promesso tutto. Ero confuso. Joy mi aveva abbracciato mentre urlava alla mamma. Io il peluche non lo volevo, stava lì nell' angolo della stanza a fissarmi, come per proteggermi, come per odiarmi. Io odiavo lui. Odiavo tutto questo. Ma perché dovevo farlo? Perché quel uomo mi portava via da casa? Perché mi portava a quel locale? Perché la gente mi faceva del male? Perché mi spogliavano e mi facevano sdraiare a letto? Forse perché non ero un bravo bimbo? Forse perché quella volta avevo fatto i capricci perché volevo del cioccolato? O forse quella volta che avevo litigato con Joy? O forse perché non volevo il fratellino? era per questo che la gente mi prendeva e mi portava in quella stanza? La porta della stanza era sempre chiusa. Non potevo scappare.

Era colpa mia?

<< vedrai...>> disse Beom mentre si rivestiva. << quando crescerai andrà tutto meglio.>> mi baciò la fronte << ora sei mio.>>



25 FEBBRAIO


Taehyung

Appena prima di svegliarmi, ancora prima di aprire gli occhi l'odore di ammoniaca e di medicina intasò le mie narici quasi facendomi venire il voltastomaco. Aprì gli occhi e il chiaro mi accecò sentì la mia gola secca e mi resi conto che non parlavo da troppo tempo. Respirai profondamente dal naso fissando la luce a neon sopra la mia testa, sentì parlare in corridoio e sentì degli occhi addosso. Cosi cominciai a guardarmi in giro, muovendo prima la testa poi il corpo per tirarmi su leggermente, fu in quel momento che sentì un formicolio al braccio, abbassai gli occhi in quel punto dove l'ago era infilato nella mia vena e un tubicino partiva da lì e arrivava diretto a una flebo attaccato al mio fianco. Mi tirai su dritto e la mia mano andò dritta su quel ago che solo a sfiorarlo provocava dolore e lo potevo sentire muoversi all' interno, conficcato nella mia vena, mi stavano iniettando chissà cosa e io non avevo intenzione di lasciarmelo fare.

<< no...>> una mano si posò sulla mia, la voce di colei che mi stava osservando per tutto quel tempo. A quel contatto spostò così velocemente la mia mano portarmela al petto e mi ritirai indietro col corpo con tale potenza che anche la flebo al mio fianco barcollò. La donna, che fino a quel momento era stata seduta al mio fianco si alzò, segui con lo sguardo ogni suo movimento rendendomi conto che era troppo vicina, decisamente troppo. << Taehyung. Come stai?>> sapeva il mio nome e giudicando dalla divisa era una dottoressa, lessi il nome sul' etichetta Chang.

The Only Hope For Me Is You - SPLIT MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora