Capitolo 32- quello che viene dopo

22 2 0
                                    



Jin.

Quando vidi gli occhi di Taehyung riempirsi di lacrime e il suo corpo chiudersi in sé stesso, si trascino le ginocchia al petto stringendosi le braccia lunghe attorno e chinando la testa fra di esse, la prima volta che sentimmo qualche verso da lui, non una parola ma un verso soffocante di un pianto che sembrava pieno di dolore, mentre il suo corpo tremava in piccoli spasmi.

Feci un passo e poi mi ricordai le parole di May e mi bloccai << Tae.>> sussurrai piano. << ehi piccolo senti...>>

<< Jin ti posso chiedere di uscire dalla stanza.>> chiese May e Taehyung a quella domanda si irrigidì stringendosi di più in sé stesso.

<< ma...>> mi obbiettai ma lei si voltò verso di me addolcendo il viso.

<< per favore.>> aggiunse << va tutto bene.>> annui e io feci un timido sorriso.

<< posso tornare?>> chiesi May si voltò verso Taehyung che non smetteva di piangere ma sapevamo entrambi stava ascoltando << vedremo mh?>> annui a questa risposta e fissando un ultima volta Taehyung mi diressi verso l'uscita.

Appena uscì dalla stanza il cellulare mi vibrò in tasca.

Lessi il nome di Namjoon sullo schermo e feci un respiro profondo cacciando le lacrime per poi rispondere.

<< Ehi>> cercai di mantenere un tono di voce normale ma non riuscì e la mia voce tremò un poco e lui subito se ne accorse.

<< cos'è successo?>> chiese. E io trattenni il fiato. Non provai a dirgli "nulla" o evitare di cambiare argomento perché con lui queste cose non funzionano mai.

<< Nam...>> sussurrai e lui subito.

<< si tratta di Taehyung? Sta bene?>> chiese allarmato.

<< si, si sta bene e solo...>>

<< Jungkook?>> chiese allora lui con voce più ferma. Smisi di parlare e un brivido mi percorse la colonna vertebrale.

<< no... >> dissi << ho visto Taehyung.>> dissi.

<< dove sei?>> chiese Namjoon.

<< cosa?>> chiesi inarcando un sopracciglio come se fosse ovvio dove fossi.

<< in questo momento. Non sei in sala d'aspetto sei alla mensa?>>

<< ah>> dissi capendo che Namjoon mi aveva raggiunto.

<< sono uscito dalla sua stanza aspettami lì.>>

Hoseok.


27 Febbraio. Alcune ore prima.



<< dichiaro il signor Jung colpevole per aver inferito e preso parte hai piani di Beom Seok.>> il giudice batte il martello di legno sul tavolo << portatelo via.>>

Sedici anni, gli avevano dato sedici anni e io tirai un sospiro di sollievo. Gwen si asciugò le lacrime con un fazzoletto di tela mentre Ji-woo si alzo nervosa coprendosi il viso con la visiera del cappellino come se si vergognava di tutto quello e si diresse verso l'uscita prima della madre.

The Only Hope For Me Is You - SPLIT MINDDove le storie prendono vita. Scoprilo ora