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Nathaly.

Il mio sguardo oscilla tra Luck e la porta d'ingresso indecisa se alzarmi e uscire da questa casa ed essere trovata da Jared sicuramente oppure rimanere qui e scoprire la verità.

Però poi il pensiero che io stessa possa aver detto il nome di Jared senza accorgermi mi sfiora la mente, se dovessi scegliere con chi vorrei stare di sicuro quel qualcuno è Luck visto il modo in cui si è comportato con me.

Cosa che non posso assolutamente dire di Jared, da quando avevo incrociato il suo sguardo tutto è diventato un vero inferno senza uscita.

Mi passo una mano sul volto iniziando ad avere un leggero mal di testa a forza di pensare, riporto lo sguardo su Luck trovandolo a guardarmi a sua volta con un sopracciglio alzato e un piccolo sorriso sulle labbra.

Un sorriso che non avevo mai visto sul volto di Jared, i suoi erano pieni di cattiveria e prese in giro tutto il contrario di quelli di Luck, caldi e confortevoli.

"Hai la faccia da pesce lesso" dice scoppiando a ridere.

Spalanco la bocca ma la richiudo subito trovandomi completamente d'accordo, ogni volta che mi capitava di perdere la testa su qualche pensiero arriciavo le labbra e l'occhio sinistro si succedeva da solo.

"Grazie" dico ironica.

Continua a ridere come se trovasse la cosa divertente, e se non mi avessero insegnato che alzare gli occhi al cielo è maleducazione e per niente degno di una futura moglie di un mafioso l'avrei fatto senza pensarci un secondo.

Come un fulmine una frase mi sfiora la mente dolorosamente, la futura moglie di un mafioso...

Non potrò mai più esserlo dopo ciò che è successo, più nessun capomafia mi avrebbe neppure guardata nel sapere che non ero più vergine e sarò macchiata a vita.

"Perchè ora piangi?" domanda all'improvviso Luck.

Riporto lo sguardo su di lui stranita ma quando con le dita mi sfioro la guancia è umida, guardo le dita bagnate dalle mie lacrime con un atroce dolore al petto, non solo per avere gettato al vento anni e anni di educazione ma per aver deluso i miei genitori.

"I-io..." balbetto non sapendo nemmeno cosa rispondere.

Sentivo il suo sguardo addosso ma dopo diversi secondi non percepisco più nulla e quando cerco di guardarlo da sotto le ciglia lui non c'è più, guardo intorno non trovandolo da nessuna parte e se non fosse per il rumore chi provengono dalla piccola cucina sarei entrata sicuramente in panico.

Sospiro tristemente e mi chiedo quale sarà la mia fine quando potrò uscire da questa piccola casa, una cosa è sicura, non potevo rimanere rinchiusa qui dentro per tutta la vita, non solo perché Jared mi avrebbe trovata prima o poi ma anche perchè dovevo raggiungere mio padre consapevole delle conseguenze.

Ma una piccola speranza dentro di me mi sussurrava che era sempre mio padre e non mi avrebbe mai fatto del male.

Volevo aggrapparmi a quella piccola speranza con tutte le mie forze ma ero anche consapevole che mio padre era stato cresciuto con i sani valori dei mafiosi, per quanto potesse volermi bene ero più che sicura non avrebbe mai chiuso un occhio su questa questione.

Anche perchè lui mi raccontava sempre di quanto fosse innamorato della mamma proprio perché lui è stato il suo primo e anche l'ultimo uomo della sua vita, quando raccontava quella storia potevo vedere così tanto orgoglio e soddisfazione da mozzarmi il fiato desiderosa di incontrare anche io qualcuno che mi avrebbe amata come lui amava la mamma.

Ed ora era tutto volato via.

"Mangiamo ragazzina" sussulto nel sentire la voce di Luck che mi riporta di nuovo alla realtà.

Per sempre miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora