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Jared.

"Non posso ancora crederci"si lamenta Jason guardandomi sconvolto.

Alzo le spalle e continuo a leggere i vari rientri dei miei locali in spagna, molto presto sarei tornato e tutto doveva essere al giusto posto essendo che sono stato assente per molto tempo.

"Amico parlo con te! ti rendi conto che il padre di quel ragazzo sta facendo un casino per trovare il responsabile? gli hai frantumato tutte le dita e rotto il braccio" urla" sbattendo le mani sulla scrivania .

Catturando tutta la mia attenzione tant'è che alzo lentamente lo sguardo su di lui facendolo indietreggiare di un passo, inizia a balbettare qualcosa che non capisco così lasciandolo parlare a vanvera tiro fuori una sigaretta.

"Quindi?" domandai non capendo il problema.

Quel ragazzino doveva ringraziarmi per non avergli strappato le palle o peggio non averlo ucciso lentamente, ma aveva ceduto non appena avevo sentito l'osso del braccio spezzarsi sotto la mano.

"Amico hai fatto una cazzata...c'è dovrai sposarla ora lo sai" domanda con gli occhi spalancati.

Annusico per niente intimorito del suo dubbio aumentando così la sua espressione da coglione, sta per dire qualcosa ma il bussare della porta lo interrompe.

"Aventi" dico secco.

La porta si apre mostrando la mia domestica con dietro un uomo con gli occhiali da vista e un vestito per niente elegante, con la mano gli faccio segno di entrare e sedersi davanti alla scrivania, nel frattempo Jason ci guarda confuso.

"Buongiorno Signor Mendoza, mi è stato riferito che vorrebbe acquistare una villa in Spagna, giusto?" domanda l'uomo sistemandosi gli occhiali e prendendo un blocco note.

Annuisco ancora sotto lo sguardo sconvolto e scioccato del mio amico, l'uomo inizia a elencarmi diverse ville però nessuna di queste mi provoca interesse.

"Ascolta voglio una villa a tre piani isolata con una camera matrimoniale con una vetrina oscurata, due piscine una interna, una esterna, una stanza con tutti i libri in commercio dove mia moglie possa rilassarsi e il recinto d'acciaio un per il resto vedi tu" dico serio.

L'uomo si sistema gli occhiali leggermente sconvolto della mia richiesta eppure non mi sembra di avergli chiesto molto anzi, annuisce velocemente iniziando a guardare nel suo ipad.
"Ne abbiamo una con un giardino enorme e con tutte le sue richieste ma verrebbe due milioni e con il recinto il prezzo è di due milione e mezzo" dice serio.

Mi accendo la sigaretta che avevo preso in precedenza indifferente di ciò che ha appena detto, dopo averla accesa guardo Jason che se ne sta in piedi sconvolto.

"Pagalo e assicurati che il prima possibile la villa sia pronta" ordino.

Nella stanza cala il silenzio, i due uomini in mia compagnia sono così sconvolti che sembra gli stia per venire un infarto, annoiato mi alzo prendendomi un bicchiere di liquore ambrato voltandogli le spalle.

"Ancora qui?" ringhio dopo diversi minuti di silenzio.

Sento la poltroncina creare un forte rumore e Jason prende un grande respiro, mi volto verso di loro trucidando con lo sguardo, non ho tempo da perdere e questi due mi stavano facendo girare i coglioni.

"Avrà la villa pronta entro un mese" dice l'uomo.

Allunga una mano verso di me convinto che io gliela stringo ma quando nota che non è così la ritira lentamente schiarendosi la gola, saluta educatamente scappando poi dal mio ufficio nemmeno avesse appena visto il diavolo.

Per sempre miaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora